Stamattina mi sono alzata presto nella speranza di fare una passeggiata
tranquilla, cosa che non è ovviamente avvenuta. Parecchi
mobiani si sono allarmati di un robot che pensavano fosse stato
costruito dal Dr. Eggman, nostro più acerrimo nemico. Quel
rottame era impazzito, anche se fortunatamente non ha fatto del male a
nessuno. A quanto pare, l'inventore di quell'affare era Tails, infatti
si era scusato con tutti i presenti per il disagio causato dalla sua
invenzione. L'unico che sperava fosse un attacco di Eggman, era Sonic:
il nostro nemico non viene a farci visita da qualche mese ormai e non
sappiamo bene cosa stia facendo. Forse ha qualcosa in mente e si sta
preparando ad un attacco a sorpresa, ed io spero proprio di no.
È vero, le giornate non sono per niente movimentate e poche
volte gli altri trovano qualcosa da fare per passare il tempo. Sonic,
ogni giorno, spera che Eggman arrivi con una sua invenzione e che ci
attacchi, visto che si annoia, ma non capisce che questa è
una buona cosa. Abbiamo sempre sperato nella pace e nella
tranquillità; finalmente ce l'abbiamo e lui desidera un
attacco del nostro nemico... devo dire che è diventato
abbastanza egoista. È sempre lo stesso nelle altre cose, ma
quando si parla di Eggman cambia completamente e questo mi preoccupa.
Mi chiedo cosa gli sia successo, perché non si esprima
più come prima con me o con gli altri. Sostanzialmente sono
dispiaciuta che sia più distaccato di prima, almeno nei miei
confronti. Almeno con Tails sembra sempre lo stesso. Cerco di non
pensarci e di non farmi troppe paranoie, ma è davvero
difficile.
In questo momento sono distesa nel mio letto, in camera mia. Guardo il
soffitto e il volto di Sonic compare sopra esso, ed i miei occhi
diventano lucidi per un istante. Finalmente possiamo stare tranquilli e
non ho ancora passato un momento da sola con lui, cosa che desidererei
fare. Mi porto la coperta fino sopra il capo, così da
coprirmi letteralmente. Chiudo gli occhi e cerco di addormentarmi,
anche se fallisco. Mi scopro e mi metto subito a sedere, portando in
seguito le ginocchia al petto e poggio le braccia sopra di esse.
Sospiro lievemente, portando questa volta il mio pensiero a Shadow.
Abbiamo stretto un buon rapporto in questo ultimo periodo, molto spesso
è venuto a fare delle passeggiate con me e questo mi rende
felice. Ho avuto l'opportunità di conoscerlo meglio, visto
che prima non ci scambiavamo neanche una parola. Spesso noto che ha la
testa tra le nuvole e non sempre cerco di riportarlo alla
realtà, sebbene io sappia a cosa o, meglio, a chi pensa. Mi
ha raccontato un po' di vicende accadute in passato tra lui e Maria, ma
non mi ha dato molti dettagli a riguardo. Dal suo sguardo sono solo
riuscita a capire che le voleva davvero bene, e che forse non glielo ha
mai detto. "Non lasciare
che la paura prenda il sopravvento su di te. Mai. Tu puoi abbatterla,
Amy. Sei una ragazza forte" è stata la frase
che mi ha detto oggi Shadow, prima che mi riaccompagnasse a casa. Non
ho osato fargli alcuna domanda, sono rimasta semplicemente in silenzio.
Ci ho rimuginato un po' sopra e non riesco a capire a cosa si
riferisse... io non ho paura. Per quale motivo dovrei averne? O forse
non riesco a percepirla mentre lui, invece, ci è riuscito?
Non sono una che di solito va in paranoia, ma adesso sono confusa.
