Dancing In The Rain

di sereinki
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« Dancing In The Rain»

-Yoongi, sta piovendo.-Jimin guardava fuori dalla finestra, con occhi sognanti. Yoongi alzò lo sguardo dai fogli scarabocchiati, guardando l'amico, con il viso schiacciato al vetro appannato dal suo respiro.
-Interessante- disse, scostando lo sguardo dalla figura del ragazzo. Jimin sbuffò, spostandosi e stringendosi di più nel maglione. Raggiunse il compagno sul divano, sedendosi con un gran tonfo.
Il maggiore fece finta di non sentirlo, continuando a scribacchiare, su quei fogli ormai saturi d'inchiostro.
-Mi sto annoiando.- Sbuffò il più piccolo, lasciando cadere la testa indetro. Yoongi nemmeno lo calcolò, troppo preso dai suoi versi. Jimin se ne accorse, osservandolo con la coda dell'occhio. Sorrise, appena un'idea gli balenò in testa.
-Yoongi, balliamo sotto lo pioggia.- il diretto interessato si fermò, alzando lo sguardo verso di lui, che gli sorrideva entusiasta. Rimase a bocca aperta, cercando di capire se stesse facendo sul serio.
-Ascolti troppo i B.A.P*- fu l'unica cosa che disse, ritornando a lavoro. Il minore sentì la rabbia invadergli il corpo. Si alzò in piedi, mettendosi davanti all'altro, con le mani sui fianchi.
-Vorrà dire che chiederò a Hoseok.- Yoongi lo fulminò con lo sguardo, alzando il sopracciglio destro. Poi sorrise, beffardo.
-Non lo farai
-Oh sì, invece- Jimin sorrise vittorioso, dirigendosi verso la porta dell'appartamento che i due condividevano. Vivevano insieme da pochi mesi. Non volevano dare fastidio agli altri ragazzi, né metterli a disagio. Esatto, Yoongi e Jimin stavano insieme. Da un anno, per dirla tutta. La loro relazione non si poteva considerare da favola, avevano avuto alti e bassi, litigi, momenti dolci e felici. Ma se c'era una cosa che Jimin aveva imparato, era giocare con la gelosia del fidanzato.
Yoongi era geloso, lo era follemente. A volte era davvero esagerato, arrivava persino ad essere geloso del gatto della vicina a cui Jimin regalava coccole ogni volta che lo vedeva. Ed era bravo, a sfruttare questo lato del ragazzo.
Dannnatamente bravo. Ricordava ancora quella volta in cui Yoongi non voleva portarlo a New York e aveva minacciato di partire con V e Hoseok. Il giorno dopo si ritrovarono su un volo diretto in America. Insomma, era la sua arma segreta e Yoongi odiava il fatto di cascarci sempre. Sapeva che alla fine non avrebbe fatto nulla per ferirlo o farlo arrabbiare, ma solo il pensiero di qualcuno all'infuori di lui che lo toccasse...lo mandava in bestia.
-Non oseresti.- Yoongi aveva buttato i fogli sul tavolino davanti al divano di pelle, dov'era seduto. Jimin sorrise, portando una mano sulla porta, dopo essersi infilato le scarpe. L'aprì, mentre il maggiore si alzava, per dirigersi verso di lui.
Lo guardò un' ultima volta, prima di correre fuori, verso il corridoio, dove i vicini e le donne delle pulizie giravano senza farci caso. Ormai erano abituati alle urla e alle corse per il palazzo di quei due ragazzini. Jimin schiacciò più volte sul pulsante dell'ascensore, agitando le gambe. Rideva, esaltato.
-Dai...dai..dai...ECCOLO!- urlò entrando all'interno, si girò, notando la figura di Yoongi poco distante da lui. Non correva, sapeva perfettamente di poterlo prendere, o almeno ci sperava. Jimin chiuse le porte alla svelta, schiacciando il tasto del piano terra. Sorrise, sentendo le imprecazioni del ragazzo, rimasto fuori. Passarono pochi secondi e il suono metallico lo riportò alla realtà, mentre le porte si aprivano meccanicamente, scivolando all'interno delle pareti.
Corse fuori, vedendo il portone d'ingresso del condominio farsi più vicino. Si strinse la cuffia sulle orecchie, prima di portare una mano sulla maniglia.
-Jimin, prenderai freddo, torna qui!- La voce di Yoongi lo raggiunse, senza però distogliere la sua attenzione.
Era già sui gradini principali, mentre con occhi sognanti guardava le piccole gocce fredde scendere delle nuvole scure. Alzò di poco il viso, socchiudendo gli occhi all'impatto con la poca luminosità resa dai piccoli raggi solari,
che riuscivano ad introfularsi tra le nuvole. Scese gli ultimi due scalini con un salto, finendo in una pozzanghera, scoperto sotto il freddo e l'umidità della pioggia. L'acqua scorreva lungo il contorno del suo viso, facendolo rabbrividire.
Chiuse gli occhi, iniziando a girare su se stesso, mentre il freddo gli percorreva il corpo, ma poco gli importava. D'improvviso quella sensazione smise, lasciando spazio ad un suono ovatto ed a uno sbuffo sonoro. Jimin sollevò le palpebre, incontrando il volto fintamente spazientito del più grande, che lo riparava sotto ad un ombrello rosso, quasi della stessa tonalità dei suoi capelli. Per quanto cercasse di mostrarsi scocciato, Yoongi non potevà nascondere la felicità di vedere il suo ragazzo così sereno, dopo tutto il duro lavoro che li aveva tenuti impegnati; sorrise scostandogli i capelli bagnai dal viso lucido. Socchiuse la bocca, pronto a concretizzare il suo rimprovero verso il minore, ma la cosa gli fu impossibile. Jimin annodò le braccia al suo collo, appoggiando lievemente le labbra sulle sue, azzerandogli la voglia di proferir parola. Yoongi lo strinse a sé, portando un braccio attorno alla sua vita, venendo a contatto con i suoi vestiti umidi. Solo in quel momento si accorse della mano di Jimin, che allentava la sua presa sull'ombrello, senza trovare nessun tipo di resistenza. Lo lasciò cadere a terra, mentre la pioggia gli avvolgeva. Yoongi sorrise sulle sue labbra, prima di staccarsi, per riprendere fiato.
-Se mi ammalo, ti ammazzo.- E Jimin rise, non aspettandosi una frase ad effetto, perchè dopottutto Yoongi romantico, non era Yoongi.

* Dancing In The Rain: canzone della boyband sud coreana B.A.P (che amo alla follia), da cui la OS prende il nome.

 

N.d.a.

Ciao a tutti, sono tornata a rompere * schiva i pomodori *

Dopo la grande avventura di un Namjoon con le tette della prima One Shot, ho deciso di buttarmi con questa piccola cosa Yoonmin. Io amo questa coppia, il mio bias e Park il troio sono l'amore, già, già. C'è troppo poco amore Yoonmin a questo mondo (?) Fate finta che non abbia detto nulla.
Cooomuque, fatemi sapere cosa ne pensate e se vale la pena che spenda il mio tempo a scrivere queste cose o dovrei andare a zappare l'orto di mio nonno (che non ha, ma vabbè)
Grazie per aver letto e per avermi dedicato il vostro tempo,

Alla prossima

Namar_Kim

 





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