As
Time Goes By
Non avresti mai immaginato che
sarebbe finita così,
che quel che davvero eri e
quel che
sarebbe accaduto quella notte di tanti e tanti anni fa avrebbe
provocato simili
conseguenze sulla tua vita e quella di chi hai sempre amato, non
avresti mai
pensato che quella sarebbe stata l’ultima volta in cui
avresti girato la
chiave del carillon
di tuo figlio
facendo risuonare nella piccola stanza durante quella sera tempestosa
del 1958,
le note di quella canzone che tu spesso hai sempre fischiettato, quelle
note
che avevano il potere di dissipare ogni paura del tuo bambino, non
avresti mai
creduto che essere un Uomo
di
Lettere,
responsabile di
una grande eredità tramandatati da tuo padre e da suo padre,
tuo nonno, prima di lui, ti avrebbe
portato
a questo, a perdere tuo figlio, tutto il tuo mondo Henry. Ricordi ogni
dettaglio del momento in cui sei sbarcato nel futuro per fuggire dal
demone che
si era impossessato della tua amica Jodie la sera della tua
iniziazione, quando
hai fatto la tua comparsa davanti a Sam e Dean, i tuoi nipoti,
l’iniziale
riluttanza nello scoprire che erano dei
cacciatori, che anche John, tuo figlio lo era stato, prima di morire.
Ricordi
l’attimo in cui Abanddon ti ha trafitto, la tua vita
scivolare via tra le
braccia del minore dei tuoi nipoti dicendo a lui e Dean che eri
orgoglioso di
loro come lo saresti stato dell’uomo che tuo figlio era
diventato anche se non
avevi potuto conoscerlo. E poi una luce abbagliante, e ti sei
risvegliato, una
voce calda che ti dice il suo nome,
Castiel, due ali nere
che si
spalancavano sono quelle che hai visto,
una figura maschile alta con due grandi occhi azzurri, la
sua voce impressa
nella tua mente come un marchio
a fuoco che era andata a sussurrarti che dovevi tornare nel mondo dei
vivi, per
aiutare i due fratelli Winchester, e loro padre John, loro madre Mary,
tuo
figlio tornato in vita come sua moglie per volere del Paradiso,
istintivamente hai sorriso, avresti rivisto John anche se
eri consapevole dell’odio che lui nutriva per te credendo di
essere stato
abbandonato, i Winchester si sarebbero riuniti, avresti potuto dirgli
la
verità, conoscere l’uomo che era, la donna che lo
aveva salvato dalla sua
infanzia solitaria e dai terribili eventi che in guerra nelle fila dei
Marines
aveva dovuto sopportare, avresti avuto l’occasione di
recuperare il tempo
perduto anche con i tuoi nipoti, conoscere quella famiglia alla quale il
tuo piccolo John aveva dato vita assieme alla donna che aveva visto
morire, con
la quale si era ricongiunto finalmente, quella donna appartenente alla
famiglia
Campbell ti aveva detto l’angelo,
o
qualunque cosa fosse quella figura dalla voce calda e pacata, era quindi una cacciatrice
anche lei, adesso
comprendevi perché tuo figlio ed i tuoi nipoti erano tali,
alla morte della
donna, l’amore della sua vita, John aveva deciso di
intraprendere una crociata
di vendetta per renderle giustizia, imparando questo mestiere che tu
conosci
appena, i cacciatori, una ristretta cerchia di essi, avevano sempre
collaborato
con gli Uomini di Lettere come te,
ma
ben poco sapevi del loro modo di vivere ed essere, delle loro, di
conoscenze.
Con il cuore in gola avevi raggiunto il luogo che la creatura
misteriosa ti
aveva suggerito, Sioux Falls, rimessa Singer, sicuramente anche il
proprietario
dello stabile doveva essere un cacciatore o i tuoi familiari non si
sarebbero
mai fidati, se c’era una sola cosa che dei cacciatori stessi
sapevi per certo Henry,
era che diffidenti per natura erano
davvero. Noti l’Impala parcheggiata davanti lo spiazzale,
bagnata a causa della
pioggia di qualche ora fa, e ridi pensando a quando la prima volta che
hai
incontrato Sam e Dean, non sapendo che quella era la loro auto, hai
rotto il
finestrino pensando di rubarla suscitando l’ira del maggiore
dei due fratelli.
