The Laughter

di Delirio97
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Oggi è un giorno come gli altri, tutto tranquillo, nessun problema o preoccupazione che mi passi per la mente.
Il circo è arrivato in città, così decido di andarci insieme ai miei amici. 
Tutto è magnifico, l'atmosfera, gli acrobati, i giocolieri, gli animali e soprattutto il numero con i leoni, tanto bello quanto pericoloso.
Finalmente arriva il momento più divertente della serata, lo spettacolo dei due clown. 
Purtroppo sono molto lontano da loro e non riesco a vederli bene però noto che i loro vestiti sono vecchi, impolverati, con delle lacerazioni e delle strane macchie, anche il loro viso è strano come se il loro trucco fosse stato applicato in fretta e male, penso che faccia parte dello spettacolo. 
All'improvviso si sente un suono, una risata "He He He", le luci si spengono come se si fossero bruciate,  le poche rimaste lampeggiano, mi sento strano, qualcosa non va, dopo pochi secondi sento un urlo, proviene da una donna poco distante da me, l'urlo è così forte che mi fa rabbrividire e inizio a sudare, sudo per il terrore. 
Mi giro verso la donna e difronte a lei c'è una strana figura che le sta divorando il viso e le strappa le viscere con una brutalità mai vista.
La figura si gira verso di me, è uno dei due clown. 
Si sta avvicinando con quello sguardo raccapricciante, capelli verde scuro, occhi demoniaci, con un sorriso maniacale pieno di denti marci e seghettati, naso e bocca rossi, rossi di sangue come le macchie sui vestiti.
La prima cosa che mi viene in mente è scappare, ma dove? Il più lontano possibile. 
Corro, anzi scappo più veloce che posso, due dei miei amici sono stati uccisi, massacrati, divorati.
L'adrenalina mi pervade il corpo, cerco di mettermi in salvo, mi volto per vedere se il clown mi insegue, eccolo lì con la sua risata "He He He"; sono troppo lento, mi ha raggiunto buttandomi a terra rompendomi e strappandomi la gamba sinistra all'altezza del ginocchio, in modo da non poter scappare; urlo, urlo più forte che posso dal dolore.
Ormai è giunta la mia ora, il clown mi guarda negli occhi come per dirmi: "Ora sei tu il mio spuntino e non c'è nulla che tu possa fare per sfuggirmi".
Dopo ciò il clown iniziò a divorarmi dal basso verso l'alto sentivo ed urlavo ad ogni singolo morso.
All'improvviso apro gli occhi, mi ritrovo nel mio letto, è ancora buio, mi tiro su per prendere fiato e calmarmi, menomale, era solo un sogno. 
Un istante dopo sento provenire dalla mia destra un suono molto famigliare, era quella insopportabile risata "He He He", mi voltai e lo vidi, quel clown con il suo sorriso maniacale, in piedi, vicino al mio letto.
Non era un sogno, era soltanto l'inizio di un incubo.


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Questa è la mia prima storia in assoluto, spero che vi piaccia.




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