kdisj
The
Glee Club
Being
part of something special makes you special, right?
(Thank you, 2009-2015)
"Lady Fucking Gaga!"
"Katy Perry!"
"Gaga!"
"Katy!"
"Nessuno ha mai pensato a Justin Timberlake, vero?" disse Stiles ad
alta voce, beccandosi le occhiate furenti di Lydia e Cora. Il ragazzino
sprofondò maggiormente nella sua sedia dell'Aula Canto e si
scambiò un'occhiata con Scott. Nello stesso tempo, Allison
stava scrivendo qualche appunto sulla sua copia di Someone Like You, Isaac
osservava tutti con un sopracciglio eccessivamente in alto ed Erica e
Boyd provavano qualche passo di danza coordinato. Il professor Deaton
provava a far calmare le ragazze, perchè nessuno aveva mai parlato di una
settimana dedicata ad una sola diva del pop, concentriamoci sui
musical, eh?
Stiles provò a ricordare perchè era
ancora nel Glee, visto che Deaton si ostinava a dare gli assoli a Lydia
Martin - che, per carità, era talentuosa, ma lui era
semplicemente fantastico. Scott cercava sempre di fargli passare il
malumore, organizzando duetti assieme, ma non era la stessa cosa. Per
quanto ancora avrebbero potuto sfruttare le canzoni dei One Direction e
dei Backstreet Boys? Stiles voleva cantare qualcosa di grosso. Fare il
botto, esattamente come quando Lydia aveva cantato The Greatest Love of
All.
"Stiles?" Allison gli posò una mano sul ginocchio, per
attirare la sua attenzione. "Dopo mi aiuti con la canzone? Mi serve
qualcuno al piano"
Il ragazzo annuì leggermente e tornò a
concentrarsi sulla disputa della settimana: Cora premeva per fare un
medley di Lady Gaga, Lydia per dividersi gli assoli di Katy Perry -
canzoni da ragazza, ovviamente. Si decise ad alzare la mano, di nuovo.
"Professor D?" si lagnò. "Possiamo scegliere un tema
alternativo, invece di Diva? Queste due si ammazzeranno"
Deaton biascicò qualcosa, per poi dare ragione al suo
alunno. "E va bene. Facciamo così, questa settimana parliamo
di..." giocherellò col pennarello che aveva tra le mani.
Corse alla lavagna e cancellò la parola Diva? per
sostituirla con You.
"Se non impariamo ad amalgamarci e conoscerci, ragazzi, le
Regionali non le vedremo nemmeno in televisione" sospirò.
"Perciò, questa settimana, è dedicata a voi.
Voglio un pezzo forte che vi appartenga e, perchè no, da
portare sul palco"
Scott domandò se potevano fare un duetto, occhieggiando
verso Allison. "Certo, Scott. Tutto quello che volete"
Stiles sorrise e cominciò a scorrere le playlist del suo
IPhone: c'erano così tante canzoni che avrebbe voluto
cantare, come faceva a scegliere? Decise di provarne qualcuna in
Auditorium.
Derek Hale era solito domandarsi cosa ci facesse sua sorella nel Glee
Club. Era da sfigati e
lei era la capo cheerleader; Cora era sempre stata effettivamente
talentuosa nel ballo e nel canto, ma quello era semplicemente troppo.
Non era nemmeno facile impedire ai suoi compagni della squadra di
football di lanciarle in faccia una granita, figuriamoci sostenerla
pubblicamente.
In verità, Derek un po' la invidiava. Anche a lui piaceva
cantare, ma doveva rispettare la gerarchia del liceo, che non aveva il
coraggio di spezzare. Fortunatamente, l'alto livello di nerd in quel
club gli facilitiva il compito di non correre a fare il provino - Stilinski e McCall, sul serio? Quei
due inciampavano nei loro stessi piedi e Stilinski era il bersaglio
preferito dei bulli sia in mensa che nei corridoi. Era in quel club
giusto per fare scena.
Convinto delle sue idee, Derek passava tutti i pomeriggi vicino
all'Auditorium e sentiva spesso Lydia Martin cantare (una stronza di
prima categoria, ma portava a casa il pezzo e la perfomance, dannazione
a lei). Quel giorno, però, Derek sentì una voce
maschile.
I remember years ago,
Someone told me I should take caution,
When it comes to love... I did*
Si avvicinò lentamente alle tende
dell'auditorium e sbirciò all'interno. Spalancò
la bocca e fece cadere la tracolla dell'allenamento sulla moquette.
