Lovesong
Scritta in occasione del drabblevent di San Valentino (14-15 Febbraio 2015) del gruppo facebook "We are out for prompt".
Per Donnie, che, pur non potendo partecipare, ha comunque trovato il modo per sansanizzarmi (?!) E io gliene sono grata.
Prompt: Modern!AU, Sandor non è tagliato per San Valentino, ovviamente, e Sansa di certo non immaginava che...
Genere: slice-of-life, kinda songfic, romantico. Anzi, proprio diabetico.
Rating: verde.
384 parole.
Note: la canzone in questione è "Lovesong", dei Cure. Ho trovato il testo particolarmente appropriato, visto il personaggio di Sandor!
Sansa occhieggiava da giorni le vetrine piene di cupidi, rose, cioccolatini e invitanti pacchetti a forma di cuore, fantasticava sul San Valentino che non avrebbe mai festeggiato. Perché stare con Sandor Clegane significava, senza mezzi termini, buttare nel cesso una così romantica ricorrenza, tirando più volte lo sciacquone.
“Peccato”, sospira per l’ennesima volta la ragazza, di ritorno da lavoro, passando davanti al fioraio sotto casa, un tripudio di fiori, nastri e bigliettini rosa e rossi.
Non ci saranno mazzi profumati, cenette a lume di candela e sdolcinate lettere d’amore per lei stasera, lo sa fin troppo bene. Però, forse, può convincerlo ad andare a mangiare fuori… Sandor adora il cinese, chissà mai che non ne possa nascere una seratina niente male…
Sforzandosi di sorridere come se niente fosse – ci manca solo che la veda imbronciata come una bambinetta capricciosa! –, Sansa gira la chiave nella toppa, entrando nel piccolo appartamento che divide con il suo scorbutico e ringhioso e fantastico uomo.
La ragazza chiude la porta, e una voce profonda, insolitamente calda, la raggiunge dalla stanza da letto.
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am home again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am whole again
Lui è lì, l’ampia schiena appoggiata lascivamente ai cuscini, le dita forti e callose corrono sulle corde di una specie di chitarra, dalla cassa armonica simile a un tamburo e dal suono dolce e avvolgente, leggermente nasale.
Increspa le labbra dure in un impercettibile sorriso, presto divorato dalla strofa successiva.
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am free again
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am clean again
Sansa resta imbambolata a guardarlo, ancora imbacuccata in cappotto, sciarpa e cappellino, i capelli scompigliati dal vento e appiccicati alle guance, rosse per il freddo e l’emozione.
Probabilmente si sta sciogliendo come una noce di burro al caldo, probabilmente sta sfoggiando il sorriso più ebete di questo mondo, probabilmente ha gli occhi pieni di gioia liquida. Ma che importa?
However far away
I will always love you
However long I stay
I will always love you
Whatever words I say
I will always love you
I will always love you
«Buon San Valentino, Uccellino.» conclude poi, in un rantolo roco.
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