La nostra piccola Regina Serena

di Crepuscolina13
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Salve,il mio nome è Serena,purtroppo non conosco il mio cognome,18 ani fa sono stata abbandonata sulla soglia di un orfanotrofio all'età di 6 mesi circa nella città di Central City,dove tutt'ora abito,in un piccolo appartamento dove da poco,appena raggiunta la maggiore età,sono venuta ad abitare. Dei miei genitori non so praticamente nulla,mi hanno abbandonata lasciandomi in “eredità” una collana con ciondolo a forma di una freccia verde con dietro scritto “alla nostra piccola Regina Serena” e una lettera,ogni tanto nei momenti di sconforto la rileggo,come adesso. Ho saputo da pochi minuti che nessuna delle università in cui ho fatto richiesta mi ha accettata,così corro in camera da letto,a prendere quella maledetta lettera che molte volte ho odiato e amato e la rileggo per la miliardesima volta.

 

Cara Serena,si è questo il tuo nome,non puoi immaginare come il mio cuore e quello di tuo padre stiano andando i frantumi in questo momento,ma non abbiamo altra scelta,dobbiamo farlo affinchè almeno tu ti salvi,non possiamo dirti le ragioni della nostra scelta,ma speriamo vivamente che tu porti sempre al tuo bellissimo collo la collana che ti lasciamo in dono,ti proteggerà dai demoni di questo mondo,e sappi che quella piccola e insignificante freccia rappresenta chi sei veramente e ricorda sempre che il nostro amore per te è infinito come l'amore fra i tuoi genitori.

Con affetto O e F

 

Ormai non piangevo neanche più,è vero mi avevano abbandonata,ma questa lettera mi faceva sentire amata.

Da piccola avevo provato ha immaginare i nomi dei miei genitori,non sapevo se la O appartenesse a mia madre o mai padre,uguale per la F,ma ormai avevo deciso che i miei genitori si chiamassero Oscar e Federica,Oscar perchè da piccola desideravo tanto ricevere un oscar per la miglior bambina chiacchierina del mondo,visto che sono davvero chiacchierona,e quando mi parte il discorso non ce più nessuno in grado di fermarmi,e Federica perchè era la mia migliore amica all'orfanotrofio,bè non propriamente un amica umana,eh gia purtroppo anche se avevo un carattere solare e simpatico non riuscivo a fare nessun tipo di amicizia in quel posto triste,così la mia migliore amica divenne presto una pianta,lo so è un po strano ma d'altronde la fantasia di una bambina piccola non ha limiti. I cassetti dei ricordi si aprirono,e il ricordo di come trovai Federica invase la mia mente.

 

Era la vigilia di natale,le nostre tutrici avevano portato noi bambini ha comprare l ' abete per l albero di natale,mentre stavo curiosando in giro trovai una piccola felce,ricoperta di neve,provai così tanta tristezza per lei,così piccola e abbandonata in mezzo a quegli abeti alti e imponenti,sicuramente stava morendo di freddo così la portai con me e la feci vedere a una delle tutrici -possiamo portarla con noi?- -no Serena,siamo venuti per un abete non per una felce- -per favore,se la lascio lì morirà di freddo- supplicai -cara mi dispiace così tanto ma non abbiamo soldi sufficienti- non risposi,ormai arresa, mi diressi a posare dove avevo trovato la piccola felce -Aspetta un attimo bambina!!- mi girai in direzione della voce e vidi il proprietario venire in contro a me ed alla tutrice -scusami,ho sentito che vorresti comprare questa felce,che ne dici se te la regalo?- io rimasi ha bocca aperta,per fortuna ci pensò la tutrice a dire qualcosa -ne è sicuro?- -certo!,vede,ho notato la collana che porta al collo la bambina,e siccome io tanti anni fa sono stato salvato da una freccia ,così mi sono detto perchè non fare un regalo di natale a questa bambina,tanto non ci facevo nulla di chè con quella felce- - grazie mille-riusci a pronunciare.

 

Per me quell'uomo fù per tanti anni la personificazione di babbo natale,bè finchè ho creduto ha babbo natale. Purtroppo Federica morì 6 anni dopo,quando per punizione un istitutrice particolarmente cattiva la tirò per terra,rompendo il vaso in mille pezzi,ovviamente non avevamo soldi per un nuovo vaso,quindi Federica deperì velocemente.

Mi riscossi dai miei pensieri e mi diressi in cucina a prendere il giornale,e l'apri alla pagina di annunci lavorativi,fortunatamente c'erano molti annunci,ma l'unico alla mia altezza,visto che non avevo titoli universitari, era la donna,in questo caso ragazza,della pulizia agli Star Labs,i famosissimi Star Labs.

Con uno scatto mi alzai dalla sedia,e corsi a prepararmi,raccolsi i miei lunghi capelli neri in una coda,misi le lenti a contatto,e un monotono vestitino verde con l'immancabile collana,presi al volo le chiavi della macchina,e mi diressi fiduciosa delle mie capacità pulitive agli Star Labs.

 

Autore:Grazie mille per essere arrivati a leggere fino a qui,sperò di ricevere almeno una recensione anche negativa....lo so sono fissata con la felce,ma non ho potuto resistere visto anche i recenti avvenimenti(quel poliziotto soccomberà di fronte alla mia ira XD)





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