Adagio la fronte sulle braccia e sospiro ancora una volta, sempre lievemente. Non vorrei si stesse riferendo a quello che provo per
Sonic, perché non ne ho mai avuto paura. Averne adesso non
avrebbe alcun senso, eppure potrebbe essere vero. In passato ho sempre
cercato di attirare la sua attenzione, di fargli capire ogni giorno
cosa provavo per lui, ma adesso sono cambiata. È
già da un bel po' di tempo che ho smesso di corrergli
dietro, e non cerco nemmeno di attirare disperatamente la sua
attenzione. A che cosa sarebbe servito continuare? Non è un
granché essere rifiutata ogni volta. Non ho più
voglia di essere trattata duramente da lui, e infatti non osa
più farlo. Sono più composta e molto meno
appiccicosa; si direbbe quasi che, all'apparenza, non provo
più per niente per lui. Mi sono costruita un muro intorno,
ma ho paura che venga subito abbattuto alla minima attenzione di Sonic.
Molto spesso, durante le giornate, non ci parliamo per niente. Direi
che lo sto evitando di mia spontanea volontà, e mi lamento
addirittura di questo. È colpa mia e invece la do sempre a
lui.. questo mi rende una stupida. Non riesco a capire cosa voglio
realmente, se voglio stare con lui oppure no. Se voglio essere
più di un'amica oppure rimanere tale senza farmi troppi
problemi, ma la situazione sta diventando piuttosto complicata. Ogni
volta che lo guardo, seppur da lontano, il battito del mio cuore
accellera notevolmente. Può darsi che mi piaccia
più di quanto pensassi? Inoltre, sono riuscita a notare che
quello che provo è radicalmente cambiato. Quello che provavo
prima era una semplice cotta di una ragazzina, adesso invece sono
cresciuta e, a quanto pare, anche i miei sentimenti con me. Prima
queste emozioni non mi facevano stare male e non mi mettevano alcuna
ansia addosso, adesso invece il solo stargli accanto e sapere che non
ricambia mi fa piegare in due. I miei occhi si riempiono di lacrime che
cerco di trattenere, stringendo forte i denti. Forse stanotte non
riuscirò a dormire, e domani ho una giornata piena. Con
tutti questi pensieri non riesco neanche a starmene beatamente sdraiata
e la cosa mi irrita al quanto. Sento le lacrime rigarmi una guancia e
subito alzo il capo, capendo che devo assolutamente fare qualcosa. Mi
asciugo la gota con un dito e in seguito mi alzo dal letto, decisa.
Subito dopo esco dalla mia stanza e anche da casa mia, ignorando il
fatto di essere in pigiama e che fuori l'aria è abbastanza
fredda, visto che è notte fonda. Guardo il cielo ricoperto
di punti luminosi e noto subito la grande luna che illumina il posto.
Guardandola, mi pongo subito delle domande: cosa ho intenzione di fare?
Dove ho intenzione di andare? Perché?
Mi incammino per la piazza, tremando un po' a causa del freddo. Nessun
negozio è aperto e le bancarelle del giorno prima sono come
scomparse nel nulla. In men che non si dica, mi ritrovo davanti
all'abitazione di Sonic. Dalle finestre, vedo che le luci sono spente e
sono sicura che stia dormendo, quindi perché dovrei
disturbarlo? E cosa potrei dirgli a quest'ora della notte? Si
arrabbierebbe soltanto e creerei altri problemi tra me e lui. Guardo la
porta marrone di fronte a me e continuo a pensare. Quello che provo per
lui non è più una semplice cotta, e quella che
c'è tra noi non è più una semplice
amicizia. Forse non siamo neanche più amici visto che
raramente ci parliamo, ed è tutta colpa mia. L'ho evitato e
per questo si è sicuramente allontanato da me. Abbasso lo
sguardo, e questa volta non trattengo le lacrime. Le strade sono
silenziose e ciò che riempie questa notte fredda sono i miei
singhiozzi, insieme alla voce nella mia testa. Mi avvicino di
più alla porta e poggio una mano sopra di essa, e scopro
solamente adesso di star solo sprecando del tempo. In questo momento
vorrei andare da Shadow e liberarmi completamente di questa angoscia,
ma non posso farlo. Non dico che non potrebbe capire quello che provo,
ma non voglio essere una seccatura. Gli ho già parlato di
questa situazione con Sonic, e lui non ha saputo darmi un consiglio o
