nella tana del lupo
buongiorno/buonasera
a tutte-i mi presento sono un'autrice proveniente dal fandom di Sailor
moon ma anche innamorata di Once upon a time quindi ho deciso di
buttarmi nella mischia anche qui con una shot non particolarmente
impegnativa; purtroppo ammetto di non essere al 100% della forma quindi
non scommetterei sul risultato finale. Spero comunque che non sia uno
schifo completo e se lo è vi chiedo scusa per avervi fatto
perdere tempo prezioso a leggerla; andando nello specifico ho
immaginato un missing moment Swan queen da inserire nella
stagione
due quindi ho pensato di creare un approccio fisico ma
non troppo tra le nostre due eroine intenso quanto fortuito grazie ad
un evento del
tutto inatteso che turba la quiete di Storybrooke. D' altronde noi fan
di Emma e Regina abbiamo totale libertà d'azione nel creare
situazioni che coinvolgano le nostre due eroine visto che gli autori di
OUAT non ci han dato molto su cui ricamare... almeno ufficialmente.
Chiedo inoltre
scusa ai fan di Belle per averla resa un po' troppo piagnucolona e
vittima in questa shot.
Buona lettura! Ah una precisazione in molte mi hanno segnalato che la formattazione e impaginazione del testo è tutta sbilenca; mi vien da piangere il mio computer mi mostra tutto perfetto quindi se vedete cose strane non è colpa mia! Chiedo perdono!
niente di
personale
Questo
era troppo!
Oltre ai pericoli e ai nemici magici ora anche i delinquenti comuni a
Storybrooke erano decisamente troppo! Una rapina al banco dei pegni
attuata da criminali di passaggio più che fortunati nel
trovarsi
davanti Belle e non l'Oscuro in persona anche se
era sicuro come la
morte che avrebbero pagato caro il fatto di aver legato e
rinchiuso
la donna che amava nel ripostiglio pur di agire indisturbati rubando l'esiguo
incasso per poi concentrarsi sui preziosi cimeli del negozio; tutto
stava procedendo per il verso giusto fino all'arrivo di quella bella
bionda giunta a rompere le uova del paniere dei tre: "Belle"
"La proprietaria non è qui"
disse uno
dei tre "Ah si; e voi che
ci fate qui
dentro da soli?" commentò sospettosa Emma
"Ci serviamo da soli come ci ha detto di fare la
proprietaria"
fu la semplice risposta dell'unico calvo dei tre.
"E lei
dov'è?" "Oh non sappiamo
dove sia andata, ha
detto che aveva delle commissioni da sbrigare e che ci conveniva
servirci da soli per poi pagare tutto al suo ritorno"
Emma allora rise
apertamente dicendo: " Ottimo tentativo ragazzi! "
il
tutto mentre afferrava saldamente la pistola situata nella fondina
appena sotto il rene sinistro. "Questa
vuole
fotterci" sussurrò il più giovane del
gruppo
mettendo in guardia i due compari "Tira fuori dal
ripostiglio il
nostro lasciapassare" senza rispondere il moro con il
pizzetto si
avvicinò furtivo allo sgabuzzino "Ehi tu! Cosa
credi di
fare?" sbottò Emma sempre più nervosa.
"Ma
chi cazzo sei e che cazzo vuoi!" tonò il calvo che di certo
era
il capo della combriccola. "Ok basta giocare!"
ordinò sicura Emma tirando fuori la pistola
"Siete
stati sfortunati ragazzi. Alzate le mani da bravi bambini, siete in
arresto oltre che nei guai" "Anche tu sei nei
guai bella
gnocca" rispose il calvo tirando fuori una beretta.
"Ah vedo che usi ancora quel rottame eh John!"
esclamò lo sceriffo Swan. L'uomo sorpreso da
quell'affermazione fissò l'interlocutrice frugando tra
migliaia
di ricordi e cavolo! Si ma certo! "Emma Swan, che Dio mi
fulmini! Sei proprio tu!" fermò subito
l'entusiasmo
dicendo "Un momento! Hai detto che sono in
arresto? Ma
come può essere? Sei passata alla concorrenza?"
"Solo gli idioti non cambiano idea caro John"
rispose
serena Emma "O solo chi ha delle
certezze nella
vita" commentò lui con sguardo fiero.
"E tu
quale grande verità avresti trovato nel fondo di
quella
fogna che è la tua vita" chiese con tono acido la bionda
mentre
la voce disperata di Belle irruppe nel contesto mentre veniva
trascinata via e minacciata con una pistola "Fa la
brava
sbirra o le piantiamo una pallottola tra gli occhi!" tonò il
più alto dei tre puntando una pistola alla fronte della ragazza.
Fulminei due pugni
raggiunsero Emma alla testa e allo stomaco.
