Buffo,
come la vita si prenda gioco di noi. Un attimo prima sei lì,
che ascolti una semplice canzone di cui hai sentito parlare, oppure che
hai ascoltato mentre giravi annoiata tra i canali e ti sei trovata a
passare su MTV, dove la stavano riproducendo. Un attimo dopo, eccoti
lì, su You Tube, che cerchi altre canzoni di quella Band, ed
inizi a scaricarle tutte, dalla prima all’ultima, dicendoti
“Wow, sono davvero forti!”. Un attimo dopo ancora,
hai inserito la riproduzione a ripetizione, per non smettere mai di
ascoltarli, nelle loro canzoni, nelle loro voci, tu trovi la risposta a
qualsiasi tuo problema, trovi un amico che rimane lì a
sostenerti, e tu impari i testi di quelle canzoni a memoria, senza che
te ne accorgi, perché le ascolti così tante volte
che ti viene automatico memorizzarle; e balli anche se fuori ritmo
perché ti trovi talmente tanto coinvolta nella musica e in
quella meravigliosa armonia che si è venuta a
creare…
Ma
tutto… tutto si concentra in quella prima volta che hai
premuto il tasto PLAY, in quella volta che hai voluto soddisfare una
tua semplice curiosità. Attraverso le canzoni, ti affezioni
alle voci, e –forse solo io, o forse no- diventi gelosa,
quando ascolti una loro cover, e pensi “Chiunque tu sia, non
sei degno di cantare una loro canzone. Tu non sai cantarla”.
Pian piano, ti accorgi che ti stai affezionando a coloro che cantano
quelle canzoni, che involontariamente son diventate le tue preferite,
non importa quante siano, te ne innamori perché pensi solo
al fatto che, Hey, loro ti capiscono. Inizi a fare viaggi mentali,
immagini di poterli vedere, e quando se ne presenta
l’opportunità, tu speri, preghi i tuoi genitori
affinché ti dicano di sì, e loro lo faranno
perché sanno quanto tu li ami, lo leggono nei tuoi occhi,
perché brillano solo a sentirli nominare; il tuo broncio si
trasforma in un sorriso, non appena senti anche solo
l’accenno musicale di una loro canzone; loro cercheranno di
fare avverare il tuo sogno, e se solo non dovessero riuscirci, ti
vedrebbero piangere, ti abbraccerebbero, ti stringerebbero al loro
petto, solo per non farti vedere che anche loro stanno piangendo,
perché non lo ammetteranno mai, ma anche loro si sono
affezionati a quei cinque idioti che stai ascoltando; come te
arrangeranno qualche parola delle canzoni –anche se
probabilmente neanche sapranno cosa stanno dicendo; come te,
balleranno; come te, rideranno ai video stupidi che pubblicheranno, e
penseranno: “Alla fine son dei bravi ragazzi!”.
Ma
tutto… tutto torna a concentrarsi su quel maledetto momento
in cui hai premuto per la prima volta PLAY. Quando li hai ascoltati,
hanno iniziato a piacerti, hai iniziato ad amarli, e mai avresti
pensato che si sarebbero separati. Non l’avresti mai pensato,
perché lì, dietro quello schermo, ti sembravano
così dannatamente, maledettamente immortali. Ma alla fine
è successo… è successo e noi non
possiamo farci niente. Sarà difficile, ora, ascoltare una
loro canzone e sentire gli acuti di Zayn, i suoi assolo,
sarà straziante ascoltare la sua voce senza piangere. Non so
a voi, ma già mi manca. Tutto. Non scorderò mai
di quelle volte in cui ho pianto, ascoltando i suoi acuti; non
scorderò mai i viaggi mentali che facevo, e
continuerò a fare, con un possibile matrimonio tra me e lui
-rido ancora per tutte le stronzate che la mia immaginazione mi mostra;
non scorderò mai lui, non posso, perché sarebbe
come mettere un'enorme X sul periodo più emozionante di
tutta la mia vita, dove il suo sorriso era l'enorme e splendente sole
che illuminava la mia vita, la moneta d'oro che si distingueva tra
mille monete d'argento. I One Direction continueranno ad esistere, ma
senza Zayn saranno solo Half Direction. Four doveva essere solo il nome
del loro album e non una premonizione. Four... non riesco ancora a
credere che sarà l'ultimo album in cui la sua meravigliosa
ed angelica voce sarà presente. Ti amo Zayn Jawaad Malik,
ormai Zain Jawaad Malik, perché questo è lui: un
normale ventiduenne di Bradford, che spera di diventare invisibile, ma
che non lo sarà mai, non per chi continuerà a
guardarlo con gli occhi innamorati con cui lo guardava in passato, e
nel presente. Ti amo Malik.
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