una risposta ai miei perché. Non gli ho però
parlato dei miei sentimenti, ma non ce n'è bisogno: lui sa
quello che sento, per questo mi ha detto di non avere paura. Continuo a
pensare che quello che provo non sia timore, e a dire il vero non lo
so. Io penso e ripenso, ma questi pensieri inutili non sanno darmi una
risposta concreta, anzi: aggiungono molti più
"perché" ed io vado in confusione. Cerco di darmi una
calmata, iniziando dai singhiozzi che, finalmente, smettono di uscire
dalla mia bocca. Non riesco a fare molto per le lacrime, visto che al
momento sono l'unica arma di sfogo che ho a disposizione. Tolgo la mano
dalla porta e decido di sedermi contro questa di schiena, a gambe
incrociate. Poggio la nuca sul legno e guardo nuovamente la luna, sulla
quale compare il volto di Sonic. Accenno un sorriso, rimembrando il
manto blu del riccio. I suoi occhi verdi che sorridono a tutti,
così come anche le sue labbra. Non gli ho mai trovato un
difetto in passato, forse perché ero troppo concentrata nel
cercare di attirare la sua attenzione, ma se ci penso adesso, direi che
è pieno di difetti. Nessuno è perfetto, e ci
penso solo adesso. Ha pregi e difetti come ogni altro, e lo accetto per
ognuno di essi. Forse la sua mania per l'avventura lo porta, alle
volte, ad essere eccessivo: basta vedere come si sta comportando in
questo mese, vista la scomparsa improvvisa di Eggman. Gli altri stanno
cercando di godersi questi attimi di pace perché sanno che
ha sicuramente qualcosa in mente, ed io la penso esattamente come loro.
Non me ne preoccupo troppo, siamo sempre riusciti a sconfiggerlo anche
nelle situazioni più drastiche, quindi sono pronta in
qualsiasi momento ad affrontarlo.
È praticamente notte fonda ed io sono fuori, in pigiama,
davanti alla porta di colui che non riesco a togliermi dalla testa.
Forse dovrei alzarmi e tornare a casa, ma non ho voglia. Stare qui mi
fa sentire più vicina a lui, e non mi sentivo in questo modo
da un bel po'. Inizia seriamente a mancarmi e ormai sembra che io non
faccia più parte della sua vita, ed è tutta colpa
mia. Pensavo che allontanarlo fosse la cosa migliore da fare,
così mi sarei dimenticata di lui una volta per tutte, ma...
non è stata l'idea migliore, se devo essere sincera. A causa
mia mi ritrovo in questo stato, e sembro disperata se sono addirittura
venuta a casa sua ad un orario così assurdo. Sospiro
lievemente, per poi notare che davanti a me, ad osservarmi,
c'è Shadow. Rimango sorpresa per un momento, domandandomi da
dove fosse uscito fuori, per poi pulirmi le guance dalle lacrime e
alzarmi in piedi. Nessuno dei due osa dire una parola, semplicemente ci
guardiamo ed io non riesco a capire cosa voglia dirmi con quello
sguardo pungente. Io abbasso subito le orecchie, notando che si sta avvicinando
a me. In seguito, poggia il pugno sulla porta e dopo bussa
ripetutamente, ed a quella mossa mi viene un nodo allo stomaco.
Continuiamo a non dire nemmeno una parola, semplicemente mi sorride e
mi dà una pacca sulla spalla. Dopo ciò mi
dà le spalle e se ne va, in direzione della sua casa. Mi
lascia qui, confusa e abbastanza provata. Poi noto dalla finestra
dell'abitazione che la luce si è accesa, ed il mio cuore
inizia ad accellerare. Cosa devo fare? Rimanere qui ed aspettare che
apra la porta o correre subito via? Ma non faccio in tempo a prendere
una decisione che la porta di casa sua si apre, e dietro essa compare
un riccio con uno sguardo assonnato. Mi guarda mentre si stropiccia un
occhio, e so che è sul punto di dire qualcosa. Porto una
mano al petto e sento benissimo il mio cuore che, a quanto pare, non
vuole darsi una calmata. -Amy.. sai che ore sono? Perché sei
qui?- Mi chiede, sbiascicando un po' le parole. Ho i brividi ma non per
il freddo, questa volta. Sento il mio stomaco ricoperto di farfalle e
apro la bocca, cercando disperatamente di dire qualcosa. Non riesco a
fare uscire nemmeno un suono, visto che negli ultimi mesi non ci siamo
detti praticamente niente e questo mi angoscia profondamente. Lui
continua a guardarmi, con aria più sveglia rispetto a prima.
