Elogio del panino col prosciutto
Qualunque uomo, di buona papilla,
non po’ non apprezzar la detta cibaria.
La rozza carne, col candido pane.
N’incontro sì inusuale,
ma di immensa bontà.
La bocca e l’occhio gioiscono
A tal vista paradisiaca.
Quando lo si cava dallo zaino,
ogni corpo si rianima.
L’olezzo s’espande
E richiama le genti.
Lo scroccon all’assalto parte,
l’odor sublime alle sue narici sale.
Deglutiscilo tutto,
anche se di traverso ti va.
Mai dar lui soddisfazion,
quando si ha tale occasion.
E le budella fan festa,
se incontran un simile.
Ma la gioia è veder rosicar di brutto
lo scroccon mentre mangi il panin col prosciutto.
Messaggio dall'autore
Ciao gente!
Eccomi qui, di nuovo con un poema in chiave aulico-comica. Spero sia di vostro gradimento :)
Alla prossima!
Frenz
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