I pensieri di un semplice funzionario

di _Skywalker_99
(/viewuser.php?uid=819081)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ero tranquillamente seduto ad ammirare i magnifici laghi di Naboo quando improvvisamente vedo correre silenziosamente nella mia direzione la senatrice Padmé Amidala.
Stupito mi guardo intorno per vedere chi lei stesse cercando e, quando mi accorsi che io ero l’unica persona lì presente, mi agitai e incominciai a sudare; se la senatrice voleva qualcosa da me, semplice funzionario, ero davvero in grossi guai.
Mentre la guardvo venire verso di me mi alzai in piedi e chinai il capo in segno di rispetto nei suoi confronti aspettando con terrore il momento in cui avrei dovuto alzare gli occhi e incrociare i suoi.
Con mia grande sorpresa appena la guardai notai non solo che non era arrabbiata con me, ma che aveva gli occhi leggermente bagnati e indossava un bellissimo abito bianco; senza sapere cosa dire dissi solo: “ quel vestito le sta molto bene senatrice Amidala”.
Lei mi guardò facendo un mezzo sorriso e disse solo: “Vieni.” Io non potendo fare altro la seguii.
Mi condusse su una piazzetta poco più in alto di dove stavo io e lì vidi il giovane Skywalker…..incominciavo a capire. Mi fermai tenendo ferma con una mano la senatrice, lei si girò e, capendo che io avevo intuito tutto, semplicemente mi guardò con uno sguardo che chiedeva commozione; avvicinò la sua bocca al mio orecchio e mi disse: “ per favore, per favore, fallo per me, non dire niente a nessuno!”
Sedotto dalla richiesta di pietà della senatrice mi avvicinai e vidi che Amidala aveva preparato tutto il necessario, era sempre stata prudente quella donna.
Mi girai e i miei occhi incrociarono quelli del giovane Skywalker; lui era uno Jedi, non poteva sposarsi, aveva fatto un voto, sarebbe andato contro le regole e….sentii una mano sulla mia e mi ritrovai davanti di nuovo sorpreso la senatrice che questa volta stava piangendo.
Con voce rotta disse solo: “ fallo per me”
Oramai avevo lasciato da parte i miei pensieri e procedetti con la funzione, alla fine vidi di nuovo la senatrice in lacrime, questa volta però erano lacrime di gioia.
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3046676