Cara Maria,
oggi mi sono ritrovato a pensare nuovamente a te. Sono passati molti
anni da quando te ne sei andata, da quando in seguito ho cercato in
tutti i modi di vendicarti. Non ci sono mai riuscito a causa di coloro
che hanno cercato di fermarmi sin dal primo incontro, ma adesso sono
miei amici e non so come ringraziarli. Mi hanno dato la forza di
guardare oltre, loro sapevano che davanti a me c'era un futuro e che
non potevo sprecare quell'occasione e infatti non l'ho fatto. Ho
iniziato da capo la mia vita, la sto vivendo come se tu fossi ancora
qui.
Guardo fuori dalla finestra e vedo la grande luna oltre quest'ultima,
ed è bella e luminosa. Anche tu eri come lei, pura e
meravigliosa. La guardo e su di essa compare il tuo volto, e non riesco
a non pensare a quel fatidico giorno: potevo fare di più.
Potevo cercare di aiutarti, ma tu hai preferito sacrificarti per
salvare me. Penso a te ogni giorno e ancora non ho capito il motivo di
tale gesto. Vorrei tanto che tu fossi qui, per potermi spiegare cosa ti
ha portata a fare una cosa simile. Vorrei vedere un'ultima volta il tuo
dolce sorriso, quegli occhi azzurri e quei capelli biondi, morbidi. In
te non c'era nient'altro che purezza e felicità, mi bastava
notare il tuo sguardo e tutto intorno a me si colorava. Non sento
queste sensazioni da anni e se devo essere sincero, mi mancano. Tu mi
facevi sentire vivo, speciale.
Oggi mi sono ritrovato a pensare nuovamente a te. Mi sono messo a
scrivere questa lettera nella speranza che tu possa leggerla. Ti
sembrerò uno sciocco, ma sono sicuro che tu sia ancora qui,
accanto a me. So che non mi hai mai letteralmente abbandonato, so che
tu sei qui e che non posso vederti, ma posso sentirlo. Tu vegli su di
me come fa una madre col proprio figlio, e vorrei tanto essere io al
posto tuo. Vorrei essere io a vegliare su di te, a tenerti compagnia
nelle notti insonne. Vorrei dirti quel "ti voglio bene" che non ho mai
avuto il coraggio di pronunciare, essendo io orgoglioso. Non ho mai
trovato un motivo logico per confessartelo, oppure un momento adatto.
Non ti ho mai dato quell'abbraccio che, adesso, vorrei tanto regalarti.
Mi pento di non aver fatto delle cose con te, quando potevo. Adesso mi
ritrovo a volerle fare, ma tu non ci sei ed io sono da solo, a scrivere
una stupida lettera in cui riservo tutto il dolore che ho cercato di
tenermi dentro per andare avanti, ma la verità è
questa: io non ho cambiato pagina. Non la sto cambiando, non ci sto
neanche provando. Tu, per me, sei sempre rimasta qui, non mi hai mai
lasciato.
A volte mi capita di voltarmi e vederti, come se fossi pazzo,
però non lo sono: è solamente la voglia di
vederti che mi fa sentire così. A volte mi sento vuoto,
solo, eppure non lo sono. Sono circondato da amici che, sebbene a volte
sono irritanti, cercano di farmi sentire a casa. Apprezzo
ciò che fanno, so che mi vogliono bene e che per loro sono
un amico prezioso, ma non possono colmare il vuoto che tu hai lasciato.
Non ti sto dando la colpa, non la sto dando neanche a me e non so con
chi sono davvero arrabbiato. Sono confuso e amareggiato quando ti
penso: potranno mai questi sentimenti scomparire nel nulla? Potranno
lasciarmi in pace e farmi vivere questa vita che ho costruito a fatica?
Risulterò smielato e per niente me stesso, ma tutti hanno un
lato di sé che tengono nascosto. Sono solito non far capire
a nessuno ciò che provo, ed ero solito farlo anche con te,
anche se non ce ne era bisogno: tu capivi tutto di me alla prima
occhiata. Sapevi tutto di me senza che io ti dicessi niente. Mi hai
conosciuto senza che io ti dessi una mano, hai fatto tutto da sola. Hai
fatto in modo che tra noi nascesse quell'amicizia che adesso mi manca
terribilmente. Sei diventata un ricordo indelebile, adesso.
