Wrong stories – Quando il destino può cambiare…

di pelelen_moon6
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Capitolo 3

“E adesso?”

Ok, non sono proprio al Polo Nord. Diciamo in un castello freddissimo.
Non è fatto di ghiaccio, è tutto buio e c’è solo una luce. Fioca e azzurrina. Una luce inquietante ecco. Come quelle della sala operatoria. E sotto la luce un libro.
È il mio sogno. Ed è tutto vero. Anziché procedere verso il libro mi guardo intorno. Come so che sono in un castello? Vedo delle guglie da una finestra illuminata. È tutto molto strano. Come se sapessi tutto e non sapessi niente allo stesso tempo.
Voce: devi riportare alla normalità le storie. Sotto la luna troveranno il lieto fine.
Ok ho deciso. Vado verso il libro e la voce ricomincia a chiedere se conosco quelle immagini, che stavolta non sono apparse.
Io (contrariata): non sono apparse le immagini.
Voce (perfettamente calma): guarda meglio.
Io mi avvicino al libro e compare la prima immagine. Un cristallo di neve. E poi un lampo azzurro.
Io (cercando di contrastare il vento): è un cristallo di neve. Quindi?
Voce: è la prima storia.
Sbatto le palpebre tipo quindici volte. Il tizio/la tizia dalla voce gutturale che parla ha una capacità espressiva del cavolo. Cioè, niente suspense né colpi di scena vocali?!
Non vedo poi più niente. Finisco come dentro ad un computer e vedo una marea di immagini passare davanti a me. Una luna piena e delle scintille dorate poi… Film Disney?! E poi neve. Tanta neve. Da poterci affogare. E poi si ferma. Stop.
Io: ma dove cavolo?! Oh santo signore dei robot!
Non vorrei dire baggianate. Probabilmente sto delirando.
SONO IN FROZEN?!
Spalanco la bocca. Davanti a me si estende una foresta immane e poi, sulla montagna in fondo, un castello IDENTICO a quello di Elsa. Dall’altro lato un castello come quello di Arendelle. O forse PROPRIO QUELLO di  Arendelle?
Respira, respira, respira, respira, respira, respira! Non sei in Frozen. Sei solo… fuori di testa? IMPRONTE DI RENNA?! Voglio morire.
Seguo le impronte. Mi sembra la cosa più logica. A meno che esista una logica.
All’improvviso vedo delle figure in lontananza. Inizio ad annaspare nella neve. È una cosa oscena. Comunque riesco a raggiungere le “persone”. Sono un montanaro alto, massiccio e biondo. Una renna dall’aria poco sveglia. UNA RENNA!! e un pupazzodineveparlantepazzo?!
Fatemi subito una flebo!
Io: Kristoff? Sven? OLAF?
Pupazzo&Montanaro: COME FAI A CONOSCERCI?
Io: bè… Lunga storia davvero.
Kristoff: non sei di queste parti vero?
Io: no.
Olaf: da dove vieni?
Io: è una lunga storia. Non so se sapete dov’è l’Italia. Insomma… Torino… giù di lì.
I tre mi guardano con un’espressione indecifrabile.  Non sapevo che le renne avessero capacità espressive…
Io: ok, come non detto. Aspettate… dov’è Anna?
Kristoff: è morta.
Vedo che a stento riesce a trattenere le lacrime. Anche Olaf china la testa e Sven mugola tristemente. Mi avvicino a quest’ultimo e inizio ad accarezzargli il pelo. Sven mi lecca la faccia.
Io: che schifo! Bava di renna!
Kristoff: ehi! Questo è un insulto! (facendo la voce di Sven) Io non ho il diritto di essere insultato!
Io: scusi…
Olaf: andiamo a cercare Elsa!
Io: sì! Sì! Elsa! È l’unica che potrebbe dirci qualcosa!
Faccio per incamminarmi ma vengo bloccata da Kristoff.
Kristoff: non te lo consiglio. È diventata una furia.
Io: MA LA STORIA NON DOVEVA ANDARE COSI’!
Kristoff&Olaf: Cosa intendi dire?
Io: ci deve essere un errore.
Apro la borsa alla ricerca del libro. Che… NON C’E’!
Io: IL LIBRO!! Devo mettere a posto le cose. Sennò al diavolo Premio Oscar!
Kristoff: senti, cosa vuoi fare… come ti chiami?
Io: Elena…
Kristoff: ok, Elena. Cosa vuoi fare?
Io: andare a cercare Elsa. È l’unico modo.
Iniziamo a risalire la montagna. Devo trovare Elsa prima che sia troppo tardi.
Prima che la sua storia venga cancellata.
E prima che la luna piena scompaia nel cielo.
angolo autrice:
si lo so fa schifo... 
è un nonsense generale... perdonatemiii!!
E prego i lettori silenziosi di recensire!!!!;D mi fa piacere!!
grazie e alla prossima
Notte
Moon




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