Aisthesis

di Spheres
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Ascolto

Sentivo lo scorrere leggero del fiume, la freschezza del suo suono mi sfiorava il volto. Potevo guardarlo da lontano e percepirne le correnti così delicate ed allo stesso modo impetuose infrangersi sul mio viso. Le rocce ai lati risplendevano sotto il cielo coperto ed in quell'atmosfera di calma e pace, dove la voce dell'acqua cristallina richiamava rugiada dal cielo, tutto sembrava immobile. L'infinito scorrere del tempo racchiuso in un attimo, in un piccolo corso d'acqua tra le montagne dove il verde rigoglioso dominava i colori del paesaggi.
Ogni cosa sembrava attingere da quel momento, potevo percepire il sorriso dei fili d'erba, la gioia dei rami protesi verso lo specchio azzurro, la felicità di ogni singola goccia d'acqua che brillava in quel fantastico quadro dipinto dalla natura, cresciuto e coltivato dallo stesso scorrere immutato di cui era composto il mio corpo. E mentre le foglie degli alberi rimavano all'unisono poesie per quel momento, dove ogni cosa era nata per essere, dove ogni parte era l'insieme del tutto, dove i colori e la musica non esistevano se non per quel canto di gioia immortale; io ero lì.
La luce, il vento, le gocce racchiuse tra i petali senza tempo, il silenzio.





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