QUANDO IL VENTO CAMBIA?
Quando il vento cambiava la carpa nello stagno di casa Tendo faceva un
doppio balzo carpiato in aria, il Fūrin
riempiva l'aria con il suo
suono melodioso ed il ginocchio destro di Happosai scricchiolava.
La dimora di Soun Tendo era sempre la solita: piccola, arredata con
gusto, almeno secondo i dettami del numero di CasaChic
di giugno 1970, disordinata, con le mura più sottili ed allo
stesso tempo resistenti che una casa giapponese avesse mai visto, piena
di ricordi, piena d'amore, piena di gente.
Un uomo in ginocchio sulle pesanti assi in legno del patio sembrava non
voler dare ascolto alla sua preghiera di alzarsi in piedi e continuava
a prostrarsi al suo cospetto.
''Genma, fratello mio... Hem...
Per favore, mi stai mettendo in imbarazzo!'' ridacchiò
grattandosi la testa, imbarazzato. Solennità e gratitudine
non
erano esattamente i tratti salienti del carattere del suo migliore
amico.
''No, Tendo!'', sbraitò librando il pugno in aria, poi
battendoselo a più riprese sul petto. ''Io sono stato
cattivo,
molto cattivo! Sono riuscito a venire meno all'unica promessa che abbia
mai davvero pronunciato con sincerità, all'unica in cui
credessi! Amico mio, sempre ch'io sia ancora degno di
considerarti tale, potrai mai perdonarmi per quanto fatto a te ed alla
tua bambina?''
''Genma'', una mano sulla spalla di quello che considerava a tutti gli
effetti suo fratello, ''Ti prego, entra in casa, beviamo una tazza di
tè''.
Sorrise a Kasumi che gli serviva il tè mentre sua moglie,
seduta
di fronte a lui, accanto al padrone di casa, non proferiva parola
nè lo degnava di uno sguardo, se non per lanciargli di tanto
in
tanto qualche occhiata truce.
Prese la parola solo dopo aver visto la giovane sparire in cucina con
il bollitore in mano.
''Amico, moglie...''
''Sei un bastardo!''
''Calma, calma...'', mestamente Tendo la placò, ''Ora
è tornato, vedi? Sono
tornati''
''Mi hai lasciata sola portandoti via mio figlio il giorno del diploma,
Genma, il giorno del diploma! Non ho neanche fatto in tempo a dare a
Ranma il regalo che gli avevo comprato!''
''Ci sono momenti in cui... Momenti che sono giusti e basta. E Ranma
era d'accordo. Lo avrebbe fatto anche prima, ma non voleva lasciare la
scuola e darti una delusione''
''E non hai pensato a me? Non avevo neanche un posto in cui stare! Se
Soun non mi avesse presa con sè, io... Che ne sarebbe stato
di
me?''
''Lo so, e di questo mi rammarico. Tendo'', si rivolse all'amico, ''Non
mi basterebbe vivere e lavorare duramente cento anni per ringraziarti
di tutto quello che hai fatto per me, scusami se per tutto questo
tempo, anche
in mia assenza, ho pesato...''
''Non dirlo neanche'', lo fermò alzando una mano, ''Nodoka
è come una sorella per me, e tu... Tu sei più di
un
fratello, amico mio! Vieni qui, abbracciami!''
E piansero.
*
''Ho fatto proprio bene a
venire a trovarti, sister!
This place is awesome!
Se solo avessi saputo, avrei piantato baracca e burattini molto prima!''
''Ti prego, non ti ci mettere pure tu. Ti ho invitata perchè
avevo bisogno di una buona dose di nipponicità, se avessi
voluto
stare tutto il giorno a parlare inglese, beh...'' allargò
semplicemente le braccia.
Tokyo era una città che
si sviluppava in verticale. I grattcieli maestosi non mancavano come le
torri e le alture in generale, ma le sorelle Tendo avevano sempre
condotto una vita troppo provinciale per goderne appieno. Era quindi
strabiliante, agli occhi della giovane Nabiki, la vista dall'alto del
tredicesimo piano del palazzo in cui la sorella condivideva un
appartamento con altre tre ragazze, nel cuore di Chicago.
Inspirò ed espirò a fondo, lentamente. Non
avrebbe nemmeno perso tempo a negarlo: invidiava il coraggio di Akane.
''Chi l'avrebbe mai detto, sorellina?'', sorrise, ''Ho sempre pensato
che sarei stata io la prima a cedere al fascino degli States!''
''Ed invece sono stata io. Certo, se avessi avuto voglia di continuare
a studiare...'', alluse.
''Non ricominciare, Akane. Non ne avevo proprio voglia. Le superiori mi
hanno traumatizzata, con tutte quelle che ci sono capitate!'' risero.
''Ed ora lavori per i Kuno...''
''No, ferma, non lavoro per i Kuno. Lavoro per uno studio fotografico
molto importante il cui amministratore delegato, e giuro che l'ho
scoperto solo dopo...''
