Cosa siamo noi? Qualcuno se l'è mai chiesto il senso di tutto questo? Perchè viviamo? Perchè ci affatichiamo ogni maledettissimo giorno, e alla fine rimaniamo con un pugno di mosche?
Ognuno di noi, prima o poi, è arrivato sull'orlo dell'esasperazione, ognuno di noi ha desiderato di sparire, ognuno di noi ha cercato amore da chi non ne aveva, ognuno di noi ha toccato il fondo, e magari qualcuno l'ha anche oltrepassato.
Questa stupida storia che ci ficcano nelle menti fin da bambini, ci insegna che per rinascere, per ricominciare, per tornare a vivere, c'è bisogno di toccare il fondo. C'è bisogno di arrivare sul punto di dover scegliere tra vita o morte, e a quel punto, solo a quel punto, si può scegliere di vivere. Di dimenticare. Di lasciarsi andare. Di lasciare alle proprie spalle il passato, quel passato che però in molti casi non ti abbandona. Continua a vivere dentro di te, e non ti lascia andare più. E poi ad un certo punto credi di avercela fatta, credi di essere un sopravvissuto, credi di aver trovato la felicità. Inizi ad essere ottimista, inizi ad avere fiducia. Inizi a credere che questa vita non è nemmeno così male. Inizi a credere in te stesso. Inizi a credere in qualcosa, in un futuro migliore. Un futuro che non vedrai mai. Sì, perché poi capisci che era tutta una futile illusione. Sì, perché c'è un qualcosa che attende di colpire quando tu meno te l'aspetti. Così perdi tutta la fiducia in te stesso, ma soprattutto nell'umanità. Perdi la fiducia nelle persone, e di te resta soltanto un guscio vuoto. E a quel punto, crolli. Crolli perchè capisci che in fondo, questo mondo è troppo crudele, troppo cattivo...
O forse è semplicemente troppo.