Imprevisti
All'epoca Naruto Uzumaki era solo un giovane scalmanato che aveva
finito il liceo da appena un anno. La testa la aveva ovunque meno che
sulle spalle e combinava un guaio dopo l'altro. Era distratto,
sboccato, spesso immaturo e, in alcuni casi, logorroico.
Ma
ciò che accadde quella notte non ha nulla a che vedere con i
suoi innumerevoli difetti.
Erano le 00:24
dei un gelido 4 Dicembre e il biondo si accingeva ad uscire
dal pub in cui aveva festeggiato il compleanno di Shikamaru, un suo ex
compagno di classe. il tipo in questione non era mai stato molto
socievole e, nonostante giorni prima lui, Chouji e Rock Lee gli
avessero proposto una festa in grande stile, il ragazzo
preferì una bevuta tra amici in uno squallido locale nella
periferia della città.
Dopo aver
rivolto un ultimo saluto agli altri, aver varcato la soglia della porta
d'uscita e, dopo aver individuato al volo la macchina dello zio Jiraya,
si catapulò fuori facendo una corsa per non rimanere esposto
alle basse temperature. Faceva un freddo tale che naso e orecchie si
arrossarono all'istante, era buio, a malapena conosceva la zona e il
vento era talmente forte che persino tenere gli occhi completamente
aperti risultava fastidioso. Come se non fosse abbastanza, l'effetto
dell'alcol iniziava a farsi sentire parecchio.
Raggiunta la
macchina in pochi secondi, di fretta spalancò la portiera e
si tuffò sul sedile anteriore.
-Sì
sì, so di essere in ritardo, ma guarda che sei tu che ti sei
offerto di venirmi a prendere! E poi, ultimamente non faccio altro che
darti un mano in negozio, rinunciando anche a vivere la mia vita,
perciò ti sarei grato se per stasera chiudessi un occhio.-
Si giustificò tutto d'un fiato mentre cercava di allacciarsi
la cintura. Compiere quel gesto stava risultando parecchio complicato,
probabilmente perchè era più ubriaco di quello
che credeva e, dal momento che Jiraya sicuramente se n'era accorto,
decise immediatamente di giustificarsi, aggiungendo in tono anche
lievemente scherzoso -E sì, ho bevuto un po' troppo, ma non
succede mai, quindi risparmiami la morale per favore. Che poi fatta da
te sembrerebbe una presa in giro dal momento che mandi giù
litri di sakè, eh vecchia spugna?-
Gli diede una
simpatica e sbrigativa pacca sulla spalla senza guardarlo in faccia,
per poi buttare il capo all'indietro e sospirare rilassato, ormai
convinto di averla scampata per quella volta.
-Ma si
può sapere per quanto ne hai ancora?- Sbuffò
annoiata la voce della persona che era al volante. La cosa
più divertente è che la voce in questione non era
affatto di Jiraya e Naruto sbiancò non appena la
sentì, ma quando si girò, il sangue
finì di gelarglisi nelle vene. Non era nella macchina di
Jiraya, bensì in quella di Sasuke Uchiha e quest'ultimo lo
fissava con la classica aria scocciata che aveva sempre avuto.
Fra i due non
scorreva più buon sangue da anni. Lui aveva scelto un liceo
differente da quello che avevano frequentato il biondo e Sakura,
cambiando anche modo di comportarsi. Da quel momento smisero di andare
d'accordo, arrivarono persino a picchiarsi e, gradualmente, persero i
contatti.
-Se non porti
immediatamente le tue chiappe flaccide e termanti fuori dalla mia auto,
giuro che ti strozzo con la cintura che hai tanto faticato ad
allacciare.- Sibilò gelido.
Naruto rise
malignamente.
-Razza di
beota.. Ma chi credi voglia starci in questo catorcio? Me ne vado
volentieri anche perchè, non so se te l'ha mai detto
nessuno, ma c'è un fetore insopportabile quà
dentro, ti consiglio di dargli una pulita quando hai tempo.-
-Guarda che sei
tu che ci sei salito, per me potevi anche morire ibernato lì
fuori, la mia vita non sarebbe cambiata di una virgola.-
Ribattè prontamente lui.
