Titolo: Doppiamente fragile
Fandom: Vidoll
Pairing: HidexYukine
Generi: triste, Sentimentale, romantico
Rating: giallo, NC-17
Avvertimenti: One-shot, Yaoi
Author:kenia kenny
Note&desclaimer: I personaggi citati non mi
appartengono per tanto non scrivo a scopo di lucro ne altro. i fatti
narrati partono dal mio cervello cadenzato XD
Status: completa
Ecco, stava succedendo di nuovo.
Lo stavano di nuovo, inevitabilmente, prendendo in giro…
Lui ci sorrideva su, ma si vedeva chiaramente che era un sorriso
spento, tirato. Non voleva far pensare ai suoi amici che lui ci stesse
male, non voleva fargli capire la verità. Ci teneva troppo
ai ragazzi e credeva, anzi, ne era fermamente convinto, che non li
avrebbe abbandonati mai. Yukine era lì, seduto a gambe
incrociate sul tappeto tra i due divani mentre cercava di accordare la
sua chitarra mentre Tero e Rame, si lanciavano addosso briciole di
biscotti e ridevano mentre indirizzavano eloquenti battutine verso
Yukine che ogni tanto, alzava la testa ridendo e controbattendo ma
dentro di lui sapeva che si stava comportando da falso ipocrita. Ma
cosa poteva farci? Non sapeva come farglielo capire, non sapeva come
dirglielo, ormai per lui era diventata una cosa che doveva sopportare
per il bene di tutti eppure…
C’era qualcuno che gli dava la forza di resistere a tutto
questo, qualcuno che non lo aveva quasi mai preso in
giro…tranne quando si trovava costretto dalle circostanze ma
poi, subito dopo era sempre stato quello che lo aveva preso da parte e
si era scusato al contrario degli altri. Si… Hide era sempre
stato dalla sua parte e lo aveva aiutato sempre…era
maggiormente per lui che Yukine era convinto che non avrebbe mai
abbandonato i ragazzi.
Yukine sorrise al pensiero di Hide mentre portava sulla spalla destra i
lunghi capelli neri cercando di abbozzare un qualche strano nodo per
non farli scivolare davanti agli occhi.
-Yukine!!!La smetti di sorridere da solo? Sembri un’idiota!!-
ribattè improvvisamente Rame cercando di prendere
più briciole che poteva dal cestino per poi prendere la mira
verso i capelli di Yukine ma poi, cambiò idea e le
lanciò su Tero che passava in quel momento…
- Ma lascialo stare no?? Starà pensando sicuramente
all’amore della sua vita… chissà magari
a qualche Jrocker da quattro soldi…- rispose Tero
scuotendosi i capelli da tutte le briciole che Rame gli aveva lanciato
poco prima…
-Io…io vado un po’ a leggere qualcosa…
tanto non riesco ad accordarla per stasera…- disse Yukine
alzandosi, con un sorriso timido ma allo stesso tempo
imbarazzato… aveva voglia di piangere ma non poteva farlo
lì, così…
- Ragazzi ma piantatela insomma, crescete un po’!- Disse Hide
entrando in quel momento con aria seccata; si trovava nella sua stanza
pochi minuti prima cercando di studiare gli spartiti delle nuove
canzoni e non era riuscito a concentrarsi per colpa del baccano fatto
da Rame e Tero così, seccato, si era infilato velocemente il
jeans che aveva lasciato sbottonato e non trovando la maglia, aveva
lasciato perdere e si era diretto nel salone dove si stava svolgendo la
scena e aveva sentito gli ultimi brandelli di conversazione…
Yukine, appena Hide aveva fatto il suo ingresso
“miracoloso” era leggermente
arrossito…stava per aprire bocca ma Hide con lo sguardo lo
invitò a tacere, anche perché involontariamente,
stava balbettando…
- Ma dai Hide… sei il primo che lo prende in giro! Stavamo
solo scherzando…- Disse Tero in tono offeso.
