James Potter giocherelleva con il boccino d'oro, scompigliandosi i
capelli come se fosse appena sceso dalla scopa.
Peccato fosse in Sala Comune, sotto lo sguardo contrariato della Evans
che lo trovava piuttosto vanesio e ridicolo.
"Hai visto? Non fa altro che guardarmi! Non riesce proprio a
resistermi!" esclamò un tredicenne James al suo amico fidato
Sirius.
Sirius rise così forte a mo' di latrato da raggiungere le
orecchie di Lily, che stava osservando i due da dieci metri di distanza.
"Amico, credo proprio che quella sia l'ultima ragazza che potrebbe
apprezzarti."
"Prima o poi lei sarà mia, è un dato di fatto."
"Certo e io sono Godric Grifondoro!"
"Non sono indifferente a nessuna ragazza del nostro anno."
"Ah, se parli di indifferenza non c'è dubbio: direi che lei
ti odia a morte."
"Chi disprezza vuol comprare, amico."
Sirius rise di nuovo e Lily si alzò dalla poltrona su cui
era seduta per cercare di studiare Incantesimi.
Ovvio che, però, con quei due in Sala Comune era
praticamente impossibile.
"Volete finirla di fare tutto questo chiasso? Qualcuno sta cercando di
studiare!" esclamò Lily, una volta che fu in
prossimità dei due.
Sirius alzò gli occhi al cielo, mentre James le rivolse un
sorriso enorme.
"Se vuoi unirti a noi, non devi nemmeno chiederlo, Evans!"
"Preferisco morire!"
"Così vai sull'estremo! Ti assicuro che ti divertiresti."
"Non credo proprio, se volete divertirvi fatelo da un'altra parte!"
"Dai, andiamocene Sirius! La Evans ha gusti troppo discutibili per
apprezzarci."
"E con questo cosa vorresti dire, Potter?"
"Mocciosus come sta? E' da qualche giorno che non viene a lezione...
era troppo occupato a lavarsi i capelli? Con tutto l'olio che ha
accumulato non mi stupisco che ci metta così tanto!"
Lily arrossì dalla rabbia e lo guardò con aria di
sfida avvicinandosi a pochi centimetri dal suo viso.
Sirius preferiva starne fuori: la rossa non bisognava sottovalutarla.
"Sev è mille volte migliore di te, credo che l'altro giorno
abbiate decisamente esagerato!"
"Se mi dai un bacio giuro che lo lascerò stare e
farò promettere lo stesso agli altri."
Lily si bloccò un attimo sorpresa, sembrava che lui facesse
sul serio, poi scosse la testa dandogli le spalle.
"Un giorno ti renderai conto di quanto tu sia immaturo e forse
crescerai. Nel frattempo Sev non ha bisogno di uno stupido boccino per
sentirsi figo e attirare l'attenzione degli altri. Sei veramente
ridicolo Potter."
"E tu hai perso un'occasione Evans!" gli urlò dietro James
malizioso, per poi diventare serio subito dopo che svoltò
l'angolo.
"Amico..." iniziò Sirius notando l'espressione di James.
"Lascia fare... io vado in camera."
"Io vado da Peter, si sarò cacciato sicuramente in qualche
guaio."
"Remus sai dov'è?" chiese James voltandosi un attimo di
nuovo verso Sirius.
"No... anche lui è da due giorni che non lo vedo.
" esclamò Siurius facendosi pensieroso.
"Ok... ora ho proprio bisogno di riposare. Ci si vede dopo!"
Quando Sirius uscì dalla Sala Comune, alla ricerca di Peter
Minus, notò quasi subito che le ragazze si giravano a
fissarlo, anche se non era una novità.
Non aveva ancora dato il suo primo bacio, ma sarebbe successo a breve,
ne era certo.
Una ragazza estremamente formosa per la sua età (forse era
del quinto anno) ammiccò nella sua direzione e lui si
passò una mano fra i capelli corvini sorridendo di rimando,
sapendo che non avrebbe resistito al suo fascino.
Quanto avrebbe dato per darle una palpatina.
Cercò di concentrarsi sulla ricerca dell'amico, ma con
scarsi risultati.
Aveva ancora in mente il corpo di quella ragazza, un po' meno il viso,
ma che ci si poteva fare, la carne era estremamente debole, soprattutto
per uno come lui, e quasi non credette ai suoi occhi quando gli
arrivò un biglietto a forma di areoplanino, evidentemente
trasportato con la magia.
Lo aprì sconcertato notando una grafia indubbiamente
femminile.