-Ho commesso un
banalissimo errore!- Esclamò piccato, cercando di
difenrdersi.
-Un errore? Ah
sì? Strano, a casa mia si chiama "figura di merda"!-
-Bene, grazie
per la gentile informazione. Per ricambiare potrei dirti come chiamiamo
a casa mia le persone come te!-Fece in tono ironico e alterato, mentre
slacciava la cintura.
-In
realtà non m'interessa affatto, ma se proprio non riesci a
tenere a freno la lingua fa pure! Io sopravviverò..- Lo
sfottè.
-Ma sentilo..
"io sopravviverò"!- Controbattè rifacendogli il
verso, ma lui non parve ascoltarlo. Nel giro di pochi istanti la sua
espressione era cambiata e regolava lo specchietto retrovisore con fare
attento e turbato.
-Merda!-
Esclamò, per poi chiudere tutte le sicure e mettere
immediatamente in moto.
-Ehy, fammi
scendere!-Sbottò Naruto innervosendosi sempre più.
Non capiva che
gli prendesse poichè due secondi prima gli aveva imposto di
andarsene.
-Sta zitto e
allacciati la cintura.- Gli ordinò serio.
-Non ci penso
proprio, questo è un sequestro di persona, potrei
denunciarti!-Gli fece notare l'altro con aria di superiorità.
-Ma per favore!
Neanche un pazzo psicotico cercherebbe di rapirti, sei orribile.-
-Ma senti tu da
che pulpito! E poi si può sapere dove stiamo andando? E
perchè diavolo ci stiamo andando a 80 kilometri orari in una
strada come questa?!- Sbraitò Naruto terrorizzato, mentre i
suoi occhi saltavano dall'indicatore di velocità in continuo
aumento, al paesaggio fuori che scorreva sempre più in
fretta.
-Se solo fossi
un acuto osservatore, avresti notato che ci stanno seguendo.- Lo
informò Sasuke, cercando di mantenere la calma.
Si
voltò di scatto. Un'enorme macchina bianca gli stava alle
calcagna e sembrava non volerli mollare. Il biondo deglutì
spaventato.
-Ma chi cazzo
sono quelli?- Mugolò poi con un filo di voce.
-Tipi con cui ho
degli affari in sospeso.- Disse semplicemente l'altro, ma era ovvio che
quelle misere parole non erano affatto sufficienti. Naruto infatti non
riusciva a stare calmo, si voltava ogni due secondi e non faceva altro
che domandarsi che diavolo avesse combinato l'Uchiha quella volta.
-Ti spiacerebbe
entrare nei particolari?- Gli domandò ansioso.
-In
realtà sì, mi spiacerebbe eccome dal momento che
la cosa non ti riguarda!- Si alterò poi.
-Ecco vedi? E'
quì che sbagli! Potresti dire così se solo non
fossi rinchiuso in questa macchina contro la mia volontà per
colpa tua!!- Ringhiò in tutta risposta, innervosendo
ulteriormente il suo interlocutore, il quale però,
capì che forse il biondo un filo di ragione l'aveva.
-Quanto rompi!!
E' Pain, uno con cui usciva mio fratello. Due anni fa mi sono fatto la
sua ormai ex ragazza e da quel giorno mi odia..- Spiegò.
Naruto si
sentì abbastanza sollevato. Alla fine non era nulla di
grave. Certo, era cosciente che Pain non era proprio un tipo
particolarmente amichevole. Quando entrò in prima media, lui
era all'ultimo anno. Era più grande dei suoi compagni
poichè aveva perso un anno e non era certo uno stinco di
santo, in particolare con i novellini. Una volta un ragazzo, per fargli
uno scherzo gli rubò la merenda e lui lo appese a testa in
giù al palo delle altalene dei giardinetti. Fu shockante per
Naruto venirlo a scoprire.