Guardi attraverso la finestra ed il tuo cuore si blocca, vedi John e
con lui
una donna alta, bionda di bell’aspetto posargli un bacio
sulle labbra facendolo
sorridere, capisci che quella è sua moglie da come lui la
guarda, con lo stesso
amore con cui tu avevi sempre guardato Milly, non puoi spostare gli
occhi dalla
figura di tuo figlio, alto, prestante, i capelli scuri e mossi, gli
occhi verde
scuro, una lacrima scivola dal tuo viso ed indietreggi di qualche
passo, è come
lo avevi immaginato, raccogli tutto il tuo coraggio, devi bussare
Henry, devi
farlo, dirgli la verità con
la tua
stessa bocca, sicuramente Sam e Dean lo avevano messo al corrente
dell’
incontro che avevate avuto, della
tua
situazione, ma tu vuoi che lui sappia ancora una volta tutto
direttamente di
te, abbracciarlo come non fai da
più di
quarant’anni. Raccogli
ancora il tuo
coraggio e lo fai, bussi con vigore e senti i passi di John farsi
sempre più
vicini assieme a quelli di sua moglie, l’uscio si apre
rivelando all’altro la
propria figura, senti il panico assalirti Henry, i tuoi occhi diventano
lucidi
come i suoi che stringe istintivamente la mano di Mary Campbell, sua
amata moglie che ti
guarda nello stesso modo
incredulo di lui ricambiando la presa di tuo figlio, il tuo bambino
ormai un
uomo, d’altronde nonostante Sam e Dean li avessero messi al
corrente della tua
storia, cosa pretendevi Henry? sapevano che eri morto, morto per
aiutarli,
farti perdonare con il tuo sacrificio era tutto quel che avevi potuto
fare per
aver dato spazio al tuo lavoro da Uomo di Lettere inconsapevole, che ti avrebbe allontanato
da tuo figlio.
“John…sei
così…cresciuto…” Sussurri
senza togliergli
gli occhi di dosso asciugando il tuo volto, non riesci a credere di
averlo
davanti a te,
molteplici emozioni, tante
sfumature diverse e la paura che continui ad odiarti come ha fatto per
gran
parte della sua vita, dal momento in cui il beffardo destino
ha separato le vostre strade.
“ Cosa ci fai qui Henry?
Sei vivo…” Biascica lui con
incredulità e gli occhi sgranati, con voce bassa come se
avesse un rospo in
gola tentando di contenere le sue emozioni come il milite che da
adolescente
era stato, quella fase che ti eri perso come ogni tappa della sua vita
travagliata.
“E’
stato…un certo Castiel a riportarmi qui, a
restituirmi la vita per dare una mano a voi tutti, ma quello che
davvero voglio
più di ogni altra cosa è che tu sappia tutta la
verità John…” Dici ancora
facendo qualche passo in avanti, allungando la tua mano verso di lui
ritraendola prima che il tuo gesto possa farlo arretrare. Scapare da
te. Sposti
lo sguardo sulla figura femminile al suo fianco che avvolge il braccio
attorno
alla vita di tuo figlio guardandolo dritto negli occhi come volendogli
dare
coraggio, tacendo ma comunicando con lui con quel semplice gesto, occhi
negli
occhi come per non voler interferire tra voi, sarà una
cacciatrice ma ti rendi
conto di quanto lo ami, di quanto lui ami lei, che lei è, e
sarà sempre pronta
a sostenerlo in qualsiasi modo il tuo bambino.
"Cos'altro dovrei sapere? che te ne
sei andato
per la tua dannata iniziazione da Uomo di Lettere finendo catapultato
negli
anni duemila incontrando i miei figli? apprezzo quello che hai fatto
per loro,
ma per quanto riguarda il tuo lavoro avresti dovuto dirmi ogni cosa
anche se
ero molto piccolo all’epoca, ne avevo il diritto! la tua
responsabilità è verso
la famiglia non verso ciò di cui ti occupi, io ho commesso
tanti errori in
passato ma per i miei ragazzi ci sono stato, sempre, ed ho sempre loro
detto la
verità, non ho mai mentito! non sai quello che ho passato
quando ho capito che
non saresti più tornato! avevi detto 'Ci vediamo domani
mattina' ed invece, ed
invece ho dovuto fare i conti con me stesso!" Ti dice lui e ti punta
contro l'indice in segno di rimprovero, non ha tutti i torti, la
famiglia
veniva sempre prima di ogni cosa e tu hai capito Henry di aver
sbagliato a dar
troppo peso al tuo lavoro, che l'unico a cui avresti dovuto rendere
conto era
proprio tuo figlio.
