Lost

di Maty2002
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Lost
 

                                                           
Persi                            
 
Questa è l’unica parola che rimbomba nella sua mente.
E pensare che ha seguito con precisione la cartina, optando perfino per la strada più lunga con il terrore d’imboccare una scorciatoia e trovarsi dal Canada al Giappone in una maniera non meglio identificabile.
Ma, a quanto pare, la sfiga ha vinto...
Per l’ennesima volta.
E, naturalmente, non basta solamente la disperazione più nera a fargli partire un forte mal di testa, ma anche la parlantina sconclusionata della compagna.
Naturale, anzi, fin troppo banale.
Lui che sbaglia qualcosa, si auto commisera e lei, con il suo sorriso a trentadue denti, a narrare animatamente storielle prive di qualsivoglia senso.
Comune, all’ordine del giorno, ordinario, mille e più sinonimi  debiti a indicare quelle scene di vita quotidiana che solo lui può affrontare.
Perché?             
Semplice, ha deciso di condividere la sua vita con Izzy.
E con Izzy la normalità è qualcosa d’impossibile.
Noah - questo è il nome dello sfortunato protagonista di questa storia – decide di fermare la macchina.
Tanto peggio di così non può andare.
Sceso dal veicolo, sempre con la cartina stretta tra le mani, inizia ad osservare il paesaggio, l’espressione stizzita ma non troppo presa dalla situazione in sé.
Combattere è da stupidi, bisogna aspettare e trovare lentamente la soluzione al problema, questa è la tattica utilizzata dall’indiano per non andare giù di matto in certe situazioni.
Ha già una sorta di psicopatica da trattenere.
- Hey gamberetto!
Dove scappi? – domanda Izzy, una volta sporta la testa dal finestrino.
Il ragazzo finge di non ascoltarla e continua a mantenere la concentrazione sulla mappa.
Ogni tanto alza lo sguardo sul paesaggio, ma lo riabbassa subito, forse inorridito dall’impossibilità della situazione in sé.
Solitamente è una persona attenta, che sì sbaglia, ma riesce sempre a rimediare mantenendo un atteggiamento impassibile.
Ma a quanto pare, la sua solita tranquillità oggi fa cilecca e...
- Noah! – accidenti, la rossa riesce perfino a bloccare la scrittrice in erba! -Lo sapevi che questa situazione mi è già capitata un muuuchio di volte?!
Tralasciando come sia possibile che un personaggio inventato possa spezzare i limiti di tempo e spazio e sorvolando i suoi discorsi prolissi, torniamo al cinico Noah.
Cinico, beh, forse non proprio.
 - Al diavolo tutte queste stupide cartine senza senso!
Potrebbero anche farle meglio, è naturale che poi si sbagli!
Inoltre, diamine, ho solamente imboccato una via leggermente sbagliato, non bisogna farne una tragedia! – sbotta infine l’indiano, forse cercando di dare una spiegazione alla sua rabbia o forse provando di sdrammatizzare il suo piccolo errore.
Izzy nel frattempo ha finalmente chiuso la bocca, ma il suo silenzio non dura a lungo
- Noah, lo sapevi che somigli tanto ad un cactus?
Già, non è mica poi uno sbaglio così madornale finire nel Gran Canyon invece di andare all’aeroporto di Toronto...
Vero?

 
                            
 ~ 468 parole


Angoletto dell'Autrice fallita

Ciao a tutti!
Ormai
 l'angolo autore ha preso questo titolo e credo lo manterrà per un po' di tempo.
Non pensavo di aggiornare così presto la mia raccolta di racconti!
Beh, forse era meglio tenerla nel cassetto questa storia... è una storia, vero?
Non ne sono molto certa, visto che non possiede nè capo, nè coda.
Il senso l'ha perso per strada insieme all'aeroporto di Toronto XD
Non so come sia nata, ma pensando ad un viaggio mi sono venuti in mente loro due, così strambi ad affrontare i problemi della vita quotidiana.
Potrebbe trasformarsi in una serie, ora che ci penso, ma devo ancora valutare l'idea.
Spero che questa flahsfic sia gradibile!
Alla prossima!


 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 




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