Però
la storia di Sasuke era diversa. Pain era anche amico di suo fratello e
lui non c'entrava niente. Tutto sarebbe filato liscio.
-Ah ma allora
basterà chiarire la questione! Magari volerà
qualche pugno, ma poi la situazione tornerà tranquilla.-
Sospirò infine sollevato.
Sasuke
però non si decideva a fiatare e ciò lo fece
turbare nuovamente.
-In
realtà vuole anche che gli dia 73.399,806 yen.-
l'Uzumaki
strabuzzò gli occhi, si voltò di scatto e
imprecò prepotentemente ad alta voce.
-Cosa?! Per
quale losco motivo vuole tutti quei soldi?!- Urlò basito.
-Tempo fa ho
comprato grandi quantità di erba che non ho pagato.-
Ammetteva il
tutto con talmente tanta calma, che quasi sembrava innocente.
-Ma sei fuori!?
Non è che "vuole che tu gli dia" quei soldi, in
realtà "tu DEVI" dargli quei soldi!!- Lo corresse con voce
strozzata.
Sasuke
sbuffò buttando gli occhi al cielo e, senza rispondergli,
tornò a concentrarsi sulla guida. Imboccarono uno stradone
trafficato, in cui finalmente, dopo trenta minuti di corsa sfrenata,
riuscirono a seminarli. Nel caos, Naruto si era anche dimenticato di
avvertire lo zio che sarebbe tornato da solo a casa e per rimediare,
gli mandò un sms. Era l'una e mezza di notte, non sapeva
nemmeno dove si trovasse e iniziava anche ad avere un leggero sonno.
-Che razza di
posto è questo?- Domandò sbadigliando.
Sasuke guidava
con la sua solita faccia seria. Quel ragazzo era di
un'inespressività disarmante. Persino mentre li inseguiva
quel pazzo a cui doveva dei soldi, sul suo volto non c'era stato alcun
segno di serio turbamento.
-Possibile che
tu non sappia dove siamo? Dio mio! Ma dove hai vissuto finora? In una
campana di vetro?- Fece, scortese come di suo solito.
-La tua simpatia
è paragonabile a quella di un pugno nel didietro.-
Sbuffò Naruto.
Ma comunque, lui
non ricordava di aver mai percorso quelle vie. Eravano usciti da circa
venti minuti dallo stradone principale in cui si erano liberati di Pain
e i suoi comnpagni e sembrava stessero attraversando un altro malfamato
quartiere di periferia. Il paesaggio non variava metro dopo metro: era
pieno di palazzoni grigi pieni di piccoli balconi, pochi bar notturni,
night club a palate e parecchie persone in giro. Il più
normale che videro portava sulle spalle un grosso sacco nero per
l'immondizia e per fortuna, nessuno dei due seppe mai cosa c'era dentro.
-E' tutto molto
bello, davvero. Queste palazzine di notte hanno un'aria talmente
suggestiva da farmi commuovere, ma ti sarei grato se mi riportassi a
casa.- Disse Naruto in tono sarcastico.
-Smettila di
piagnucolare, appena potrò ti ci porterò.-
Sbuffò Sasuke, fin troppo speranzoso di zittirlo.
-Uchiha, non sto
scherzando. Domani ho anche la sveglia alle sei, devo andare al lavoro
tutto il giorno e poi portare Hinata a cena fuori. Tra l'altro, non ho
ancora deciso il posto, perciò fammi il favore di riportarmi
indietro!-
Oramai aveva
persino iniziato ad implorarlo e, nella sua testa, riecheggiava il
rumore del suo orgiglio che andava in frantumi.
-Hinata? Hinata
Hyuga? State insieme?- Chiese l'Uchiha attonito.
-Sì..
Perchè quel tono sorpreso?- Fece offeso.
-Oh poveretta!
E' una così brava ragazza, come puoi farle questo?!-
Ecco.. Aveva
anche iniziato a rimproverarlo per aver trovato una compagna.
-Tsk! Almeno io
l'ho trovata una bella donna che amo e che ricambia i miei sentimenti!-
Lo sfottè, ridendo di gusto.
