Storia
scritta per partecipare al concorso per storie originali indetto da ManuFury: “This Is War II”.
Buona
lettura!
Poiché il vero
amore tutto potrà
Prologo: Fuoco!
“Via
di qui!” Il caos era totale, il rumore assordante, il volante sussultava tra le
sue mani come se volesse fuggir via anche lui. Nelle sue orecchie risuonavano
ordini contradditori, mentre il suo ufficiale comandante le urlava di
disimpegnarsi, il capitano di squadrone ordinava di avanzare compatti. Ma di
compatto lì non c’era più niente.
La
terra le esplose davanti e lei virò bruscamente a destra, evitando il cratere
della bomba per un soffio.
“Mantenere
la linea!” Strinse i denti cercando di leggere lo schermo attraverso il fumo,
la terra e il sudore.
“Jordan,
portaci fuori di qui! Me ne infischio della sua fottuta linea!”. Non rispose,
tutta la sua concentrazione focalizzata sul dirigere al meglio le decine di
tonnellate da cui era avvolta.
“Fuoco!”
Urlò l’armiere un secondo prima di premere il grilletto, dandole appena il
tempo di prepararsi alla scossa che attraversò il mezzo. Il suo copilota, ora alla mitragliatrice,
sparava concentrato da quando era esploso il primo colpo.
“Porca…”
La parolaccia del comandante rimase sospesa per un istante, “Gas!” L’urlo fece
scattare l’uomo accanto a lei, lasciò la mitragliatrice e afferrò la maschera
antigas. Lei però non poteva lasciare il volante, doveva aspettare. Il suo
copilota le si avvicinò rapidamente,
“Fuoco!”
La voce dell’armiere arrivava distorta, segno che anche lei indossava la
maschera. Lo scossone fece schiantare l’uomo contro la parete, lei si voltò un
istante a guardarlo, con la maschera sul volto appariva mostruoso, del gentile
e acculturato professore non c’era più nulla. Con fatica lui la raggiunse e
infine lei poté indossare la protezione contro il gas. Le testa le girava un
po’, segno che ne aveva inalato una parte, ebbe il tempo di vedere il suo
copilota ruotare su se stesso, sembrava ubriaco. Poi ci fu l’impatto.
Una
bomba li aveva trovati. Crollò in avanti e il suo ultimo pensiero cosciente fu
che sperava davvero non le si fossero rotti gli occhiali.