- Non mi interessa che lo prendete in giro! Mi interessa il fatto che
stavate facendo casino e non riesco a concentrarmi!!- Disse Hide quasi
urlando.
Quelle parole, spensero il sorriso di sicurezza che Yukine aveva
stentato fino a quel momento per lasciar posto ad una lastra di
ghiaccio che, inesorabilmente finì in frantumi davanti ai
suoi occhi.
- Ok…i-io…vado allora…- Disse
indicando nervosamente la porta inciampando stesso con le sue pantofole
facendo ridere i due in modo non proprio delicato mentre Hide, stentava
un’aria di indifferenza totale. Yukine lanciò un
ultimo sguardo verso Hide prima di sparire tra le ombre del corridoio a
testa bassa; irrefrenabile, una lacrima scese sul suo viso.
Entrò nella sua stanza e vi si chiuse a chiave. Tutte le
prese in giro dei suoi amici gli facevano male perché erano
dannatamente VERE!! Era vero tutto… lui era innamorato di
Hide da sempre, e saperlo vicino era una sicurezza indistruttibile ma,
improvvisamente, con una sola frase tutto era crollato. Si
gettò sul letto a pancia in giù stringendo con
forza i lembi delle coperte per poi stringerle fra i denti e
piangere…sentiva troppo male al cuore…
Si addormentò così, con il volto rigato dalle
lacrime e i lembi delle lenzuola strappate dai morsi. quando si
svegliò, fuori era buio. Controllò
l’orologio e si accorse che era notte
inoltrata…tutto nella casa taceva. Decise di andare a
sciacquarsi il viso e andare a bere un sorso d’acqua, poi,
sarebbe tornato nella sua camera e non sapeva cosa avrebbe fatto.
Scivolò dal letto come un’anima in pena, i capelli
spettinati e la maglia stropicciata e lentamente, a piedi nudi,
raggiunse il bagno dove al buio, si sciacquò il viso con
l’acqua fredda. Le gocce fredde dell’acqua presto,
furono accompagnate dalle gocce calde delle sue lacrime…non
riusciva a non pensare a quanto quella frase lo avesse
ferito… “Non mi importa che lo prendete in
giro…”dunque, a Hide non importava nulla di lui.
Doveva aspettarselo…era lui che aveva un problema, era lui
che veniva preso in giro, non Hide…non lui…era
Yukine ad essere innamorato del suo amico quindi il problema era solo
suo. Andò in cucina battendo l’alluce sullo
stipite della porta e, cercando di non imprecare, si avviò
verso il frigorifero e lo aprì. La stanza, venne inondata da
una leggera luce e Yukine si guardò intorno…In
quella stanza poche ore prima, aveva creduto che
all’improvviso tutto il mondo gli fosse crollato addosso e
adesso…era vuota e silenziosa fin nei limiti
dell’assurdo…
Scosse la testa ed estrasse dal frigo una bottiglia d’acqua e
la porto alle labbra, quando due braccia forti si strinsero intorno
alla sua vita sottile…un rivolo d’acqua
fuoriuscì dalle labbra di Yukine e lui si sforzò
di ingoiare cercando di non affogare, riposando la bottiglia in
frigo…
-Ma che…- disse cercando di volgere la testa per vedere chi
fosse ma una stretta più forte senza parole, gli
impedì di girarsi così, abbassò lo
sguardo sulle mani di colui che lo abbracciava serrandolo come in una
richiesta di aiuto…era lui…le mani di Hide erano
inconfondibili…
-Hide…- sussurrò piano Yukine cercando di
trattenere le lacrime…
-Shhh…portami in camera con te, non riesco a
dormire…- aveva sussurrato Hide in modo quasi percettibile
che Yukine non era sicuro di aver capito bene. Richiuse la porta del
frigo e si incammino nel buio, avanzando a tentoni con Hide che non
scioglieva il suo abbraccio. Sentiva il suo respiro affannato sulla
schiena e dopo un po’, la sua maglia gli sembrò
più umida di qualche minuto prima…Hide stava
piangendo…perché?
