Omicidio alla gita

di Chiichan
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-Non fate uscire nessuno!- comandava un poliziotto e i suoi colleghi obbedivano, bloccando le uscite e le entrate con gli appositi nastri.
-Sono troppe le persone che avrebbero potuto uccidere il ragazzo...- osservò Shinichi.
"Se l'assassino fosse uno di coloro che, nel momento del delitto, erano nel labirinto, potrebbero essere me, Ran, Sonoko, Hiroshi, il bullo, Kadiri e colei che è entrata con Kadiri. Escluso me, ne rimangono sei. In più ci sono coloro che sono entrati prima di Hiroshi e il bullo, ma dubito che siano stati loro... comunque è bene parlare con i sospetti. Iniziamo da Kadiri." Shinichi si diresse verso la ragazza e la scrutò con attenzione. Kadiri era molto bella e finalmente Shinichi capiva il perché i due litigavano per lei, era alta e snella, portava, legati in una vaporosa coda di cavallo, dei lisci capelli biondi. Indossava dei jeans aderenti e una maglietta color verde acqua. Pareva una ragazza piuttosto normale.
-Ciao.- la salutò.
-Che c'è?- chiese lei seccata.
-Volevo solo dirti che sei carina, molto.- iniziò lui.
-Ti pare il momento per flirtare?- chiese lei mettendo in bocca un chewingum.
Shinichi avvampò: "per la miseria, perché tutte le ragazze sono così inopportune?!"
-Ehm, sai che quei due stanno litigando per te?- chiese cambiando discorso.
-Si, Hiroshi è molto carino con me e mi sta molto simpatico, ma hai visto che figo che è lui?- indicò il bullo
Shinichi annuì sconcertato, poi andò dall'altra ragazza. 
-Ciao, come ti chiami?-
-Mei.- disse lei.
-Tu li conosci, quei due?- lei era completamente diversa da Kadiri. Al contrario della ragazza-chewingum, Mei pareva dolce, innocente e anche molto semplice.
-Si. Hiroshi è quello che mi piace.-
-Oh.- era anche piuttosto sincera.
-Cosa c'è?-  chiese poi la ragazza.
-No niente...- disse Shinichi girando i tacchi.
"Se il colpevole fosse il bullo, allora questo sarebbe il caso più semplice che abbia mai risolto..." pensó "Escludiamolo."
"Sono convinto che il colpevole è entrato nel turno prima del nostro: i maggiori sospettati sono Mei, Kadiri e Hiroshi." Shinichi si avvicinò al corpo "Da dietro, lui e Hiroshi si assomigliano..." notò "Ma non per questo è da escludere, infatti è probabile che, se fosse stato lui, avrebbe voluto ingannarci."
Esaminò più attentamente la schiena, dove Kenji era stato colpito con una lama.
Guardò il coltellino svizzero nella tasca del bullo "È impossibile: è troppo piccolo, quel coltello".
-Hei, Shinichi, hai scoperto qualcosa?- chiese Ran dietro di lui.
Sobbalzó, poi si ricompose -No... Non ancora, Ran.-
Si voltò, dandole le spalle, ma non cambiò granché, non riusciva a concentrarsi.
-Hai già visto il centro?- gli chiese lei.
-Il centro?-
-C'è un'enorme statua di Cupido.-
-Cupido?- "Il centro? Cupido?" Shinichi ricordò le parole di Sonoko: -Si dice che le coppie che si incontreranno al centro del labirinto accanto all'albergo Aurora, quello dove alloggiamo, e si terranno per mano saranno destinate a rimanere per sempre insieme.- in più Cupido era il dio dell'amore... Nella mente di Shinichi sguizzò l'idea "E se volesse rimanere per sempre con me?" si voltò verso Ran, quindi la esaminò da testa a piedi; non poteva perdersi quell'occasione. 
-O-Okay- balbettò.
Ran e Shinichi giunsero al centro del labirinto. Qui una grande statua dipinta in oro (anche se era più che ovvio che era di acciaio) rappresentava un putto alto come due elefanti, l'uno sopra l'altro, che si ergeva in equilibrio su un solo piede sopra un'incantevole fontana. 
Aveva in mano un arco che caricava una feccia, mentre un pannolone dalle stratosferiche dimensioni, avvolgeva per bene le parti intime dell'angioletto.
-Shinichi, io...- iniziò Ran. Shinichi iniziò a sudare.
-...io...- si avvicinò ancor di più, le labbra non molto distanti da quelle di Shinichi.
Il ragazzo cercò di rivolgere lo sguardo altrove e finalmente li notò.
Quei migliaia di cuoricini di ferro sparsi nella fontana.
In fretta si allontanò da Ran e corse ad esaminare.
Eccola, la vera arma del delitto.
Sfortunatamente, la fontana eliminava le tracce ematiche di Kenji e le impronte del colpevole.
-Ran, aspetta qui!- urlò Shinichi mentre scappava via con uno dei cuori di ferro in tasca.
-Shi-Shinichi!- esclamò Ran. Lo seguì.
-Ispettore!- l'ispettore era un uomo alto e slanciato, con dei capelli neri, lunghi fino alle spalle, unti e appiccicosi.
-Tu... Sei?-
-Kudo, signore. Il detective.-
-Scusa, ma Kudo non scriveva gialli?- chiese l'ispettore.
-No, quello è mio padre... Comunque, signore, ho scoperto l'arma del delitto.
Shinichi estrasse dalla tasca il cuore e lo mostrò all'ispettore.
-Dove l'hai preso?-
-Nella fontana.- rispose.
L'ispettore gli rivolse un'occhiataccia.
Poi prese il cuore.
-Andate alla fontana, prendete tutti i cuori che ci sono!- ordinò l'ispettore ad alcuni poliziotti alle sue spalle.
-AHHHHHHHHH!- si sentì urlare da una voce femminile: Kadiri.
-Hiroshi! Hiroshi!- esclamò.
"Ho capito!" pensò Shinichi "So chi è il colpevole!"

ANGOLO DELL'AUTRICE (io!! ^-^)
HALOA!
Chi sarà il colpevole? Quale sarà il movente? Perchè e come Hiroshi e Kanji sono stati uccisi? Lo scoprirete nel capitolo 4!
O-O-O-Oh,
O-O-O-Oh,
O-Oh, Detective Conan!
Ogni mistero, per Conan non è più un mistero...
Distingue il falso dal vero con abiltà, CONAN!
Ahahah che carino che è quell'opening...
Parlando della storia... che ne pensate?
Ran riuscirà a finire il suo discorso con Shinichi?
Vi lascio in ansia,
Chiichan




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