''Sì, come no. Lo sanno anche i muri che Tatewaki ha spinto
la
tua candidatura perchè ha un debole per te. Lo ha sempre
avuto,
penso''
''A scuola non sembrava...''
''Eravamo piccoli. Stupidi. Le cose sono cambiate''
''Tutte tutte?'', sorrise maliziosa.
Akane se l'aspettava. Nel mese trascorso insieme a Chicago Nabiki non
aveva alluso una sola volta al loro passato a Nerima, ma la
secondogenita di Soun Tendo non sarebbe stata capace di mordersi la
lingua ancora a lungo.
''Tutte tutte'', sentenziò in risposta.
''Sorella...''
''Siamo su un balcone, molto
in alto, ed anche se non pratico da quasi un anno sono pur sempre
un'artista marziale. Così, giusto per ricordartelo'',
parodiò un'espressione agguerrita.
''Non voglio che mi butti di sotto, voglio solo che tu sappia che io so. So che non
saranno i capelli più lunghi, i vestiti più belli
ed il lavoro da Gap...''
''E' un'azienda molto importante''
''Lo so, lo so. Grazie ancora per tutte quelle T shirt
che mi hai regalato. Quello che intendo dire, Akane, è che
anche
se hai fatto una scelta importante, e solo i Kami sanno quanto ti
ammiri... Beh, tra una settimana si torna a casa per le vacanze estive
e...''
''E niente. Mi godrò del tempo di qualità con la
mia
famiglia ed i miei amici di sempre e poi tornerò qui per il
secondo anno''
''Ma hai fatto domanda per il trasferimento all' Università
di
Tok... Non fare quella faccia, lo sai che mi piace frugare nei
cassetti, e sì, ho trovato la tua candidatura''
''E' solo un'opzione che voglio tenermi aperta nel caso in cui...''
''Nel caso in cui un cavaliere dall'armatura scintillante sia
lì ad attenderti?''
''Hai detto che non si è mai fatto vedere'',
sussurrò.
''La vita è strana, Akane, e se ho imparato qualcosa dalle
nostre vite è che sono regolate dal caos, dal disordine e
dalla
pessima tempistica. Ranma potrà essere anche al Polo Nord oggi,
ma mi gioco tutti i miei averi che il giorno del tuo ritorno gli andrai
a sbattere contro. Non farai neanche in tempo a posare la valigia''
''La cosa è comunque irrilevante''
''Oh-oh''
''Oh-oh cosa?''
''Oh-oh. Akane Tendo, diplomata con il massimo dei voti, ha fatto
domanda all'ultimo momento per un' Università straniera,
è stata ammessa con borsa di studio, si è
trasferita
dall'altra parte del Mondo, ha vissuto un anno in un Paese in cui si
parla una lingua che conosceva solo sommariamente, ha trovato un
lavoro, una casa, si è fatta degli amici...''
''Grazie per il riassunto e per aver riconosciuto i miei meriti, anche
se conoscendoti so che c'è un ma''
''Ma niente
fidanzato''
''Non mi sono mai piaciuti troppo i ragazzi'', storse il naso.
''E i ragazzi-ragazza?''
''Nabiki!"
''Scusa, me l'hai servita su un piatto d'argento. Cosa ti fa credere
che la situazione di stallo che si era creata, quella che ti ha spinta
a venire qui subito dopo la dipartita del buon Ranma, non si possa
ricreare col tuo ritorno sul suolo nipponico?''
''Non mi ha chiesto di seguirlo nè tanto meno di aspettarlo,
il fidanzamento è ufficialmente rotto''
''Non ti ha chiesto di seguirlo perchè è troppo pericoloso,
sei solo una donnetta!'',
parodiò la voce imperante e boriosa del ragazzo dagli occhi
blu,
''Quanto ad aspettarlo, beh penso che gli sarebbe piaciuto chiedertelo.
Se avesse avuto la certezza di tornare''
''Ma non l'ha fatto''
''Lo avresti aspettato?''
''Lo sai''
''E' un sì?''
Si strinse nelle spalle.
Era stata una giornata di giugno atipica, troppo calda, anche se ancora
primaverile.
L'aria aveva cominciato a scompigliarle i capelli, che ora
le arrivavano a metà schiena, ed il maglioncino aperto che
indossava iniziava ad essere troppo poco coprente. Ne
afferrò i
lembi laterali e li unì per riscaldarsi, rabbrividendo
mentre le nuvole
iniziavano a coprire il cielo.
''Rientriamo'', una mano sulla spalla della sorella maggiore, ''Il
vento sta cambiando''
A volte ritornano,
esatto!
Lo so, l'ennesimo post
manga sulla crescita psicologica di Akane. SI'.
Niente, so di avere
delle cose in sospeso ma mi andava di scrivere qualcosa del genere, e
dopo aver fatto un sogno rivelatore, eccomi qua. Non vi prometto
niente, ad oggi non so ancora come voglio sviluppare questa storiella,
ma, come sempre, ci proviamo!
Un grazie a chi
leggerà ed un mega bacio alle splendide Ladies! <3
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