"Perdonami...pensavo che quel che
sono, e che
rendendo anche te un Uomo di Lettere quando saresti stato
più grande mi sarebbe
stato d’aiuto, credevo che avrei potuto darti la vita che
davvero meritavi e
portarti via da quel piccolo monolocale sottocosto che era la nostra
casa a
Normal, volevo solo il meglio per te ma ho fallito, l'unica cosa buona
che ho
fatto è stato conoscere i tuoi figli, anzi i vostri figli, i
miei due nipoti"
Dici ancora chinando il capo, guardando prima John e poi sua moglie
Mary, vuoi
solo un'occasione nulla di più, sei disposto a tutto, il tuo
cuore non desidera
altro che una chance da parte dell'uomo che tuo figlio è
diventato. Vedi
stringere il pugno a John e le sue nocche segnate dalle cicatrici di
battaglie
senza fine diventano bianche, di un candore simile a quello della neve,
vedi ancora nei
suoi occhi nonostante adesso sia
così diverso, quel bambino che ti correva incontro felice
chiedendoti ogni
volta cosa fosse quella piccola spilla che porti sempre alla cravatta,
quella
spilla con incisa la stella dell'acquario, quell'incisione che
rappresenta il
tuo clan, che rispecchia quello che semplicemente sei Henry,
è un tuffo nei
ricordi il tuo, daresti qualsiasi cosa perché ora lui ti
abbracciasse come un
tempo, cancellando il doloroso passato,
pronto a ricostruire un nuovo futuro
assieme a lui, la donna che ama con tutta la sua anima, ed i loro
figli, i tuoi
nipoti, loro la tua
famiglia, la tua nuova priorità come da sempre avrebbe
dovuto essere. Lo scricchiolio del legno cattura la tua attenzione e la
loro, e
vi voltate, le figure di Sam e Dean alle spalle dei loro genitori che
ti fanno
un cenno di saluto sorpreso senza dubbio, ma
felici di vedere che stai bene, mentre Mary dopo aver
baciato ancora una
volta tuo figlio vi lascia da soli raggiungendo i ragazzi salendo
assieme a
loro al piano superiore. John fa qualche passo in avanti ed esce
chiudendosi la
porta alle spalle, il suo sguardo nel tuo ed hai quasi paura di potervi
leggere
un secco rifiuto da parte sua, non riusciresti a reggere tanto dolore,
meglio
morire nuovamente, è quello che speri se lui, il tuo John,
non ti accettasse
più in quella sua esistenza fatta di tanti dolori alla quale
tu vuoi porre
rimedio come meglio puoi. La senti la paura Henry? è
quella più profonda
che tu abbia mai provato, peggiore della fine della tua vita per mano
di quel
cavaliere infernale che te l'ha strappata mesi prima, prima che tu oggi
tornassi a respirate ed avessi la possibilità di rivedere
chi ami di più al
mondo, il suo ipotetico rifiuto e rinnovato odio sarebbe peggiore delle
pene di
quell'Inferno di cui hai tanto
sentito parlare, e di cui hai conosciuto esponenti del Male,
quel luogo del quale hai soltanto qualche nozione, quel luogo
che infligge immane sofferenza, ma non quanto quella che in te si
scatenerebbe
se John ti allontanasse via da lui per il resto della vita, la tua,
la sua,
la vostra,
in qualche modo sempre collegata.
"Credi che tutti questi anni di tua
assenza
possano essere cancellati così? con un colpo di spugna per
quanto io adesso
sappia la verità sulla tua sparizione? tu non immagini
quanto sia stata duro a
soli quattro anni cominciare a provvedere a se stessi da soli, non sai
cosa
significa aspettare il ritorno di qualcuno che sai bene nel profondo di
te
stesso, che non tornerà!" Replica lui con
un tono di voce più alto, i suoi occhi sono
rossi, come rubini, quel
rosso che contrasta con il naturale verde scuro, quel rosso luccicante
a causa
della lacrime che per orgoglio ed il suo ruolo di cacciatore sta
trattenendo,
con quella fierezza che vedi nel suo modo di fare.
