Tail in bloom

di Im_all_fired_up
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Prologo

I genitori ti insegnano ad amare, ridere e correre. Ma solo entrando in contatto con i libri, si scopre di avere le ali.
(Helen Hayes)


"Questo è un mondo dalle sconfinate terre alcune ancora rimaste sconosciute e nonostante ciò noi, la razza più debole di questo regno,la razza umana, non siamo ancora riusciti a farci avanti e ad affermarci per quello che siamo.Già,proprio noi considerati facili prede dai draghi e ignoranti creature semplici da ingannare dalle fate. Ma la realtà, questa situazione che non ci giova proprio per niente,un giorno cambierà e potremo finalmente
considerarci fieri di noi stessi e dire di avere esattamente uguale valore rispetto alle altre due razze. Questo è il mio sogno nel cassetto."
La fata chiuse il libro,soddisfatta di aver raggiunto il suo obiettivo: quello di riuscire a leggere in un giorno esatto la grande biografia del celebre scrittore umano Karl Wonderwood.
Stanca e affaticata si accasciò sull'erba tenendo il capo appoggiato all'enorme tronco del ciliegio sopra di lei.Non era certo una posizione comoda ma era quella che Levy Mc Garden adottava per osservare meglio il cielo,buttandosi a capofitto nel grande mare di pensieri che le giravano in testa.
Era felice del fatto di aver completato con successo la sua lettura poichè aveva fatto molta fatica a procurarsi quell'opera, la quale era stata scritta da un essere umano.Proprio per questo motivo leggerlo  era proibito dalla regina delle fate,di conseguenza la piccola e curiosa Levy McGarden aveva infranto la legge.
La fata dai capelli turchini era molto diversa rispetto alle altre della sua razza, infatti non disprezzava nè gli umani nè i draghi e aveva iniziato a leggere molti tomi per scoprire informazioni a riguardo.C'era riuscita.
All'improvviso una folata di vento la scosse dai suoi pensieri, aprì gli occhi e istintivamente guardò verso l'alto,ciò che vide la fece tremare:una grossa figura ricoperta di squame argentate sorvolava il cielo grazie a due ali possenti, le quali sembravano taglienti come il metallo.
Levy capì al volo che quella strana creatura era un drago (ovviamente grazie ai numerosi libri da lei letti) e ancora impressionata da quella visione decise di seguirlo.
Il drago argentato, dopo un po' di tempo iniziò a volare sempre più in basso,finchè a circa 2 metri di altezza il corpo cominciò a cambiare forma, quello che atterrò sul terreno era un  ragazzo dalla chioma scura che risaltava il viso ricco piercing e i grandi occhi scarlatti.
Levy si nascose dietro ad un cespuglio,il suo corpo a poco a poco abbandonò la forma umana e si transformò in una piccola creatura somigliante ad una lucciola (le fate potevano assumere forma umana ma quelle ovviamente non erano le loro vere sembianze)
e riprese a guardare il moro che nel frattempo si era fermato davanti a un ragazzo dalla chioma rosata appoggiato con un braccio ad un albero
"Ti stavo aspettando"disse svogliatamente.




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