"Vedi Emma una delle verità che ho compreso
è
quella sulla psiche debole e banale dei buoni e quindi siete tutti
destinati al fallimento" ringhiò John
Collins
afferrando Emma per i capelli e trascinandola appresso senza uno scopo
preciso ma per il puro piacere di farle male; giunti sul marciapiede
Tom, il tipo con il pizzetto gli urlò contro
"Lasciala
perdere John abbiamo già un'ostaggio, muoviti!" John per
essere
sicuro che Emma fosse fuori gioco le scaricò parecchi calci
in
pancia lasciandola a terra per poi fiondarsi dentro la Bentley grigia
che lo attendeva e che lo vide subito intento a calmare Belle che
invocava piangendo il nome di Emma che intanto riuscì a
rimettersi in piedi ma con estrema fatica con la forza della
disperazione raggiunse l'auto e si aggrappò allo sportello
posteriore nel tentativo di tirare fuori l'amica. L'
auto a quel punto
partì di gran carriera trascinandosi dietro Emma; a quel
punto
John per sbarazzarsi dello sceriffo tirò fuori la pistola e
la
puntò contro la bionda ma Belle si aggrappò con
entrambe
le mani all'arma dando vita a una violenta collutazione nel mezzo del
quale venne esploso un colpo "Cazzo"
urlò
alterato Tom Simons seduto davanti mentre fuori Emma rotolava
rovinosamente a terra oramai troppo distante dall'auto che sfrecciava
via con un'esasperato stridore dei dischi poco oleati dei freni
* * *
Un
colpo sordo e un'auto che sfrecciava via veloce; quei rumori
improvvisi avevano distolto la sua attenzione dalle
scartofie che aveva tra le mani; si affacciò
all'ampia
vetrata del suo studio per capire cosa stesse succedendo fuori e
notò subito un corpo di donna disteso sull'asfalto proprio
fuori
al cancello del giardino; decise di controllare di persona non certo
per slancio di altruismo ma piuttosto per deformazione professionale in
fondo era il sindaco ed era compito suo vigilare per tutelare la quiete
pubblica di quella topaia di città. Percorse il viottolo ad
ampie e sicure falcate e mentre si avvicinava a quel corpo si rendeva
conto di riconoscere gli indumenti della persona a terra tra cui
l'inconfondibile giubbotto di pelle rossa
"Emma!
Cosa è successo!" "Una
rimpatriata tra
vecchi amici" bisbigliò la bionda
"Sei messa
male chiamo un'ambulanza!" disse seria Regina " No ferma!
Non
posso finire in ospedale adesso con Cora in giro" Regina rispose
sarcastica "Allora non avresti dovuto farti rompere le ossa"
" Ho un'idea
migliore" disse con tono deciso Emma.
"Cioè?"
" Dammi una
rammendata tu e spediscimi a casa"
"E
perché dovrei fare una cosa simile?"
"Perché
sei disperata e un'alleata in più contro mammina ti fa
comodo"
le dispiaceva ammetterlo ma era stata colpita e
affondata
dall'osservazione acida ma veritiera dello sceriffo "Riesci a camminare
o devo trascinarti in casa?" " Aiutami"
Emma tese le mani e afferrò quelle di Regina
che
cercò di metterla in piedi inutilmente visto che il
tentativo si
interruppe a causa dei ruggiti di dolore di Emma. "Ok ci
penso
io" disse Mills mentre le afferrava i
piedi e
cominciava a trascinarsi dietro il peso di Emma verso
l'ingresso
del giardino incurante delle urla e delle imprecazioni della bionda.
Quei 10 metri sembrarono 10 chilometri ad entrambe e il peggio furono i
gradini davanti l'ingresso che costarono il doppio della fatica a
Regina e il doppio delle capocciate a Emma; furono finalmente dentro
"Sei uno scaricatore di porto patentato, Regina!"
sbraitava Emma schiumando rabbia da tutti i pori oltre che dalla bocca.
"Piantala Swan! Siamo già dentro!"
chiuse la porta
di botto "Bene sceriffo vediamo cosa posso fare
per te"
disse calma Regina mentre già aiutava Emma a
togliere il
giubbotto "Oh, ti hanno sparato?" chiese
preoccupata nel
vedere una chiazza rossa nel fianco sinistro della bionda che rispose
"Già, mi hanno proprio fregata
cazzo!"
non riuscì a trattenere le lacrime, stava
malissimo
"Ehi perché piangi?" "Ho
paura di morire"
fu la semplice risposta appena sussurrata. Regina
inziò a sbottonarle la camicia "Ehi,
buona!"
sbottò Emma per poi sussurrare imbarazzata
"Non porto il reggiseno" "E allora? Non
sei il
primo sceriffo nudo che vedo..." rispose calmo il sindaco che
decise di usare il sortilegio che le aveva insegnato Tremotino per
autocurarsi quando necessario ma avrebbe dovuto imprimere un diverso
testo al sortilegio curativo originale che doveva comprendere una
maledizione su un capro espiatorio necessario come contropartita a
guarigione avvenuta. Basta inconvenevoli era ora di rammend... aiutare
Emma Swan. "Non ti assicuro che funzionerà
è la
prima volta che lo utilizzo su una persona che non sia io"
"Cosa!? Devo farti da cavia?!"
