Se questo è amore
“If this is love, I do not want it.
Take it from me. Please!
Why does it hurt so much?”
“Because it was real”.
Fa male, dannatamente male.
E' tutto quello che Eponine riesce a pensare, mentre inarca la schiena per il dolore e le unghie spezzate rigano le pietre irregolari del selciato,prima di abbandonarsi nuovamente, spossata, vittima dell'ennesimo spasmo.
Trattiene i gemiti, non vuole che qualcuno la veda soffrire: è una lupa, una belva che combatte con le unghie e con i denti, eppure in questo momento si sente sola e sperduta come un cucciolo, e vorrebbe solo qualcuno che la prendesse in braccio e le dicesse che va tutto bene.
Fa male, dannatamente male, ma nella nebbia rossa che le riempie il cervello, un solo pensiero la conforta: il suo Marius è vivo. Ha dovuto rimetterci la pelle lei, perché così fosse, ma non importa, non voleva morire dopo di lui, è bello morire, se è per lui.
Questo pensa la sua mente, ma il suo corpo si ribella, il suo cuore geme e stride: lei ha quindici anni, e non vuole morire, la sua vita è solo freddo, buio e paura, ma lei non vuole morire.
Aspetta Marius, ma Marius non arriva; il suo M'sieur, per il quale ha rinunciato a tutto, fino a fare a brandelli il proprio stesso cuore, non l'ha vista nemmeno interporsi tra la pallotola e lui.
E per la prima volta si chiede se ne valga la pena, se non abbia sacrificato la propria vita e la propria felicità per il sogno impossibile di una ragazza sola e triste; se davvero ama quel bel giovane dal sorriso compassionevole e i vestiti stracciati, o se in lui ha visto solo una via di fuga dal proprio mondo di miseria.
No, non è così, pensa con disperazione, io lo amo davvero, altrimenti non sarei qui; qui, a morire da sola, per un ideale a cui non crede. Ma il dubbio si è ormai insinuato in lei, piantando nel suo animo radici velenosi e sottili,e allora prova a scacciarlo ricordando: ma tutto quel che ricorda sono le notti solitarie passate a custodire il cancello e a inghiottire le lacrime, mentre le arrivavano brandelli di promesse e d'amore che non saranno mai per lei.
Ricorda, Eponine, e soffre.
Se questo è amore, non lo voglio, pensa, piegata in due, soffocata dall'odore dolciastro del proprio sangue, senza nemmeno sapere a chi, o a cosa, stia rivolgendo quella silenziosa preghiera. Toglimelo, ti prego.
Si chiede fugacemente se a casa sentiranno mai la sua mancanza; ma non crede, a nessuno è mai importato veramente di lei, non ai suoi genitori, che l'hanno trasformato in un ratto di strada, non a Marius, che l'ha uccisa con la sua compassione prima, e con un pallottola poi.
La vista le si offusca, il dolore s'intensifica; può avvertire con nitidezza il movimento stentato del proprio cuore, che pompa sangue a un ritmo sempre più lento, sangue che va a macchiare la strada, e la circonda in un abbraccio lento e pastoso. Eponine chiude gli occhi e pensa a Marius. A breve morirà. Moriranno entrambi. Ma non riesce a gioirne, lei vuole che lui viva. Lo ha trascinato qui perché morisse, ma vuole che viva.
Lo vuole tanto da star male.
Perché lui vivrà, e tornerà da lei, e la dimenticherà.
E anche se sta per morire, Eponine soffre. Soffre terribilmente.
Perché fa così male? Urla dentro di sè.
E subito trova la risposta.
Perché era reale.
Allora, gente!
IN teoria, avrei parecchie altre cose da aggiornare, ma sono a corto di tempo e d'ispirazione, per cui ho deciso di donarvi questa piccola idiozia che mi è venuta in mente ieri senza capo ne coda. Questa storia è un piccolo tributo a Eponine (sarò banale, ma la amo), e un tentativo di coniugare l'Eponine del musical con quella del libro. Musical!Eponine ama davvero Marius; lo conosce da prima di Cosette, gli è sempre stata accanto e gli sacrifica tutto con devozione assoluta. Nel libro, Marius è più che altro la personificazione della speranza di Eponine di vivere una vita migliore; in tutto il libro, gli parla si e no tre volte, ma arriva comunque a morire per lui. E mi sono domandata: perché? Amava davvero Marius, o cercava solo il Principe Azzurro? O forse tutte e due le cose? E questa è stata la risposta.
Non so se si è capito bene cosa intenedevo, se avete dubbi, non esitate a chiedere, cercherò di chiarire qualunque incertezza;)
La citazione provata a indovinarla voi, se proprio non ci arrivate metterò il link per farvi capire da dove l'ho presa.
Recensite numerosi!
Catcher
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