Sono già passati un paio di minuti da quando ha aperto la
porta, e lui continua a starsene lì, ad aspettare una mia
risposta. Mi guarda da testa a piedi e penserà sicuramente
che sono una stupida e anche irritante, visto che sono in pigiama
davanti casa sua e ad un'ora in cui la gente dorme. Il non riuscire a
dire neanche una parola mi frustra davvero molto, sopratutto
perché ho tante cose da dirgli, ma non so da dove iniziare e
nemmeno come dirle. Continuo a tenere le orecchie abbassate ed i miei
occhi si riempiono di lacrime ancora una volta, ed a ciò
Sonic sembra impassabile. Dopo le lacrime tornano a rigarmi le gote e
dalla mia bocca continua a non uscire niente, e quasi mi vergogno a
guardarlo. Mi sto mettendo in ridicolo da sola, forse al momento,
questa è la cosa peggiore. Non riesco a togliere lo sguardo
dal suo, il quale sembra mi stia guardando con tenerezza. È
solo una mia impressione e non ne sono sicura, anche se continua a non
smuoversi da davanti la porta e questo mi rende po' felice. Non
resistendo più, abbasso lo sguardo e porto il volto tra le
mani, essendo questa situazione troppo imbarazzante per me. Non riesco
a vedere la sua espressione adesso, e non vorrei che fosse di
disapprovazione o qualcosa di simile, ma ormai quello che è
fatto, è fatto. Ho rovinato tutto mesi fa e non posso
tornare indietro per aggiustare ogni cosa, devo pagarne le conseguenze.
Improvvisamente, sento delle braccia stringermi e il mio corpo contro
quello di un altro, infatti mi scopro il viso e noto con sorpresa che
Sonic mi sta abbracciando. Sento il suo muso tra i miei capelli e il
calore farsi strada in me. In questo momento ho davvero paura, e non so
precisamente di cosa. Forse ho paura che questo sia solo un sogno e che
presto mi sveglierò, così da rovinare tutto
quanto. Non voglio che questo momento svanisca nel nulla, non voglio
rovinarlo. Preferisco starmene in silenzio ed immobile, assaporando
questo dolce calore che ha avvolto il mio corpo. Tutti i pensieri che
ho avuto per quasi tutta la notte svaniscono nel nulla, lasciando la
mia mente vuota. Non riesco a pensare a niente, ed è meglio
così. Sembra quasi che il tempo stia passando lentamente e
questo mi rende felice. Sorrido, cingendo la vita di Sonic e
stringendolo forte a me. Non ho ancora la forza di dire niente, e forse
è meglio così. Con ciò dovrebbe capire
da solo quello che provo realmente per lui, perché io non ho
la forza e nemmeno il coraggio di dirglielo. Ti prego, Sonic, cerca di
capire i miei sentimenti nei tuoi confronti. Cerca di fare uno sforzo e
di leggere tra le righe, ti scongiuro. Io non posso rivelarti tutto
questo, non posso dirti nulla a riguardo. Lui scioglie l'abbraccio e in
seguito mi prende per le spalle, così da allontanarmi un po'. Mi
guarda nuovamente negli occhi e sorride, e questo mi rende davvero
felice. Questo sorriso è la cosa più bella che io
abbia mai visto, e spero con tutto il cuore che non smetta mai di farlo.
Sorrido anche io, e prendo coraggio. Chiudo gli occhi, e...
