Peabody si svegliò senza però aprire gli occhi.
Era freddo e si sentiva come se le dita di ciascuna mano fossero
incollate alle altre quattro, e la stessa cosa valeva per le dita di
ciascun piede.
Provò a mettersi in piedi ma stranamente non riuscì a stare in
equilibrio e cadde sul sedere.
Decise allora di sdraiarsi sulla schiena e fu allora che notò qualcosa
di strano: sentiva che le sue gambe erano troppo piccole e non si
distendevano molto e che il suo piede invece troppo lunghi.
Aprì gli occhi: era così buio che non riusciva nemmeno a vedere le
proprie braccia, che rimanevano dritte davanti a sé invece di posarsi
accanto al suo corpo.
Le mosse e rabbrividì: se si ricordava bene, i gomiti si piegavano nel
verso opposto.
"Oh, no! Sono stato trasformato...in
un mostro!"
Peabody si rigirò da un lato, appoggiò il braccio destro e lo piantò
fermamente nel terreno.
"Per favore, non romperti"
Lo usò come leva per mettersi sdraiato sulla pancia.
"Non è dignitoso per un direttore
come me mettersi a gattonare come i neonati"
Sbattè le palpebre un paio di volte e chiuse gli occhi.
"Oh...magari è solo un brutto sogno..."
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