Frammenti

di draconisfirebolt
(/viewuser.php?uid=213420)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Note: Coppie di piccoli squarci introspettivi idealmente divisi un "prima" e "dopo" in cui lo spartiacque è la fine della terza stagione e l'inizio della quarta, con la fuga e il ritorno e la malattia di Ian. Il tutto all'insegna del cuore agonizzante e dei feels che vanno in frantumi - sì, ecco cos'è quel rumore di vetri rotti.

Per quella bellissima persona della mia Ian, che non si è ancora stufata di una psicopatica come me e che, udite udite, è appena invecchiata di un anno. Tantissimi auguri!

Sguardo

 

 
C’è tutto, nel blu dei tuoi occhi difficili.
Il rosso prepotente del sangue di uno zigomo, un labbro, un’anima spaccati.
Il nero della Colt 2000 di Terry.
Il bianco del corpo estraneo e nemico che dovrebbe scoparti fuori il frocio che è in te.
Annegano in se stessi, i tuoi occhi troppo pieni.
Occhi che non piangono la rabbia e il disgusto e la paura che bruciano e corrodono e graffiano dentro.
Occhi che gridano uno scusami! disperato, istintivo e irrazionale, senza passato né futuro.
Occhi che lottano per trovare un appiglio, un’ancora di salvezza, in Ian, incollato alla poltrona sfondata a nemmeno un metro da te ma lontano anni luce.
È costretto a vedere, lui, non a guardare.
E così ti lascia solo.

 
***



 
Lo accarezzi piano con gli occhi, come se avessi paura di svegliarlo anche solo con lo sguardo.
Attraverso le volute di fumo della sigaretta, ti sforzi di assorbire ogni singola molecola del suo respiro regolare, della sua pelle chiara, scoperta, dei suoi capelli di fiamma sprofondati nel cuscino.
Perché è un fottutissimo spettacolo, ecco perché.
Perché quando dorme, Ian, è una versione primigenia di se stesso, purissima e perfetta e incontaminata.
Non esistono boa di piume, provocanti pantaloncini paillettati e geriatrici viagroidi pronti ad allungare le mani.
Non esistono l’esercito, la marina e l’aeronautica.
Non esistono nemmeno i jeans calati, le spinte forsennate, gli ansiti soffocati.
È solo qui e ora, una visione con cui lavarsi l’anima, abbeverarsi il cuore.
Guardare Ian dormire è il migliore dei modi per passare la tua vita del cazzo, ci puoi giurare.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3071709