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Buona sera, come vi avevo detto oggi ecco la sorpresina, una piccola drabble della serie It's not babysitting.
La settimana prossima pubblicherò la seconda, spero vi piacciano :)
Piccola Lily VS Zio Sebastian
Sebastian sentì i lamenti della
bambina non appena uscì dall'ascensore approcciando la porta
dell'appartamento. Erano forti e implacabili, e per un secondo prese
in considerazione l'idea di voltarsi e andare via. Non era un fan dei
bambini. Di certo non era un fan dei bambini che piangevano.
Ma aveva promesso a Kurt che sarebbe
passato. Era novembre, il tempo era orribile ed era la piena stagione
dell'influenza, quindi loro non avrebbero osato avventurarsi fuori
con la bimba di tre mesi. Blaine almeno aveva la scuola, ma Kurt
stava lentamente impazzendo, rinchiuso nell'appartamento per la
maggior parte del tempo. Non che non gli piacesse fare il papà e
stare a casa, ma gli mancava l'avere persone in giro e uscire ogni
volta che gli andava.
Con un sospiro pesante, Sebastian bussò
alla porta.
“Oh, grazie a Dio sei qui.” Kurt
sembrò esausto quando aprì la porta con Lily sulla spalla. “Sta
avendo una pessima giornata, non riesco a farla smettere di piangere
e ho davvero bisogno di qualcuno che la tenga per un secondo.”
“Nah, nah.” Protestò Sebastian
mentre andava in bagno per lavarsi le mani. “Te l'ho detto
centinaia di volte, non le farò da babysitter fino a quando non
parlerà e avrà imparato ad andare in bagno da sola. Comunque dov'è
Blaine?”
“L'ho mandato a fare un riposino, era
sveglio con lei dalle quattro di mattina. Non ti sto chiedendo di
farle da babysitter Seb, ho solo bisogno di cinque minuti per fare la
pipì e prendere un caffè veloce. Andiamo, non ti morderà.” Kurt
lo fece accomodare sulla sedia della cucina e prima di rendersene
conto si ritrovò con una bambina agitata in braccio. Kurt si
stiracchiò con un gemito di sollievo e baciò la fronte di Lily.
“Ecco, tu tienila così. Cinque minuti, lo giuro.”
Poi se ne andò, la porta del bagno che
si chiudeva dietro di lui, e Sebastian rimase seduto lì, con la
paura di muoversi. I bambini erano così... delicati. Senza tener
conto del fatto che si dimenavano in continuazione. Si accigliò
quando Lily emise un gemito più forte.
“Okay bimba, esattamente qual è il
tuo problema?” Chiese con tono normale, e la bambina si immobilizzò
con la boccuccia aperta in modo comico. Sembrava stesse pensando, i
suoi occhi blu brillanti spalancati, e Sebastian ridacchiò piano.
Era una cosa carina, doveva ammetterlo. “Sai, quei due ti amano da
matti, ma devi farli riposare ogni tanto. Altrimenti li farai
stancare troppo e diventeranno inutili troppo velocemente. E' una
strategia poco saggia principessa.”
Lei sorrise improvvisamente, un sorriso
grande e sdentato, poi sollevò il pugnetto agitandolo con uno
strillo di delizia. Tutte le tracce della precedente infelicità
sparite dal suo volto.
“Come hai fatto?” Kurt si
trovava sulla porta, completamente scioccato. “Ci ho provato tutta
la giornata, sia io che Blaine, e non c'è stato niente da fare.”
Sebastian scrollò le spalle. “Penso
di piacerle. Pensi sia possibile che già così piccola abbia buon
gusto?”
Kurt rise e si impegnò a fare il
caffè. Era la prima volta che Sebastian lo vedeva usare quello di
tipo istantaneo.
“Lo so. Ma risparmio tempo.” Kurt
scrollò le spalle quando notò il suo cipiglio. “Okay, fatto.
Adesso posso prenderla io se tu porti il caffè e quello che vuoi in
soggiorno.”
“Nah, va bene.” Sebastian fu
sorpreso di se stesso nel dirlo. “Sarò un amico fantastico e ti
farò prendere il tuo caffè in santa pace. Dammi solo un po' di
succo.”
Alzarsi e camminare con una bambina in
braccio era ancora terrificante, ma almeno adesso Lily era calma,
accoccolata contro il suo petto mentre gorgogliava qualcosa tra se e
sé. Dopo dieci minuti passati a discutere gli ultimi sviluppi di un
caso collegato al movimento LGBT che Sebastian aveva accettato pro
bono, si era praticamente dimenticato esserci qualcosa al fuori
dall'ordinario. Ma poi Kurt lo interruppe nel mezzo di una frase
spalancando la bocca.
“Sta dormendo.” Disse a bassa voce
con espressione meravigliata.
Lei era... aveva il pugnetto premuto
contro la bocca, le lunghe ciglia poggiate sulle sue guance tonde, e
improvvisamente Sebastian si sentì una specie di eroe, anche se non
aveva fatto granché.
“Adesso cosa?”
“Puoi portarla in camera e metterla
sul letto accanto a Blaine? Quando si agita così ha bisogno di tanto
contatto, in questo modo dorme di più.”
“Certo.” Facendo attenzione a non
muoversi troppo velocemente, Sebastian si alzò e Kurt lo seguì per
aprirgli la porta. Blaine era accoccolato sul letto enorme,
addormentato, ma nel momento in cui posarono Lily accanto a lui, si
mosse per coccolarla. Erano incredibilmente adorabili addormentati in
quel modo.
Sebastian uscì dalla camera da letto e
chiuse piano la porta. Kurt era già in cucina a prendere degli snack
e preparare un caffè. Quando si unì a lui, Sebastian ghignò. Forse
i bambini non erano così male dopo tutto.
O forse lui era semplicemente uno zio
magnifico.
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