Riuscirono ad arrivare nella stanza di Yukine senza che nessuno dei due
sbattesse da qualche parte e una volta dentro, Yukine richiuse la
porta. Fu allora che Hide si staccò dalla schiena di Yukine
per chiudere la porta a chiave. Restò con la testa poggiata
sulla porta per qualche minuto prima di voltarsi e mostrare il volto
rigato di lacrime. Da quando Yukine si era ritirato nella sua stanza
parecchie ore prime, Hide non si era dato una sistemata…Era
ancora a torso nudo e aveva ancora i jeans sbottonati.
-Hide…cosa succede…- disse Yukine
preoccupato…il dolore che aveva provato fino a poco prima
era non proprio scomparso, ma aveva lasciato posto alla preoccupazione
per Hide e vederlo in quello stato, gli faceva ancora più
male…
- Yukine…voglio dirti una cosa…- disse Hide
trascinandosi vicino al letto e gettandosi sopra; prese il cuscino e lo
abbracciò – se ti sembro antipatico o sono troppo
spesso di mal umore o peggio, dico cose che non penso, ti prego, non
prendertela…io…io non sto bene…- disse
chiudendo gli occhi stanco. Yukine era rimasto lì, in piedi,
senza sapere cosa dire nè cosa fare… guardava
Hide che stringeva il suo cuscino e quella vista lo
intenerì… ma allo stesso tempo una morsa gli
avvolse lo stomaco…-cos’hai?- chiese preoccupato
riuscendo finalmente a muovere qualche passo; si sedette accanto ad
Hide e gli accarezzò i capelli…
- Non lo so…lo saprò a
giorni…abbracciami Yukine ti prego… stai con
me…- disse Hide alzandosi improvvisamente e abbracciando
forte Yukine che non capiva…Hide lo stava spingendo a
stendersi sul letto con dolcezza e si posizionò su di lui,
mentre, la sua mano scendeva con l’intenzione di sbottonargli
i pantaloni. Tante cose attraversarono la mente di Yukine…
se si fosse venuto a sapere? Non sapeva se era in grado di sopportarlo
e poi, soprattutto, era giusto approfittare del momento in cui Hide era
debole? No, non era affatto giusto, ne avrebbero riparlato a mente
fresca. Gli bloccò la mano che si stava insinuando tra i
suoi box e guardò Hide negli occhi:
- Non posso farlo adesso con te in questo stato…non
è giusto…in ogni caso, ti starò vicino
Hide…sempre- disse, ed esitante, poggiò
frettolosamente le labbra su quelle di Hide…da tanto tempo
sognava di sentire la morbidezza di quelle labbra sulle sue, ma non era
certo quella la circostanza che avrebbe voluto…voleva solo
che Hide stesse bene. Una lacrima scese dal volto di Hide cadendo
proprio sulle labbra di Yukine che si era appena staccato dalle
sue...Hide aveva capito il gesto del suo amico, non ci era rimasto male
e sorrise, aveva capito che di Yukine si poteva fidare…
-Grazie Yukine, sei un vero amico…posso, posso stare a
dormire con te stanotte?- disse dolcemente. La risposta di Yukine fu un
cenno con la testa e un sorriso e Hide, si chinò sulle
labbra di Yukine per riprendersi quella lacrima che ancora vi
luccicava. Scivolò di lato scendendo dal corpo di Yukine
mentre le loro lingue si accarezzavano dolcemente come se uno volesse
consolare l’altro e cancellare le amarezze che ognuno portava
nel cuore, dopodiché si abbracciarono e si addormentarono.
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Hide era agitato…si vestì lentamente, sapeva di
essere in ritardo ma lo fece apposta, voleva ritardare il
più possibile il momento della
verità…sentiva che tutto sarebbe stato negativo
ed era difficile accettarlo… e saperlo con sicurezza lo
terrorizzava.
