Prologo
C'è
stato un tempo in cui donne come me venivano spogliate e bruciate
vive. Un tempo non molto lontano, quando ancora l'oscurità
incuteva terrore nei cuori degli esseri umani, quando la paura
sorgeva ad ogni minimo rumore nelle tenebre e i viandanti narravano
storie di esseri demoniaci a cavallo di scope nella notte più
oscura.
Ci
chiamavano streghe; per loro, gli ecclesiastici, era un insulto, per
noi un motivo di vanto. Dicevano che avevamo venduto l'anima al
diavolo, insieme al nostro corpo. Eravamo le puttane di Satana, ma
nulla di tutto questo era vero. Gli uomini del Dio di Abramo temevano
ciò che non potevano spiegare, temevano e uccidevano le
streghe perché veneravamo divinità antiche e mistiche
legate alla natura e al ciclo vitale. Eravamo infedeli, dal loro
punto di vista, dotate di poteri che loro non potevano spiegare e,
allora, diedero inizio alla “Santa Inquisizione”.
Iniziò
così la caccia, in tutto il mondo. Italia, Germania,
Inghilterra, nessun paese o nazione venne risparmiata, perché
la paura rendeva gli uomini sordi e stupidi e, dal vecchio
continente, l'Inquisizione arrivò fino a Salem.
Braccate,
imprigionate, processate e bruciate per il solo fatto di essere
spiriti liberi e, come nelle peggiori storie dell'orrore, venivamo
sottoposte a molteplici torture pur di strapparci una confessione,
anche se falsa.
Sono
nata in un'epoca dove i roghi sono stati spenti, le torture sono
divenute illegali e gli ecclesiastici esercitano meno potere sulla
mente dei liberi cittadini. Ogni volta che ci penso o leggo sui libri
di storia questi eventi, mi viene la pelle d'oca, perché
questo riguarda anche me.
Il
mio nome è Avalon e sono una strega, discendo da una stirpe di
donne dagli enormi poteri; donne fuggite dai roghi di Salem per
trovare un luogo migliore in cui crescere i loro figli ed iniziare
una nuova vita.
Correva
l'anno 1693 quando le mie antenate giunsero sulle rive del fiume
Mystic. Erano streghe dalla nascita, avevano ereditato i loro poteri
dalla madre, Deana, una potente strega scozzese fuggita dal vecchio
mondo per salvarsi dai roghi, ma a Salem, anni dopo il suo arrivo, la
follia aveva oltrepassato l'oceano e intaccato gli animi degli
uomini.
Quando
il loro pellegrinaggio finì, decisero di stabilirsi sulle rive
del fiume e di lasciarsi Salem alle spalle. Ma quando si addentrarono
nella foresta per perlustrare la zona, trovarono una delle creature
più abbiette dalle terra. Una strega oscura.
Abigail,
Heather, Elizabeth, Sarah e Yvaine, le cinque figlie di Deana,
sapevano che esistevano donne la cui anima era divenuta nera come la
pece a causa della corruzione del potere. Streghe il cui unico scopo
era far del male agli altri esseri viventi. Willow Corey era la più
potente fra loro.
Mia
nonna adora raccontarmi di come le matriarche riuscirono a
sconfiggerla ed imprigionarla in una pietra grazie al potere della
terra e del cielo. La sigillarono, ma qualcosa andò storto.
Deana morì e le figlie, per non rendere vano il suo
sacrificio, trasformarono il suo corpo in un albero di mele, in modo
che, anche da morta, la strega potesse vegliare sulle sue figlie e
sulla pietra ed intorno a quel monolito fondarono Stone River's.
Ma
come nelle peggiori favole, Willow riuscì a lanciare sulle
cinque streghe una maledizione: nessuna di loro avrebbe trovato
l'amore, poiché nell'esatto istante in cui i loro cuori si
fossero innamorati, l'uomo da loro amato sarebbe morto.
Solo
una di loro decise di rischiare, sposandosi e generando dei figli.
Yvaine, la più giovane delle sorelle, s'innamorò di un
uomo, Nathan, ma la maledizione ebbe il sopravvento e, nonostante i
tentativi di aggirarla, Yvaine rimase vedova in giovane età.
I
secoli passarono, Stone River's crebbe e delle cinque matriarche si
ricordò solo del loro contributo alla creazione di quella
cittadina. Solo io e la mia famiglia conosciamo la verità, del
resto sono una discendente di Yvaine e, mentre lei aveva scelto la
sofferenza, le altre quattro morirono senza lasciare eredi.
