Lady Hawke, groviglio di piume

di sawadee
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Lady Hawke, groviglio di piume.

Sedeva lì, nel silenzio. Gli occhi erano abbassati, il petto sussultava affanoso. Non lo guardava.

- Rieccoti.

Carezzò lentamente il dorso del lupo. Sì, ci era abituata a quella vita. Divisi dal giorno e dalla notte, ma era quasi ora.

Quasi. Ancora poche ore. Ogni istante pareva più lungo del precedente. Il giorno dopo, per pochi minuti, sarebbe stato possibile tenersi la mano.

Pochi minuti.  Certo che era difficile comprarsi dei vestiti o lavorare, da quando quella maledizione li aveva colpiti, ma avrebbero avuto quella manciata di secondi, anche se non sapeva più se lui l'amasse o le stesse vicino perché non aveva altrove dove andare. Lei ci sperava ancora che lui le prendesse la mano, intrecciasse le dita alle sue e per pochi istanti calmasse il suo cuore angosciato.

Quando si tramutava in falco non era sicura di quello che le diceva l'umano. Le carezzava il dorso e le offriva bocconcini, le faceva la guardia, ma forse era solo per il rimorso della maledizione in cui l'aveva trascinata. I "ma" le si affastellavano alla mente, non era stata colpa di lui. Cosa ne poteva sapere che un film contenesse una piccola verità su una malia e che la sua ex fidanzata l'avesse studiata?

Lei era diventata un falco, donna solo di notte, notti spese sui libri e a ringraziare la sua fama di eccentrica, lui un lupo dagli occhi disperati. Forse entrambi agognavano un'unione ferina, piume e pelo mescolati, denti e artigli, carne e sangue, in cui dimenticare gli estremi confini, o forse erano ormai semplicemente dimentichi di tutto quello che erano stati per i loro anni in forma umana.

Forse.

Venne l'alba e lei tornò volatile.

Erano le 9 e 20 quando il cielo iniziò a cambiare. Già alla mattina la luce era strana. Piano piano iniziò a tramutare, le ali diventare braccia, le zampe gambe di nuovo prive di piume. Poi, nel buio, sentì una mano afferrare la sua.

Neanche una parola, bastò l'odore mentre lui la stringeva al suo petto. Pochi istanti per rasserenarsi, pochi. Poi tornò la luce, il silenzio, la sicurezza e l'attesa.

 

 

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Ovviamente il titolo e la storia sono ripresi dal film del 1985, ma spero siano chiari i riferimenti alla raccolta di Michele Mari "Cento poesie d'amore a Lady Hawke".

Grazie per la pazienza, a breve aggiornerò anche "Oggetti inanimati rossi".

 





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