-..ti amo, Sonic- Dico, per poi aprire gli occhi. Noto con sorpresa che
Sonic si trova esattamente davanti alla porta, con sguardo assonnato e
forse anche irritato. Sembra quasi che non si sia spostato minimamente
da lì. Mi sorprende vedere che non sia di fronte a me, a
guardarmi con dolcezza. Dopo questa frase, noto lo sguardo sorpreso del
riccio che fa un passo indietro, guardando a terra. Riesco a capire che
mi sono immaginata tutto, che è stato tutto parte della mia
innata fantasia. Inizialmente ci rimango abbastanza male, ed infatti il
mio sguardo inizia a farsi cupo. Però una cosa positiva
c'è: tutto questo mi ha dato il coraggio di rivelare i miei
veri sentimenti a Sonic, e forse lui è contrariato ma adesso
non mi importa. Shadow mi ha dato l'opportunità di farmi
avanti ed io l'ho subito colta, e devo ringraziarlo. Mi sento molto
più leggera in confronto a prima, e da un lato sono
contenta. Mi sono tenuta dentro questi sentimenti per un sacco di
tempo, e adesso sono riuscita a farli uscire. Dall'altro lato, invece,
sono triste. La sua reazione mi ha fatto capire che non ricambia, e
ormai dovrei essere abituata ad essere rifiutata, ma non posso farci
niente. Questo mi fa stare davvero male, e infatti guardo altrove
invece che il suo volto. Sento un sospiro da parte di lui, e questo non
mi rassicura granché. -Non ci parliamo da mesi e la prima
cosa che vieni a dirmi è questo? A notte fonda, per di
più!- Dice lui, con tono abbastanza rilassato. Porto
nuovamente il mio sguardo su di lui, ancora sorpresa. Noto che non
è per niente arrabbiato o irritato, anzi.. mi sembra piuttosto
sereno. Il mio cuore ricomincia a battere forte e lo guardo, accennando
un piccolo sorriso. -Torna a casa o ti prenderai un raffreddore- Mi
dice in seguito lui, sorridendomi. Queste parole non mi rendono affatto
contenta, perché non riesco a capire. Non capisco se mi
abbia rifiutata ancora oppure no.. adesso sono confusa. Non so che idea
devo farmi di preciso, quindi penso che lascerò perdere.
Semplicemente mi giro così da dargli le spalle, per poi
incamminarmi verso casa mia, con passo lento. Sento però dei
passi dietro di me e mi giro, notando che è proprio Sonic.
-Che cè?- Chiedo, guardandolo. -Ne parliamo domani- Mi dice
lui, sorridendo nuovamente. Sento un nodo alla gola e lo guardo ancora
una volta sorpresa, per poi vederlo scomparire in un istante. Guardo
casa sua e noto che la luce è già spenta, quindi
deduco che sia tornato a casa. Le mie guance diventano rosse ed io non
posso far altro che pensare positivo. Ho sognato tutto ad occhi aperti
inizialmente, e mi rendo conto di quanto io mi sia lasciata andare.
Quel sottospecie di sogno mi ha dato la forza di lasciar traboccare i
miei sentimenti, e devo dire che è stato davvero bello. Non
mi sono mai sentita così libera, e devo tutto quanto a
Shadow. Mi ha vista ed è venuto da me senza dirmi una
parola, per poi prendere in mano la situazione e darmi la chance di
liberarmi di questo fardello. È stato davvero di grande
conforto e aiuto, sebbene sia sempre di cattivo umore e silenzioso.
Spero che anche lui, un giorno, possa superare definitivaamente la
scomparsa di Maria e andare avanti con la sua vita, perché
se lo merita.
Mi incammino verso casa mia col sorriso sulle labbra, dando l'ultimo
sguardo alla luna. Su di essa compare nuovamente il volto di Sonic ed
io arrossisco, capendo di aver fatto un grande passo, questa notte. Ho
avuto paura, ho pregato, sono stata angosciata tutto il tempo e sono
stata ricompensata. È andata meglio di quanto pensassi, e
adesso sento di essere libera. Sì, sono libera,
perché io stessa mi ero imprigionata nella mia mente ed i
miei sentimenti nascosti mi stavano divorando. Il mio cuore, invece,
stava disperatamente cercando di salvarmi ed io non lo ho mai
ascoltato. Sono stata una sciocca, è vero, ma l'importante
è che io abbia finalmente smesso di nascondermi.
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Salve a tutti i lettori!
Già, sono viva, non sono scomparsa. Semplicemente non ho
ispirazione per le altre due storie, quindi dovrete aspettare ancora un
po' per un loro aggiornamento. Però ho voluto scrivervi
questa one-shot, spero vi piaccia.
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