Ma ormai era ora…doveva togliersi questo peso. Camminava con
passo pesante, per non parlare delle ore in sala
d’aspetto…le ore, i minuti, persino i secondi
sembravano essersi alleati con il tempo per prendersi gioco di lui e lo
scandivano lentamente, con andatura pesante. Poi, arrivò il
momento… era esattamente come se lo aspettava, perfino il
modo in cui gli fu detto tutto.
Uscì da quel posto completamente bloccato, le lacrime o non
volevano o si rifiutavano di uscire appesantendo il peso allo stomaco
che aveva da un mese a quella parte e che improvvisamente, era
scoppiato…si aspettava che avrebbe urlato, picchiato fino a
farsi uscire il sangue dalle nocche e invece nulla…era
rimasto semplicemente bloccato. I suoi piedi si muovevano per inerzia,
non sapeva dove stava andando, con sguardo vuoto,
perso…iniziò a piovere. Non si
preoccupò nemmeno di coprirsi… che senso aveva?
tanto era finito tutto, avrebbe dovuto lasciare Rame, Tero, Jui e
lui…Yukine.
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Erano tutti li nervosi…era dalla sera prima che Hide non si
faceva vivo.
Jui fumava nervosamente seduto sul tavolo mentre il piede batteva
nervosamente a terra, Rame e Tero scrutavano fuori la finestra, ogni
tanto andavano a sedersi ma subito dopo scattavano in piedi per tornare
di nuovo lì e Yukine…era seduto in un angolo con
lo sguardo fisso nel vuoto; niente traspariva dal suo viso, nessuna
emozione…
-Insomma ragazzi se qualcuno sa qualcosa che interessa Hide
ultimamente, parli!- Disse all’improvviso Jui spegnendo con
forza la sigaretta nel posacenere. Tutti gli sguardi si indirizzarono
verso Yukine che si limitò ad abbassare la testa. Hide gli
aveva detto che non stava bene ma non sapeva cosa avesse di preciso e
di certo, non avrebbe tradito il suo amico confessando
tutto… voleva farlo da una parte, per salvarlo
ma…cosa sarebbe cambiato? nessuno sapeva dove
fosse…
Ad un tratto, uno scatto di chiavi fece sobbalzare tutti…
Hide entrò nella stanza bagnato dalla testa ai piedi. Yukine
corse da lui e lo portò nella sua camera aiutandolo a
spogliarsi. Tutti rimasero in cucina in silenzio domandandosi cosa
fosse successo in realtà, ma nessuno volle disturbarli.
- Dove sei stato?- Chiese Yukine in modo duro anche se non era sua
intenzione esserlo. Hide non rispondeva, era come se la sua testa fosse
completamente su un altro pianeta. D’un tratto,
piantò i suoi occhi in quelli di Yukine e tre parole secche
gli uscirono da bocca: “ Lascio i Vidoll” . Yukine
non credeva alle proprie orecchie…-Cosa?- disse con voce
tremante mentre le gambe cedettero e cadde rovinosamente in ginocchio
ai piedi di Hide. Improvvisamente un velo di gelo si stese su tutto,
persino le emozioni dei due erano congelate in lacrime che erano
rimaste negli occhi, senza uscire, lasciando posto
all’espressione di sgomento di entrambi.
Tutte le convinzioni di Yukine si sciolsero come neve al sole, era
convinto che quella felicità, la vita con i ragazzi,
l’amore di Hide scoperto da poco e tutto quello che avevano
vissuto insieme, fosse stato per sempre chiuso in una campana di vetro
ovattata che nessuno poteva infrangere…ma non aveva fatto i
conti con il fatto che la campana era fatta di vetro, non di ferro.