-E chi ti dice
che io non l'abbia trovata?-
Con sufficienza
Naruto gli poggiò una mano sulla spalla.
-Dai, non
c'è bisogno che tu faccia il misterioso. Prima o poi una in
grado di sopportare il tuo ego mestruato la troverai.-
-A quanto pare
Sakura non te ne ha mai parlato.. E pensare che ormai è
quasi un anno che stiamo assieme.- Sospirò Sasuke, gelido
come la notte in cui erano immersi.
Naruto si
pietrificò. Era impossibile che ciò che diceva
l'Uchiha fosse la verità. Lui vedeva Sakura regolarmente e
non gli aveva mai parlato di una relazione con lui.
-Smettila di
scherzare, Sakura era davvero innamorata di te anni fa.- Lo
rimproverò.
-E chi scherza?
E poi, mi permetto di correggerti: Sakura è SEMPRE stata
innamorata di me.-
Naruto si
sentì smarrito per qualche minuto, però, quello
che Sasuke diceva combaciava perfettamente con gli eventi accaduti
negli ultimi mesi. Era infatti capitato spesso che la rosa non potesse
partecipare alle loro uscite di gruppo perchè "troppo
impegnata". E pensare che Hinata gli aveva pure detto "Sento odore di
uomo.", ma lui non ci aveva badato più di tanto.
-Con quale
fierezza pronunci tale frase. Spero lei ti picchi come faceva con me
alle medie, te lo meriti proprio.- Rise nervosamente il biondo,
tentando di mascherare la sorpresa.
Viaggiarono per
ancora una ventina di minuti, finchè Sasuke non
accostò in un parcheggiò quasi privo di
illuminazione, in cui vi erano solo tre auto, e circondato da palazzi
ed erbacce. Lo vide slacciarsi la cintura con aria assorta.
-E ora dove
vai?- Sbuffò il biondo, ormai parecchio stufo.
Sasuke non
rispose e scese dalla vettura, andando a bussare sul vetro di una delle
auto parcheggiate.
Incuriosito,
Naruto aprì la portiera, venendo travolto da una folata
divento gelido.
Dal finestrino
di affacciò un ragazzo albino dall'aria strafottente.
-Suigetsu dove
sono i soldi?- Domandò Sasuke, serio.
-Li ho dati a
Jugo, pensavo vi foste già incontrati al Silence.-
Sasuke era
visibilmetne alterato.
-Ma che diavolo
hai dentro la testa, un fungo mucillaginoso? Dio mio, Suigetsu! Sai
bene che non vado più in quella discoteca da mesi, per quale
ragione hai dovuto mandarlo lì?! Pain e i suoi mi hanno
seguito per quasi una mezz'ora stasera!- Sbraitò, passandosi
una mano fra i capelli.
-Oh andiamo,
rilassati. Da quì non ci metti niente a raggiungerlo.- Gli
fece notatre il ragazzo.
-Suigetsu, sono
OTTANTA kilometri, se non di più!- Lo rimproverò,
in preda ad un esaurimento.
Dopo quella
frase, Naruto sbiancò e non udì più
nulla. E quando Sasuke tornò in macchina, palesemente fuori
di sè, luinica cosa che il biondo seppe dire, in tono
esausto e con lo sguardo perso nel vuoto, fu semplicemente -Ottanta
kilometri.-
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Rovistando negli oscuri meandri del mio computer, ho ritrovato..
Questo. Gli ho dato una sistemata e ho "ben" pensato di pubblicarla.
Non è lunga, saranno sì e no 3 o 4 capitoli, ma
come al solito spero di non aver fatto troppi disastri. So che dovrei
aggiornare altre cose, ma questa.. bhe.. Era praticamente
già pronta.
E tu, caro lettore, se sei arrivato fin quì, meriti come
minimo un sincero grazie detto col cuore. In senso metaforico
s'intende. non che io non voglia dirtelo fisicamente con il cuore, solo
che non ne sono in grado, quindi ti prego ti accontentarti, per ora..
A presto (si spera?) giovani!!
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