voco
Voco
Dove siete, Muse mie di
sospiri, che da innumerate albe i vostri volti solo dan
raggiri.
Sempre occhi ho nella mente, seppur
la Strada nescita non resta ed io vado, valente.
Guardate come fian, queste
parole, grida, forse, pur forse semplice vagare delle memorie.
Ella, Dama canente Ch’è sempre
compagna ne’ miei martiri soave ora, invocante.
Ascoltate, o dive, codesto
solo, singolo, Hallelujah, che ora testimonia d’egli tutto il
dolo.
Tempo è ito, Vita, come fosse
rugiada, che ora stilla in questa selva ardita.
Come dolci gocce d’un
idromiele, ch’all’ebbrezza bevete, o Muse, come nocchier senza
vele, son versi miei, che avete.
Poche parole da spenderci sopra.
Semplicemente, invoco le Muse, che da tempo son lontane e non si
degnano di darmi un loro sguardo. E grazie, Franz, per i tuoi consigli sulla
metrica, con pizza e vinello.
Commenti e critiche decisamente
ben'accetti.
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