Stereotipi

di Kore Flavia
(/viewuser.php?uid=619920)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Note d'autore: Due in una sera! E' un record! 
Battetemi il cinque ragazze/i! 
Recensite se volete. 
Bye bye
Black




STEREOTIPO


Vi buttate sul letto, il petto che si alza e si abbassa rapidamente. Hai fatto una corsa per raggiungerla, per trascinarla a casa sua e non permetterle di farsi del male.
Tu che l’hai bramata dal primo istante in cui l’hai vista. Tu che con i suoi baci potresti vivere.
Ora, vederla distesa sul letto con le labbra schiuse in un sorriso timido e gli occhi lucidi per l’emozione, ti fa uno strano effetto. E’ come se la gioia, la soddisfazione ti percorresse le membra e le vene bruciano come se fossero percorse da fuoco.
Ti rendi conto d’amarla. D’amarla come non hai mai fatto con nessuno e in quel momento, quando realizzi questo le sospiri parole dolci sul collo. Inizi a mordicchiarle il lobo dell’orecchio destro, lei ti passa le mani sul petto scoperto.

Eppure tu rappresenti lo stereotipo del cattivo ragazzo, sei “l’Ade” della situazione. Hai “rapito” la giovane Persefone dalle calde braccia della madre. Però non te ne penti. Perché la ami e l’hai sempre amata. E forse lei è lo stereotipo della bella ragazza introversa, la sfigata di turno, ma ora che la vedi i capelli biondi sparsi sul cuscino capisci che di quei stereotipi non ti frega nulla. Perché la ami e non ti vergogni di farlo, perché non ti vergogni di giocare il ruolo dell’Ade rapitore.
Il tuo sguardo si incrocia con quello della ragazza e non riesci più a spostarlo. I suoi grandi occhi azzurri sono spalancati e le sue piccole mani vanno a incorniciarti il viso con dolcezza. Ti rendi conto d’aver gli occhi lucidi quando ormai è troppo tardi. Lei l’ha notato e si è ancora più stretta a te.

-Sei sicuro di volerlo fare? – Ti domanda nervosamente e, in quel momento, la risposta arriva come uno schiaffo.
-Sì, ne sono sicuro. – Ed è allora che lei si avvinghia a te, come se fossi la sua ancora di salvezza.       




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3073534