Tremante si alzò da terra e strinse i pugni…
-Allora…lascerò anche io i Vidoll…-
-No!!-Si affrettò a dire Hide prendendolo per le spalle con
le lacrime agli occhi…-I ragazzi hanno bisogno di
te…-
-E possibile che tu non capisci che io ho bisogno di
te!!-Urlò Yukine contro Hide per la prima volta in vita sua
–Sono stanco di dover servire sempre io agli altri, a
dovermene stare zitto e soffrire perché nessuno capisce i
miei sentimenti…tu sei stato l’unico che
l’ha fatto Hide e io non ti lascerò
così…anche tu hai bisogno di me, solo che i
ragazzi possono continuare da soli…tu no…-
Hide era scosso… era la prima volta che Yukine aveva urlato
contro di lui…era stato sempre lui quello da proteggere e
improvvisamente si erano ribaltate le parti.
Non aveva la forza di rispondere così, abbassò la
testa e mormorò un debole –Va bene- poi aggiunse:
-ad una condizione Yukine… non pensare che sono debole
adesso…voglio che tu stia con me sul serio- disse deglutendo
e guardando Yukine con convinzione, come non ne aveva mai avuta fino a
quel momento. Yukine si avvicinò a
lui…portò una mano sul suo viso e lo
guardò a lungo per poi accennare un si con la testa
accompagnato da un sorriso pieno di sicurezze, le stesse sicurezze che
Hide cercava da lui. Scompigliò i capelli bagnati di Hide
per poi tirarlo a sé per baciarlo. In quel bacio, si
concentrarono tutti i sentimenti repressi a causa delle circostanze e
in quel momento, scoppiarono tutti in una travolgente passione. Hide
tolse con foga il maglione di Yukine e lo stesso fece Yukine che
però, tolse anche il jeans a Hide, gettando a terra quei
panni bagnati. Fino ad allora, sembrava che Yukine conducesse il gioco,
ma ad Hide non stava bene, se fosse una circostanza normale gli
starebbe benissimo, ma sapeva che era un momento della sua vita dove
lui era il debole e almeno, voleva avere l’illusione che in
quella circostanza, fosse lui a condurre il gioco, com’era
sempre stato fino ad allora. Amava Yukine soprattutto per questo, era
disposto a tutto per amore e faceva tutto per chi amava senza chiedere
nulla in cambio. Lo spinse sul letto stendendosi su di lui,
accarezzandolo tutto mentre con le labbra, giocava con il piercing che
Yukine aveva vicino al labbro inferiore facendolo sorridere mentre,
accarezzandolo nei punti giusti, lo faceva gemere di piacere, cosa che
lo eccitava. Tolse i Boxer ad entrambi e senza aspettare, nulla, subito
entrò dentro di lui. Yukine urlò leggermente ma
subito si morse le labbra…
-Scusami…non volevo farti male…ma ti volevo
troppo…- disse Hide muovendosi su di lui.
-Lascia stare…- rispose Yukine tra un gemito e
l’altro. Lo accarezzava con foga mentre si muoveva su di lui,
incitandolo a continuare e ad andare sempre più
forte…
Ad un tratto, Hide scivolò al fianco di Yukine
abbracciandolo e poggiando la testa sulla sua spalla. Chiuse gli occhi
e una lacrima gli scese sul viso nonostante sorridesse.
-Hey,cosa c’è?- chiese con dolcezza Yukine
accarezzando i capelli spettinati e arruffati di Hide.
-Niente…sono felice…perché finalmente
la persona che amo non mi vede più come quello spavaldo che
non sono, ma ha conosciuto tutte le mie sfaccettature più
fragili…-
-Si è vero…- annuì Yukine
–Non mi sarei mai aspettato che tu fossi così, ma
sai…anche superman aveva le sue debolezze Hide e ti
preferisco così, sei più vero…-
Hide sorrise per poi abbandonarsi nel profumo della pelle di Yukine
sussurrando un debole “Ti amo”. Yukine sorrise e lo
strinse forte –anche io Hide…anche io…-
Due settimane dopo, avrebbero Detto addio ai Vidoll in un Live, e si
chiuse così per Hide e Yukine il capitolo di membri dei
Vidoll.
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