Fascino criminale

di MariVent
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Peabody era seduto dietro al cannocchiale: ufficialmente stava controllando che i detenuti non pianificassero alcuna evasione ma in realtà lo strumento era puntato su una singola persona.
Joe stava cavalcando il suo piccone a mo' di cavallo indossando un cappello da cowboy sulla testa e intorno a lui i suoi fratelli (e sua sorella) erano piegati in due dalle risate.
Parlando della sorella, il cannocchiale e lo sguardo di Peabody si posarono su di lei: la risata che la sconvolgeva le faceva andare negli occhi qualche ciocca di capelli che lei rimetteva prontamente dietro l'orecchio con quella sua mano che sembrava troppo esile per appartenere a una criminale come lei.
Averill si raddrizzò e spostò la testa in direzione di Peabody: socchiuse gli occhi per qualche secondo e poi sorrise e alzò la mano dicendo un "Ciao, signor Peabody!"
Tutti gli altri detenuti spostarono la testa verso Peabody: lui arrossì e salutò Averill con la mano.
«Signor Peabody?»
Il direttore lasciò andare il cannocchiale e fece un giro di 180 gradi con la sedia.
Betty alzò un sopracciglio e guardò il direttore per qualche secondo.
«Perché ha il viso tutto rosso? I detenuti hanno fatto qualcosa che l'ha fatta arrabbiare?»
Lui scosse la testa e si strofinò la tempia.
«No...no...però ho bisogno di parlare con Averill.»




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