"Vediamoci stasera dopo cena nello sgabuzzino delle scope al quarto
piano, voglio approfondire la nostra conoscenza.
-Sally, la ragazza a cui hai sorriso poco fa-"
Sirius era talmente felice che non torno in Sala Comune prima di cena,
impaziente di dare il suo primo bacio e magari anche palpare il seno di
quella ragazza così formosa.
Era anche mora, almeno così gli sembrava di ricordare, e a
lui piacevano tanto le more più grandi di lui e soprattutto
così disponibili.
In brodo di giuggiole si scontrò con Peter che gli andava
incontro con aria adorante e si accorse appena di lui.
"No, Lily, te lo prometto, non mi vendicherò." la
rassicurò Severus dopo che lei lo aveva sorpreso a guardare
truce Sirius Black che era appena passato davanti a loro senza nemmeno
accorgersi della loro presenza.
Era troppo impegnato a farsi notare da Sally, una serpeverde coi
fiocchi.
Severus fece un mezzo sorriso, pensando che mentire, ormai, era
diventato il suo pane quotidiano.
"Allora perchè stai sorridendo in quel modo?" chiese Lily
notando il ghigno che era comparso sul volto dell'amico.
"Beh, stando a quello che mi hai detto, hai dato una bella strigliata a
Potter anche per me. La cosa mi rende felice."
Lily rise, per poi prenderlo per un braccio, dato che voleva fargli
assolutamente vedere la sezione interessante che aveva scoperto da poco
in biblioteca.
James non aveva ancora sbollito del tutto.
Anche se non lo dava a vedere, quelle continue schermaglie con la
Evans, da una parte lo divertivano, ma dall'altra lo lasciavano turbato.
Quel Mocciosus! Parlava sempre di lui!
Cosa ci trovava, non poteva proprio capirlo!
-Si chiama gelosia, amico.- gli aveva fatto presente Sirius una volta e
quella parola gli balenò di nuovo nella mente.
"Gelosia..." mormorò tra sè e sè.
Quasi non notò il gufo che picchiettava al vetro con un un
biglietto legato alla zampa.
Aprì la finestra, ancora sovrappensiero e lo lesse.
Ci volle un po' per capire bene cosa ci fosse scritto,
perchè sembrava surreale.
"Potter, ho riflettuto su quanto mi hai detto. Ho pensato che in fondo
la tua proposta non è così male. Ti
darò quel bacio ma tu, in cambio, mi farai quel favore e
lascerai in pace Sev. Vediamoci stasera dopo cena nello sgabuzzino
delle scope al quarto piano. Non farti vedere, non mi piace che si
venga a sapere.
-L.E-"
Non c'era dubbio, si trattava della Evans.
James non credeva ai suoi occhi, mentre uno dei suoi peggiori difetti
lo abbagliò completamente: la vanità.
Lui lo sapeva, sapeva che la Evans avrebbe ceduto prima o poi, anche se
non si aspettava succedesse così presto.
Uscì dalla Sala Comune, doveva dirlo subito a Sirius, ma non
lo trovò da nessuna parte e, ricordandosi delle parole della
Evans, si portò dietro il mantello
dell'invisibilità infilandolo nella borsa, deciso a mangiare
nelle cucine.
Ci teneva davvero a rispettare il patto, al punto che non si sarebbe
fatto vedere nemmeno per cena.
Quando incrociò Lily che stava andando nella direzione
opposta alla sua con l'intento di tornare in Sala Comune, fece un
sorriso malizioso verso di lei, che non lo aveva guardato nemmeno in
faccia.
"Non c'è bisogno di essere così timide Evans.
Dopo stasera non sarai più scontrosa, te lo posso
assicurare."
Lily lo guardò accigliata, ma James sorrise ancora di
più a quella reazione silenziosa, credendo che lei stesse
recitando sempre per non farsi scoprire da nessuno.
Le sfiorò addirittura la spalla mentre le passò
accanto, cosa che fece pietrificare Lily, che di certo non si aspettava
alcun tipo di contatto con lui.
"Sally, aspettami!" esclamò ad alta voce Sirius con aria da
sognante adolescente con gli ormoni alle stelle e Peter non
potè fare a meno di ridere, anche se non smetteva di
idolatrarlo per ogni cosa che diceva o faceva.
Se ci fosse stato Remus, sicuramente lo avrebbe canzonato.
"Beato te Sirius! Baciare una ragazza a tredici anni... non
è da tutti! Batterai anche James!"