"Non tu per l'esattezza"
"Che significa?"
"Significa che è magia nera e per funzionare è
necessario che qualcuno venga sacrificato a tuo beneficio"
"No! Non se ne parla!"
"Non temere essendo un sortilegio curativo, il capro espiatorio non
deve necessariamente perdere la vita, fidati di me questa volta"
Detto ciò ripassò mentalmente il
sortilegio
lasciando che
le sue mani entrassero in contatto con il sangue di Emma facendo in
modo che questo venisse riassorbito dalla ferita stessa che pian piano
si richiuse sotto le carezze di Regina appagata da quella strana e
piacevole sensazione che le provocava il contatto con la pelle
veluttata e candida di Emma; intimorita da quell'inattesa e
piacevole
sensazione Regina accennò un sorriso e con aria sorniona
disse
aggrottando un sopracciglio "Niente di personale, sia
chiaro!"
lasciò che le sue mani scorressero sul fianco "offeso" di
Emma
al fine di guarirne le costole lesionate o spezzate che
sentì rinsaldarsi sotto il suo sapiente tocco ma
non era
abbastanza per lei, aveva voglia di guarire i tanti lividi sul ventre e
sulle gambe di Emma o meglio aveva la necessità
quasi
disperata di approfondire quel contatto particolare appena stabilito
con la madre
naturale di suo figlio; sentire sotto le sue mani prima il
ventre
muscoloso bello al tatto, scolpito da anni di esercizio fisico poi
continuò ad acarezzarla con ingorda bramosia risalendo fino
ai
seni superando l'imbarazzo e la paura che quel gesto le provocava
ma in fondo aprofittare di una ragazza inerme non era certo il peggiore
atto che avesse compiuto sino a quel momento intanto un brivido
sconosciuto risaliva la sua schiena al sentire i
capezzoli turgidi di Emma sotto le sue carezze.
Era talmente sconvolta da quell'esperienza che si accorse a malapena
che lo sceriffo biondo si stava mordendo il labbro inferiore
altrettanto rapita da quell'esperienza nuova e totalizzante; difficile
per lei ammettere che era meraviglioso sentire su di sé le
mani di Regina.Santo cielo la stava mandando in estasi con poche
carezze, averla così vicina le fece godere appieno quella
bellezza altera e senza tempo di Evil Queen con quella cicatrice sul
labbro superiore che ne aumentava a dismisura il fascino; purtroppo il
tocco di Regina andò via via scemando per poi abbandonarla
del tutto.
"Come ti senti?" chiese Evil Queen facendo finta di nulla
"Tieni, vestiti" le disse porgendole il
giubbotto rosso.
"Sto decisamente meglio" disse soddisfatta Emma
mentre si abbottonava la camicia per poi indossare il giubbotto ma
prima di andare doveva fare un'ultima cosa, ne valeva della sua salute
mentale. Afferrò Regina senza tanti complimenti e la
costrinse contro la porta poi con fare selvaggio le afferrò
i capelli dietro la nuca e la attirò verso di sé
"Niente di personale" bisbigliò a denti stretti
fiondandosi sulle labbra della sua "preda" e spingendo il suo corpo
contro quello di Regina facendolo aderire a esso;
voleva sentirla vicina e "sua" la strinse forte mentre il suo
basso ventre tornava prepotente a pulsare di piacere.
"Basta, fermati" Urlò Mills
allontanandola con un ceffone che ferì Emma al labbro ma
ancor più all'orgoglio.
Il biondo sceriffo aprì la porta e senza dire nulla
uscì richiudendola dietro di sé mentre Regina si
lasciava scivolare a terra contrariata e sconvolta da ciò
che aveva appena vissuto che era stato assurdo e allo stesso tempo
incredibilmente bello; essere baciata dalla madre di suo figlio le era
piaciuto ma allora perché l'aveva schiaffeggiata? Le era
piaciuto da morire cazzo! Si era sentita desiderata e adorata come mai
in vita sua ma l'irruenza di Emma l'aveva spiazzata si era sentita
indifesa davanti a tanta veemente passione. Quella situazione assurda
l'aveva colta di sorpresa ma non sarebbe certo finita lì con
lo sceriffo, ne era certa.
note
autrice
Ed ecco che la mia
prima fatica in questo fandom é terminata, ok mi
è piaciuto giocare con i bassi istinti delle nostre eroine
solo ormoni e istinto per questa volta ma vi prometto che la prossima
volta sarà totalmente diversa, magica e romantica come piace
a molte/i di voi. Ah questa shot avrà un seguito che
pubblicherò prima del 10 aprile. Grazie a tutte/i coloro che
han letto sino a qui. Un bacione
Q
|