Oggi mi sono ritrovato a pensare nuovamente a te. Sono rimasto senza
speranza per anni, essa mi aveva abbandonato. Mi sono creduto un morto
che camminava per anni, da quando te ne sei andata e non mi sono dato
alcuna tregua. L'arrivo di Sonic e gli altri mi ha fatto aprire gli
occhi, questo strambo gruppo di amici mi ha riportato alla vita. Mia
dolce Maria, non sai quanto io sia loro riconoscente. Vorrei che tu
fossi qui per conoscerli, per vedere che gioia portano a coloro che
aiutano. Vorrei che fossero arrivati al momento giusto per conoscerti,
per farti sentire davvero viva in un mondo di pace.
Avevo perso la certezza che l'amore esistesse da quando te ne sei
andata, ero sicuro che la fine stesse arrivando anche per me ma no,
loro mi hanno salvato. Mi hanno salvato dal me che ero diventato: un
pazzo in cerca di vendetta. Ho fatto del male a parecchie persone, ero
accecato dall'odio. Ero sicuro che senza di te tutto fosse perduto, che
non c'era alcun motivo per continuare a vivere una vita che non volevo
più. Vivere con l'odio e l'amarezza non è stato
il massimo, sai? Mi ci è voluto davvero molto per
riassemblare i pezzi di me stesso, per capire veramente chi sono e
perché sono venuto alla luce. Tempo fa, tutto questo mi
importava e volevo solo avere tutte le risposte ai miei
perché; ripensandoci adesso, non mi
interessa granché. Sono stato uno sciocco, mi sono
comportato in maniera tale per anni e ne ho pagato le conseguenze. Non
volevo accettare il fatto che te n'eri andata ma, alla fine, ci sono
riuscito. L'ho accettato anche se a fatica. Sei fiera di me, non
è vero?
Oggi mi sono ritrovato a pensare nuovamente a te. Ti svegli una mattina e non sai
chi sei, cosa è il tempo, quanto sei stato fuori, cosa ti
è successo, e tutto è diverso. Le persone che ami
sono andate via o sono cambiate, le cose su cui potevi contare sono
cancellate, il mondo che conoscevi non solo non esiste, ma sembra che
non sia mai veramente esistito. Mi sono sentito così per
anni, mi sono sentito come un vagabondo in cerca di un senso per
portare avanti la mia misera vita. Mi sono sempre affidato al tuo
ricordo, all'ultima volta che ti ho vista. Avrei preferito ricordarti
in un altro modo: avrei voluto vederti in piedi e col sorriso, mentre
mi davi il tuo ultimo saluto. Avrei voluto vederti andare via in un
modo altamente differente, ma non potevo cambiare il tuo destino. Si
dice che le cose accadano per una ragione, ed io vorrei sapere
perché è dovuto capitare proprio a te, a noi.
C'era una ragione dietro tutto quello? C'è stata?
Perché non c'è una risposta a tutte queste
domande? Nonostante tutto, continuo a pormele e non riesco a trovare
una risposta valida, che possa soddisfarmi.
Non riuscirò mai a voltare pagina, non riuscirò
mai a lasciarti andare. Ci ho provato più volte, lo giuro,
ma non ce l'ho mai fatta. Ho accettato la tua scomparsa ma non il fatto
che tu non sia qui. Solo il pensiero mi fa venire una tremenda voglia
di urlare e cercarti nel buio pesto della mia mente, ma tu non ci sei
mai. Tu non sei lì: forse sei nel mio cuore? Ti sei
rifugiata lì per continuare a farlo battere? O semplicemente
sei accanto a me, ed io non posso né vederti né
toccarti?
Oggi mi sono ritrovato a pensare nuovamente a te. Terrò
questa lettera al sicuro, sotto il mio cuscino, almeno potrai leggerla
ogni volta che vorrai. Sono parole che non sarei mai riuscito a dirti
di persona, cose che mi sono tenuto dentro per troppo tempo. Adesso mi
ritrovo a scriverle su un pezzo di carta, inumidito dalle mie stesse
lacrime. Dopo anni mi sono ritrovato a piangere per te, non lo facevo
da davvero tanto tempo. Ho bisogno di sfogarmi e questo è
l'unico modo che ho di poterlo fare; non riesco più a
tenermi così tanta sofferenza dentro. L'ho nascosta in un
angolo dentro di me ma, stanotte, ho dovuto liberarmene o sarei
scoppiato. Questa tristezza sarebbe stata troppa per chiunque, ed io
non sono più forte come una volta.