Sirius si lasciò andare in una risata, ormai mancava poco.
Non era da tutti aver scoperto quel passaggio segreto per arrivare alle
cucine e, mentre usciva di lì con un elfo domestico che gli
augurava buona fortuna, dato che dall'agitazione aveva chiesto all'Elfo
se avesse mai dato un bacio a qualcuno e lui di risposta gli aveva
portato una coppa gigante di gelato al gusto del bacio, si accinse a
raggiungere finalmente il quarto piano.
La Evans non era ancora arrivata, quindi entrò nello
sgabuzzino, levandosi il mantello di dosso, ben sapendo che non sarebbe
cambiato molto: era buio pesto.
Quando sentì il cigolio della porta, la luce esterna non gli
fece vedere il volto di Lily ma lo abbagliò soltando,
facendogli lacrimare gli occhi: si era da poco abituato all'atmosfera
scura e, senza perdersi in tante chiacchiere, la afferrò per
il polso e la trasse a sè baciandola sulla bocca.
Merlino se era intraprendente la ragazza!, si ritrovò a
pensare Sirius quando lei lo strattonò con audacia e
schiudeva le labbra sulle sue.
I capelli erano neri come li ricordava, ma sembravano corti,
sicuramente erano raccolti in una coda!
Pensando che fosse carino rispondere con altrettanto entusiasmo, Sirius
le prese il viso tra le mani e si fece spazio con la lingua tra le
labbra di lei.
James non credeva a ciò che stava succendendo: non faceva
Lily così audace, soprattutto per via del suo orgoglio, gli
piaceva questo lato nascosto, era davvero focosa come si aspettava
dietro quella maschera di freddezza.
Il fuoco... pensò ai suoi capelli e li prese tra le dita,
erano morbidi e setosi, ma... da quanto erano così corti?
Sirius, in preda all'eccitazione, decise di passare alla fase
successiva: fase tette!
Le baciò il collo per non farla trasalire, poi con la mano
le accarezzò il fianco fino ad arriavare al punto tanto
bramato.
Sirius e James si fermarono di scatto.
Quella Sally era troppo piatta per essere la stessa ragazza di quel
giorno e Lily non aveva i capelli così corti.
"Chi sei?" chiese Sirius, immaginandosi di trovarsi davanti una sfigata
che aveva fatto carte false pur di baciarlo.
"Oddio!"
James aveva riconosciuto subito la voce di Sirius e Sirius riconobbe
subito James.
"Ma che cazzo..."
Sirius spalancò la porta dello sgabuzzino, trovandosi faccia
a faccia con il suo migliore amico e ci volle un po' prima che
realizzasse quanto fosse successo.
"Oh mio dio James! Sei stato tu a mandarmi quel biglietto?? La Evans
era una farsa, a te piacciono i ragazzi, oddio!!" disse Sirius come se
avesse avuto la più sconvolgente rivelazione del secolo.
"Sirius io pensavo fossi la Evans!"
"Bella scusa, amico. Anzi, non amico... oddio ci siamo baciati, oddio!
Il mio primo bacio..."
"Era anche il mio e fidati che avrei preferito darlo alla Evans che a
te! Io non ti ho mandato nessun biglietto... me n'è arrivato
uno anche a me firmato Lily Evans..."
"Ma allora cosa...?" iniziò Sirius, iniziando a capire che
il suo amico non era gay.
"Ben fatto Sally, ti devo un favore!" ghignò Severus in
direzione della Serpeverde mora.
"Lo sai, basta che mi fai quel tema di pozioni, in fondo non ho fatto
nulla di speciale."
"Oh, invece sì!" esclamò Severus Piton prima di
lasciarsi andare in una risata malefica.
"Non lo diremo a nessuno, ok?" pattuì James e Sirius
annuì.
"Peter sapeva che dovevo vedermi con quella ragazza..."
"Fagli credere che sia andato tutto liscio, io fortunatamente non ho
detto nulla a nessuno."
Sirius gli allungò una mano per sigillare il patto.
"Ce lo porteremo nella tomba?"
"Sì, nella tomba!"
Ciao!!
E' da un sacco che non scrivo nulla, ma da quando ho saputo che la
Rowling ha affermato che James e Sirius sono stati l'uno il primo bacio
dell'altro e che non avevano tirato più in ballo il discorso
mi è venuta in mente quest'idea, che sarebbe la mia versione
di questa notizia. Spero vi sia piaciuta, non ho mai scritto nulla di
slash! Fatemi sapere, un bacio!
-nemy1990-
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