storia di un'autolesionista

di GiorgiaRin
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CAPITOLO 1

Erano le 6am e la sveglia del mio cellulare mi fece svegliare. Dovevo andare a scuola, non mi dispiaceva andare a scuola non ero una di quelle secchione, ma nemmeno una di quelle che prende sempre 4. Io me la cavavo con il mio sette. Presi il telefono, accesi la connessione dati per vedere eventuali notifiche, che come al solito non avevo, mi alzai e mi diressi verso il bagno per fare una bella doccia.

Dopo una ventina di minuti uscì dalla doccia, mi copri il corpo con un asciugamano che arrivava poco più sotto la coscia e mi diressi in camera. Aprì l'armadio e presi un reggiseno nero e delle mutandine del medesimo colore del reggiseno. Per i vestiti optai per una felpa grande, molto grande, di colore rosso con qualche scritta nera sul davanti e i miei amatissimi leggings neri. La felpa arrivava leggermente sopra il ginocchio. Io amo le felpe, mi fanno sentire protetta e poi più grandi sono meglio è. Ritornai in bagno per asciugare i capelli.

Dopo una decina di minuti, quando i miei capelli erano perfettamente asciutti, scesi le scale e mi diressi in cucina dove trovi mia zia intenta a preparare le frittelle.

-Buongiorno Zia- La salutai con un bacio sulla guancia. Lei si girò e mi salutò anch'essa con un bacio sulla guancia e aggiunse

-Buongiorno anche a te Coco. Siediti che la colazione è pronta- Mi disse mia zia sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori che io racambiai subito.

Dopo aver finito di mangiare guardai l'ora -7.30am- presi le mie convers nere, il mio zaino, anch'esso nero, salutai mia zia uscì di casa e mi avviai verso scuola. La scuola distava solo dieci minuti da casa mia e visto che era presto decisi di prendermela con calma.

Fuori non faceva molto freddo visto che era ancora settembre, il tempo qui nell'Arizona è sempre molto umido e piovoso. Arriavi davanti scuola con cinque minuti di anticipo. Come in ogni scuola c'erano i "gruppi". Gli "sfogato", i "popolari", i "nerd", le "cheerleader" e quelli come me che nessuno noterà mai.

Io sto bene da sola, ormai sono abituata a stare sola. La campanella suonò e tutti i ragazzi iniziarono ad entrare in quel vecchio edificio con i muri scrostati e le lavagne tutte rovinate.

"Inizia una nuova giornata in questa catapecchia chiama scuola, spero solo di non essere notata da nessuno come ogni giorno, oppure di non trovare quelle oche del gruppo delle cheerleader" Pensai tra me e me.

Entrai a scuola, mi avviai verso l'armadietto, inserì la combinazione, presi i miei libri e mi avviai verso la mia classe e come ogni giorno le lezioni si svolsero normalmente. Al termine della terza ora però accade qualcosa che non mi sarei mai aspettata...

#SPAZIO AUTRICE

Ed eccomi qui con una nuova storia. Questa non è una fanfiction è una storia "reale" basta su esperienze personali. Spero che possa piacere.

Vi voglio bene un bacione al prossimo capitolo <3

GiorgiaRin99





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