Amy Rose, una riccia rosa a volte irritante, riesce a capire subito
come mi sento, un po' come facevi tu. Mi guarda intensamente negli
occhi alle volte, e capisce subito quando c'è qualcosa che
non va. Lo ha fatto proprio oggi, infatti si è preoccupata
per me e mi ha chiesto se c'era qualcosa che non andava. A volte mi
ricorda te, Maria: forse è proprio per questo che mi sono
affezionato in particolar modo a lei. Ho riflettuto a quella domanda,
ho pensato cosa potesse andare storto nella mia vita adesso che sono
finalmente felice, ma poi sono tornato a casa e mi sono ritrovato solo.
Ho rimuginato a quella domanda tutto il pomeriggio, anche tutta la sera
ed ho trovato solo una risposta: tu. Sarò ripetitivo, ma in
questa vita manchi solo tu per renderla perfetta. Sei come una sorella
per me, la mia migliore amica e nessuno riuscirà mai a
prendere il tuo posto nel mio cuore: è riservato solamente
per te, nessuno lo sfiorerà mai.
Oggi mi sono ritrovato a pensare nuovamente a te. Considero Sonic come
un fratello, lo sai? Sebbene a volte non lo sopporti e vorrei solamente
stargli lontano, riesce a farmi sentire veramente bene. Con lui riesco
ad essere me stesso, riesce a distrarmi dai pensieri che, ogni volta,
invadono la mia mente. È forse colui che chiamerei vero
amico: nonostante tutto quello che gli ho fatto passare, mi
è rimasto accanto e tuttora continua a farlo. Ogni sera
cerco di addormentarmi subito così da far passare la notte
in modo veloce, per poi far arrivare il mattino altrettanto
velocemente. Passo ogni giorno con Sonic e gli altri, i quali riescono
a farmi divertire. Raramente comunque sorrido o accenno qualche
battuta, sebbene stare in loro compagnia sia davvero piacevole e
divertente. Sono riusciti a farmi vedere il mondo nello stesso modo in
cui facevi tu: lo considero meraviglioso e senza alcuna imperfezione,
finché non arriva la sera. A quest'ora sono solo, chiuso
nella mia casa, più precisamente in camera mia, proprio come
adesso. La notte do libero svago ai miei pensieri: penso e ripenso,
soprattutto a te. Penso a quanto mi manchi, a quanto vorrei che tu
fossi qui ma non ci sei. Devo vivere ogni giorno della mia vita senza
di te, ed ogni volta che mi sveglio sembra un inferno perché
il mio primo pensiero va subito a te. Non appena esco di casa,
però, i pensieri se ne vanno ed anche tu lo fai. Mi
abbandoni per una giornata intera, per poi tornare la notte e non farmi
addormentare tranquillamente.
Io non posso lasciarti andare, non posso farlo. Non ho la forza
necessaria per poterlo fare quindi, se stai leggendo, ti supplico:
lasciami andare. Lascia che io viva questa mia vita senza di te. Ho
bisogno che tu mi lasci in pace, di essere libero da questa tua
maledizione che mi rende impotente. Anche io vorrei vivere ogni giorno
con te, Maria, ma non posso. Non posso aggrapparmi a quel fantasma che
credo sia qui, accanto a me: devo guardare in faccia la
realtà e convincermi che tu sia scomparsa definitivamente.
Magari ti ho ferita, ma devi capire la mia posizione. Ho una nuova vita
e tu non ci sei per viverla insieme a me, quindi devi andartene. Devi
lasciare che io ritrovi quella felicità che non ho mai
potuto vivere appieno, perché eri tu quella fonte di
serenità. Sono sicuro di avere la forza necessaria per
vivere senza di te, ma non ce l'ho per lasciarti andare, di conseguenza
devi farlo tu per me. Lascia che io sia felice.
Sei stata colei che mi ha sempre portato gioia, colei che ha sempre
illuminato le mie giornate col suo splendido sorriso. Sei stata fonte
di tante sensazioni contrastanti tra loro, e te ne sono davvero grato.
Mi hai sempre fatto sentire vivo, mi hai sempre dato una ragione per
vivere. Grazie di tutto, Maria. Ti voglio bene e continuerò
a farlo, nonostante tutto.
Shadow
the Hedgehog
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Salve a tutti i lettori!
Mi sono ritrovata a pensare alla canzone "Shattered" dei Trading
Yesterday e mi è venuta in mente questa one-shot. L'ho
ascoltata ed è come se le parole si fossero scritte da sole.
Non sono solita scrivere certe cose, specialmente se è
legata ad una canzone. Spero comunque che possa essere stata di vostro
gradimento.
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