"No, certo che no John...so
che...che non c'è
niente che possa fare per cancellare quanto è accaduto...non
sai quanto avrei
voluto riabbracciarti...non immagini quanto tu mi sia mancato...quando
sono
morto...sei stato il mio ultimo pensiero, quello che mi ha sempre
accompagnato....sei sempre stato tutto per me credimi....dammi una sola
opportunità...una soltanto " Ribatti asciugando una nuova
lacrima che
scivola su quel tuo volto affranto dal dolore, ed ora non ti importa un
bel
nulla del tuo lavoro Henry, di tutta quella conoscenza che gli Uomini
di
Lettere come te hanno raccolto nel corso dei secoli, vuoi semplicemente
indietro l'affetto di tuo figlio, quell'affetto che in lui si era
spento quando
credeva lo avessi abbandonato. John china il capo la sua mano che passa
veloce
tra i capelli scuri, rialza la testa e ti fissa ancora dritto negli
occhi, i
suoi all'apparenza duri che ti attraversano ma che tu capisci
nascondono grande
fragilità in realtà, quella fragilità
che ha dovuto imparare con le cattive a
mettere a tacere diventando un uomo
più in fretta che mai.
"Non è così
facile come pensi tu Henry darti una
seconda occasione" Ti risponde lui e tu lo sai che ha ragione, il tuo
terrore più grande sta prendendo il sopravvento su ogni
fibra del tuo essere,
puoi sentirlo Henry? lo senti lo spettro dell'angoscia e quello
della
sofferenza che dal quasi sicuro mancato perdono di tuo figlio
scaturiscono? perdono, quella parola che speravi
diventasse, ed assumesse concretezza
con quell'abbraccio da voi che mancava da tanto, troppo tempo, perdono,
quella
parola che vedevi lontana, sfuggente e questo sai bene quanto ti faccia
male,
quel che hai ottenuto è stato solo poter dire lui, con la
tua voce, quella
verità che spiegava la tua assenza ma che certamente non
poteva cancellare il
dolore che in lui era nato nel preciso istante in cui da bambino non ti
aveva
più visto tornare da lui come avevi detto avresti fatto.
"Non sai cosa avrei dato per
crescerti
John...l'unica azione positiva che ho compiuto è stata
quella di aiutare Sam e
Dean, ma non mi perdonerò mai io stesso per aver procurato
tutto questo dolore
a te, mai" Dici scuotendo la testa appoggiandoti alla jeep alle tue
spalle
che sicuramente doveva appartenere al vero proprietario di quella
piccola
rimessa, non eri ancora abituato a tutto quel che ti circondava, a
quella
vettura così strana e mastodontica che stavi usando per
sorreggerti, a tutta
quella modernità che ti circondava in questa nuova epoca
nella quale avresti
vissuto, lontana da quella avresti dovuto continuare a trascorrere se
il
destino fosse stato diverso per te e tuo figlio.
"Quello che ho dovuto passare dal
tuo improvviso
addio inaspettato non sai quanto mi abbia fatto male, è
stato conoscere mia
moglie a salvarmi dalla solitudine nella quale mi ero chiuso gettandomi
nei
Marines prima di arrivare a Lawrence ed incontrarla, sono stato solo
per tanto
prima di trovare fortunatamente Mary che amo tantissimo sul mio
cammino, sono
sopravvissuto ad una guerra, e poi ho visto cose da cacciatore di cui
non
voglio neanche parlare, ma in tutto ciò hai
salvato i mie figli con il tuo viaggio nel
futuro, allontanandoti da me, con quanto accaduto hai protetto loro,
nonostante
tutti i miei errori in passato, Sam e Dean, come lo è me
moglie, sono tutta
quanta la mia vita, ed il loro benessere viene per me prima del mio e
quello di
ogni altro, quindi...grazie per averli aiutati" Ti dice lui e nella sua
voce avverti una nota di apprezzamento, i tuoi occhi si sgranano appena
e
sorridi, forse c'è ancora speranza per te e John, lui, il
tuo tutto.
