Un diario blu TARDIS

di gateship
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In un qualche Luna Park dell'universo...

“Ci divertiremo tantissimo! Immagina, potremmo andare sulla ruota panoramica, sulle montagne russe, giocare con gli autoscontri... ti ho mai detto quanto mi piace far schiantare le automobiline?”

“Visto quanto ti piace far schiantare il TARDIS lo immaginavo.”

“Oh, zitta! Insomma, qui... qui non ci si annoia mai! Ci sono tante cose da fare... tiro al bersaglio, vincere un fez alla lotteria e... oh!” si arrestò improvvisamente, come se avesse dimenticato qualcosa. Fece due passi indietro, dirigendosi verso una bancarella che avevano da poco sorpassato.

“Oh!! River! River, ci sono... oh guardale!! Guardale... sono magnifiche!” il Dottore strattonò il braccio della moglie, che con un sospiro lo seguì. Oltre ad averne le sembianze a volte suo marito era a tutti gli effetti un bambino.

“Oh, davvero... sono... sono perfette... sono bellissime, zuccherate e non zuccherate, rosse e gialle, verdi e arancioni... oh!” disse incantato.

“Dottore... sono solo caramelle!”

“No! Come puoi non capire, non sono solo caramelle, sono loro... sono le Jelly Baby!!”





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