PROLOGO
anno 1932. Il mondo viveva un breve periodo di pace prima della seconda
guerra mondiale. Nella Germania, idee Naziste di Hitler davano vita a
un modo di pensare totalmente diverso. L'idea di far una razza suprema,
superiore a tutte le altre allettava tutti i singoli cittadini nazisti.
Tra questi "supremi" c'è n'era uno in particolare che era il
pupillo del furer. Lo chiamavano Angelo della morte o demone
traghettatore, ma il suo vero nome era Tobias Straap. Non è
il cognome di famiglia,quello suo, per un semplice fatto, aveva ucciso
i suoi genitori in una piccola casupola nella Baviera.Il motivo del suo
cognome era per la sua cicatrice facciale, molto simile ad uno strappo.
Tobias vedeva il furer come un cane vede il suo padrone. Quando lo
mandava in missioni per eliminare gli avversari politici, Tobias era un
pò come se venisse cibato delle anime che falciava. La sua
particolarità era nel modo che poteva eliminare gli
obiettivi, in modo silenzioso e ingannevole. Usava sempre travestimenti
diversi in modo che se lo incontrassero per la strada non venisse mai
riconosciuto. Per poter dare la prova dell'omicidio al furer, il
pericoloso omicida portava sempre la testa e il cuore dell'obiettivo.
Hitler era sempre stato fiero dei suoi lavori. Soprattutto per il
semplice fatto che non richiedeva alcun compenso, se non quello di
poter soddisfare la sua sete di sangue con il resto della famiglia del
obiettivo. Le sue prede dovevano soffrire per ore e ore nella sua
dimora, il razuerfauster nella vallata rumena. Durante gli anni della
guerra era l'assassino primario di Hitler, mandando ad uccidere
cardinali e vescovi per impedire al papa di poter mettersi contro i
nazisti. Ma non lavorò solo per il furer, ma anche da
persone che volevano liberarsi dei capi della sicurezza americana.
Durante il D-day grazie al famoso soldato Cleveland M. Cosat, riusci a
catturare
Tobias e per ben 20 anni, i americani fecero studi sulle sue
capacità, creando un figlio con le stessi doti del padre. Il
figlio (chiamato semplicemente Red man, per il suo colore dei capelli)i
fece fingere la morte del padre e nella sua cerimonia funebre nel forno
crematorio dovette usare un antidoto che lo doveva far svegliare. Ma
non fu così, l'antidoto funzionò dopo che il
corpo era nella fornace e per tutto l'edificio si sentirono le urla di
dolore dell'assassino. Quell'episodio venne chiamato "il grido
dell'assassino".
Capitolo.1
Anno 2009, New York.
Nei ultimi anni, la famosa "grande mela" è diventata un
ricco paradiso per sicari e criminali ad alto calibro, è
diventata buon un posto di caccia per i cacciatori di taglie.
Tra questi c'è ne uno in particolare, dicono il migliore
forse. Il suo nome Jason Eagle. Il cognome Eagle viene dall'arma di
fuoco che usa. una Desert Eagle, chiamata vendicatore. Usa anche una
Spada chiamato Phobos che usa solo per i nemici più
pericolosi. Nonostante la sua giovane età (19 anni)
è anche il miglior detective della noir York city. La NYPD
chiama solitamente lui per risolvere le questioni di omicidio
più difficili ma sono in pochi a conoscerlo. Lui
è orfano dalla nascita. i suoi genitori sono stati uccisi da
un assassino dal mantello nero. Da quel momento diventa cacciatore di
taglie per vendicare la morte della sua famiglia.
New york è diventata una cosa totalmente diversa da una
famosa canzone di Sinatra. Il primo cittadino è uno
scellerato che ha diversi capi d'accusa per stupro e corruzione. Il
tipo che nessuno vorrebbe vederlo perché è
semplicemente orrendo nell'anima e nel corpo. I caldi suoni dei clacson
dei taxi gialli sono diventati freddi colpi stoppacciosi di pistola. Il
jazz delle strade e dei night club son diventati urli infiniti di
donne, che finiscono nell'oscurità della notte.
Durante una ronda di turno, Jason è a wall street, per
indagare sull'omicidio di un imprenditore. Entra in un edificio ormai
diventato uno squallido ostello per i tossicodipendenti. Per non
causare disordini, Jason senza guardare nessuno negli occhi e
senza ascoltare le insane frasi dei tossici. Entra nella stanza 666 al
13 piano, la stanza dove dovrebbe essere capitato il misfatto. I
poliziotti avevano talmente paura dei pazzi che vivono nel piano, che
hanno lasciato la scena del crimine così come stava. Una
scena orrenda come se fosse scattata da un fotografo dannato. I posto
è impregno di pazzia e di morte. Il colpevole
sicuramente non era un dilettante. Il corpo irriconoscibile della
vittima incute terrore nel viso delle persone, che per
curiosità, sono andati a vedere la scena del crimine. Jason
manda fuori tutti, il pericolo che le prove potessero essere inquinate
è alto. Chiude la porta e la sigilla l'entrata con
un materiale plastico, mandando tutto durante il giorno.
Uscendo dovette prendere un vicolo buio per poter andare a casa sua.
L'oscurità era certamente meglio a quello che c'era fuori.
Da quella pace oscura, un urlo rompe il silenzio. Un urlo una donna in
pericolo. Jason corre e vede una prostituta morta uccisa
probabilmente dallo stesso assassino dell'imprenditore.
Un agente di polizia chiamato da qualcuno, vede Jason con il
corpo senza vita. Non sapendo che Jason è innocente, gli
spara e credendolo colpevole dell'omicidio della povera donna e manda
in allerta tutte le pattuglie della zona.
Una nuova caccia all'uomo è appena iniziata e Jason
è la preda.
Scappando da un vicolo all'altro riesce in parte a seminare i
poliziotti.
Il primo pensiero è che sicuramente era una trappola. Adesso
anche il dipartimento di polizia è contro
Jason e quei pochi che conoscono la sua identità
sono la sua unica salvezza........
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