"So cosa intendi...di nulla John,
capisco cosa
vuoi dire definendo la tua famiglia più importante di ogni
cosa, è quel che
provo io per te anche se essendo un Uomo di Lettere che un bel giorno
ha dovuto
saltare nel futuro, non ho potuto dimostrartelo come avrei desiderato,
mi
spiace che tu abbia sofferto così tanto e per tutto questo
tempo, se avessi
potuto avrei fatto qualsiasi cosa per liberarti da questa grande
sofferenza che
hai dovuto patire, ogni cosa senza battere ciglio avrei fatto pur di
darti
sollievo" Aggiungi, lasciandoti sfuggire l'ennesimo sospiro poggiando
una
mano davanti i tuoi grandi occhi verdi costellati dall'amore per lui, ed il dolore di averlo
deluso da bambino
portandolo a disprezzarti. Lui, John tuo figlio, un uomo forte e
coraggioso, un
cacciatore oramai a tutti gli effetti. Cerchi di riprendere il
controllo di te
stesso, vedi la sua mano decisa che si allunga nella tua direzione
aspettando
una stretta, rimani incredulo a fissarlo Henry, te lo stai chiedendo
vero? come
mai questo evento che desideri da così tanto sta finalmente accadendo non
è vero? stai
vedendo quel che tanto bramavi prender forma, ricongiungerti a lui,
fiero nel
suo modo di mostrarsi, lui nel quale vedi ancora, nonostante tutto, quel bambino di soli quattro
anni che non hai
potuto crescere.
"Con questo gesto...non voglio dire
che posso
debellare dal mio cuore la sofferenza che la tua assenza ha creato in
me, ci
vorrà tempo per recuperare Henry, per ritrovare la fiducia
in te, ma tu hai
salvato i miei ragazzi sparendo della mia vita e finendo qui, quindi,
credo di
poterti concedere una seconda occasione" Dice lui e vedi formarsi sulle
sue labbra un accenno di sorriso che ammorbidisce il suo carattere duro
e
ribelle, ed allora non perdi tempo, gli stringi la mano con forza senza
pensarci un attimo, sei
felice, la forza
di quell'amore immenso che nutri per lui che ti scalda
l’anima, vorresti
abbracciarlo ma sai che non è ancora il momento, sai che
ancora John non è
pronto a questo, che solo con calma e lentamente potrà
guarire ogni ferita e
farvi tornare uniti. Speri che un giorno ti chiami di nuovo papà.
Vuoi che torniate ad essere una cosa sola, come il padre ed il figlio
che
davvero siete, quel legame che vi unisce nonostante la vita con
l'inganno e
malintesi vi abbia allontanati facendovi ritrovare solo adesso.
"Grazie John..." Riesci a
biascicare
emozionato sorridendo, contenendo a stento le tue lacrime ancora, come
stava
facendo lui, senza tirare indietro quella tua mano, stringendo sempre
più forte
la sua nella tua come due anime che si ritrovano nel buio pronte a
tirarsi
fuori da quella fitta coltre oscura per scorgere la luce assieme,
quella
stretta di mano da uomini la vostra, fra te e tuo figlio che si era
creata, e che nella
sua semplicità ti rendeva felice
come non lo eri da molto e tanto tempo Henry, adesso si che hai una
nuova
priorità Uomo di Lettere, hai non solo John, ma sua moglie
ed anche i tuoi
nipoti da conoscere davvero, la tua famiglia, quella famiglia di cui ti
senti
parte, della quale ti saresti preso cura, che avresti conquistato
mostrandoti
per il grande uomo che sei realmente, sembrava ancora un sogno aver
recuperato
anche se parzialmente la stima di John, sei disposto a tutto
perché torni ad
amarti come quando era solo un bambino curioso, sai che puoi farcela a
riconquistarti
la sua fiducia completa e non ti arrenderai, farai ogni cosa, lo
capirà quanto
immensamente tu lo ami Henry, John lo comprenderà un giorno
non troppo lontano
proprio come recita il titolo della vostra canzone preferita di
Casablanca.
'As
Time Goes
By'
Con il
passare del tempo.
-The End-
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