Di
Willow non si seppe mai nulla e quella pietra, dentro la quale venne
sigillata, non venne mai toccata. Alcuni narrano che il monolito,
grande quanto un uomo, in realtà sia una specie di altare o
idolo intorno al quale le streghe si riunivano per festeggiare i loro
sabba, altri pensano che, ai tempi della fondazione, sia stato usato
come meridiana e mia nonna preferisce dare credito a questa ultima
storia, piuttosto che alle altre. La ritiene più colorita e
meno vicino alla verità. E da quel giorno, dalla fondazione di
Stone River's, nessun inquisitore ha mai messo piede nella nostra
città. Nessun rogo, nessun' impiccagione e Willow rimane
sigillata in quella pietra, con l'albero di mele a vegliarla. Nessuno
ha mai tentato di liberarla...fino ad ora!
***
...anno
2014...
Un
altro giorno, un'altra ora.
Ad
ogni sorgere del sole segnava una tacca sul muro e, ormai, le pareti
recavano solo quei segni. In quella cella aveva trascorso gli ultimi
cinque anni.
Era
un prigioniero, un traditore del suo sangue, un reietto che suo padre
aveva deciso di rinchiudere in quel sotterraneo. Il suo unico
collegamento con la superficie era una specie di buco sul soffitto
dal quale poteva intravedere la luce del giorno.
Non
aveva mai cercato aiuto, perché farlo? In fondo aveva rotto
uno dei voti, si era innamorato di una strega, rifiutandosi di
portare a termine il compito a lui assegnato. Connor aveva accettato
quella prigionia e aveva lasciato che gli anni gli scorressero
attorno, rimembrando il volto di Avalon e quel sorriso che l'aveva
fatto innamorare. Non si era arreso, si era semplicemente lasciato
andare alla corrente, in attesa della sua rivalsa.
In
quei cinque anni suo padre non aveva mai messo piede nei sotterranei,
mai una visita, mai una sola parola, solo la sua seconda moglie che
cercava di strappargli informazioni riguardo le streghe Douglas.
Connor
si lasciò andare contro la parete di pietra, osservando la
porta che lo separava dalla libertà. Ogni tanto sentiva dei
passi, poi qualcuno si affacciava alle sbarre di ferro della porta
per vedere se era ancora vivo. Altre volte Ernest, il maggiordomo,
gli faceva visita per assicurarsi che la sua mente fosse ancora
lucida e in grado di ragionare.
Non
si sarebbe fatto piegare dalla prigionia, teneva il cervello in
allenamento quanto poteva, ricordando a memoria vecchie poesie
apprese a scuola, ripetendo i significati delle parole ed i loro
sinonimi. Allenava anche il corpo con flessioni e addominali, tutto
pur di tenersi in forze e pronto per qualsiasi evenienza.
Poi,
qualche giorno prima, Ernest gli aveva comunicato una notizia
alquanto strana. Sembrava che suo padre, per mezzo della moglie,
avesse dato ordine ad un altro cacciatore di recarsi a Stone River's
per portare a termine quello che lui si era rifiutato di fare.
Pensava
che quel compito fosse stato eseguito da anni, da quando era stato
imprigionato. Forse c'era ancora speranza, forse Avalon non era morta
e, lui, poteva porre rimedio ai suoi errori.
Così,
nella solitudine della sua cella, aveva atteso, meditando un
possibile piano di fuga e, finalmente, l'aveva trovato.
Angolo
autrice:
nuova
storia, nuovi misteri.
La
storia qui sopra è nata dopo un attento esame di una mia
vecchia fan fiction incompleta, Cursed Blood. Ho voluto riscriverla
da capo, rendendola un'originale, quindi sarà completamente
diversa, solo in alcune cose si rassomiglieranno.
In
questo breve prologo siamo venuti a conoscenza di alcuni fatti
passati e abbiamo conosciuto il personaggio di Connor. Nei prossimi
capitoli conosceremo gli altri.
Stone
River's è una cittadina inventata di sana pianta. Secondo la
mia mente sorge sulla sponda nord del fiume Mystic, nello stato del
Massachusetts, nella contea di Middlesex, poco distante dalla città
di Medford.
Dovrei
riuscire ad aggiornare ogni dieci giorni, spero di mantenere questo
ritmo, ci tengo molto a questa storia!
Per
chi volesse, questo è il mio gruppo su FB dedicato alle mie
storie: Lettere
d'Inchiostro, Parole d'Amore
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