Stiles Stilinski sapeva cantare e anche bene. Conosceva il
pezzo alla perfezione e come si muoveva... Derek semplicemente
scivolò su una poltroncina e restò lì
fino alla fine della canzone, quando il ragazzo sbattè lo
spartito sul palco e ne sfogliò altri, poggiati ai suoi
piedi.
"Uhm, uhm, no, no, decisamente no..." mormorava tra sè e
sè, convinto di non essere visto nè sentito.
"Yay!" esclamò, sventolando un foglio vittorioso. Lo porse
al pianista e si sistemò di nuovo al centro, sotto le luci
del proiettore dell'Auditorium - Derek si leccò le labbra,
in attesa. Era sexy, dannazione.
Aren't you something to
admire, 'cause your shine is something like a mirror,
And I can't help but notice, you reflect in this heart of mine... **
Senza volerlo, si ritrovò a cantare con lui,
prima piano, prendendo sempre più coraggio. Stiles non se ne
accorse fino al ritornello, che aveva deciso di fare in ottava bassa,
ma Derek aveva una voce più roca e spiccò su di
lui, nemmeno gli stesse ringhiando contro. Il ragazzo non smise di
cantare, ma sostenne lo sguardo e la vocalità del quaterback
- non è nessuno, si diceva, non è quello che ha
cominciato a tirarti le granite in faccia.
And
now it's clear as this promise
That
we're making two reflections into one
Cause
it's like you're my mirror
My
mirror staring back at me, staring back at me**
"Wow"
sospirò Stiles, una volta conclusa la canzone. "Wow" fece
per dire altro, ma Derek Hale scappò letteralmente
dall'auditorium.
Stiles era un tipo
determinato, lo sapevano tutti, così gli corse dietro.
"Hale!" gli urlò, prima che questi potesse salire sulla
Camaro.
Lui si voltò con una smorfia. "E' stato... fantastico"
continuò. "Ti stavo cercando da una vita"
mormorò. "Cioè, intendevo la tua voce" si
schiarì la gola. "Facciamo della musica da paura, assieme.
Passa dal Glee qualche volta"
"Scordatelo"
Stiles non demorse, non quando aveva trovato l'amor... la voce della sua
vita. Faceva in modo di cantare Mirrors ogni qual volta Derek gli
passava di fianco, anche solo in mensa. Gli lasciava spartiti di
canzoni (a suo dire fantastiche) nell'armadietto e post-it con note
musicali sui banchi di scuola.
L'altro sopportò in silenzio, fingendo calma, ma una mattina
trovò nell'armadietto lo spartito di Pony***.
Ringhiò e strappò il foglio in mille pezzi.
Stilinski voleva la guerra? L'avrebbe avuta.
Raggiunse il Glee Club a passo marcia e tutti si zittirono quando
videro quella particolare divisa entrare in aula canto. Derek prese il
suo cellulare e fece partire una base - vide Cora sbiancare e sporgersi
dalla sedia, come se non potesse credere ai suoi occhi. Suo fratello
stava cantando.
I
wake up every evening
With
a big smile on my face
And
it never feels out of place
And
you're still probably working
At
a nine to five pace
I
wonder how bad that tastes
When
you see my face
Hope
it gives you hell****
Stiles non sembrava
spaventato come aveva previsto... più che altro, divertito. L'ultima
nota sfumò dal suo cellulare e l'intera aula
piombò di nuovo nel silenzio più totale,
interrotto qualche secondo dopo dal ragazzino gongolante.
"Beh, professor D, abbiamo un nuovo membro" e gli fece l'occhiolino.
"Ora, per ringraziarmi, minimo devi invitarmi a bere un
caffè con te. La risposta è sì,
facciamo giovedì pomeriggio? Ah, lo prenoto per la settimana
sulle ballad"
E Derek si afflosciò su se stesso. Ci era cascato come un
cretino.
Note -
Ommioddio scusate questa cosa orribile. Ma... Glee è finito
e io sono depressa, dovevo sfogarmi scrivendo. Gnì.
*Impossible, James Arthur. (Cliccami)
** Mirrors, Justin Timberlake. (Cliccami)
*** Pony - (Cliccami)
Vi spiego: è una canzone molto molto porno,
perciò Derek si arrabbia AHAHAHAHHAA
**** Gives you hell, The All-American Reject. (Cliccami)
A.
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