Primo Cap della sara *--*
Capitolo 1
Non avrei mai pensato che la quiete prima della tempesta potesse essere
tanto dolce. Con Il Cuore in gola Stavo immobile guardando fuori dal
finestrino dell'aereo che era atterrato ormai da circa tre minuti.
Fuori c'erano tantissime persone che mi aspettavano ansiose di vedermi.
Avevano cartelloni, fiori, pupazzi, ed erano li per me. Quando fui
sulle scalette dell'aereo si alzarono grida e applausi in quel momento
da lassù aprì le braccia e dissi " Ciao mondo!!"...
"Abby, Abby svegliati che devi andare a scuola" mi disse mia mamma svegliandomi
"Mmm... Mamma....ma che ore sono..." Chiesi con un filo di voce, "
è ora di andare se non vuoi fare tardi come tuo solito" Misi la
testa sotto il cuscino e mi tirai su le coperte fino alle spalle. Stavo
così bene la sotto a quel caldo e non avevo per niente voglia di
andare a scuola. SCUOLA...Il solo sentir quella parola mi metteva i
brividi; che la scuola non mi piaceva era al quanto palese ma non davo
la colpa ai miei voti, a dir poco penosi, o alla scuola in generale
,davo la colpa alle singole persone che ne facevano parte.
Come ad esempio Madlyn Collins alta, bionda e con due occhi che
sembravano dipinti da Michelangelo in persona, più che una
studentessa sedicenne sembrava uscita da una rivista di moda, camminava
per i corridoi come se stesse sfilando ed era stata fidanzata almeno
due volte con tutti i ragazzi della squadra di nuoto della scuola.
Guardava tutti dall'alto in basso trattando malissimo chiunque. Era
davvero antipatica e superficiale, bellissima ma senza anima.
Comunque Non ero l'unica ha pensarla cosi, anche la mia amica Eryn
Cross era d'accordo con me . Lei era una delle poche ragioni per cui
avevo voglia di andare a scuola. Era molto spontanea e divertente con
lei era impossibile annoiarsi. Riusciva a parlare di tutto con estrema
facilità per questo era molto socievole. Aveva grandi occhi
verdi incredibilmente luminosi incorniciati da capelli scuri e mossi, i
ragazzi le sbavavano dietro anche se lei fingeva di non vederli o
semplicemente era troppo impegnata a raccontare qualcosa per potersene
accorgere.
E infine ci sono io Abigayle Bennett .Ero impacciata, sempre nel
posto giusto al momento sbagliato, non ero in grado di parlare con un
ragazzo ,neppure se girato di schiena e tantomeno mi sarei accorta se
ci avesse provando con me. Ero in classe mentre ripensavo al sogno di
stamattina quando... " Signorina Bennett ha cosa sta pensando?" mi
chiese ms.Baker intenta ha spiegare come risolvere un problema di
geometria:
" Em... Nulla mi scusi..." " Ecco allora vedi di prestare un po' di
attenzione grazie!" "Si mi scusi ancora"
" Abigayle cerca di stare un po' attenta per favore.. Signorina Bennett
metta via quel telefono, signorina smetta di guardare fuori dalla
finestra,io proprio non la sopporto..." dissi imitando in modo buffo la
nostra insegnante durante l'intervallo.
" hahahaha la imiti proprio bene Abby" mi disse Eryn che intanto rideva con gusto,
" Eryn dimmi chi sono adesso ok?! Sono bassa e grassa, puzzo di sudore
misto a qualcosa di irriconoscibile e risolvo problemi di matematica
perché nella vita sono gli unici problemi che riesco a
risolvere..." Fu quando non sentii Eryn ridere che mi girai e allora
vidi ms. Baker con gli occhi lucidi di fronte a me.
" Adesso si che sei nei guai Abigayle Bennett" mi disse innervosita.
" Opss..." Dissi trattenendo il respiro.
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