Ari si addormentò accanto al corpo di Dante sulle coperte candide dell'ospedale, la testa poggiata sul cuscino rigido e la mano avvolta in quella dell'altro ragazzo.
Il suo respiro era spezzato, il petto scosso da forti attacchi di tosse, gli occhi lucidi e stanchi.
Si strinse di più all'altro cercando di non piangere - ma oramai non passava momento in cui le lacrime non scivolassero sulle sue guance.
"Tanquillo Dante, sono con te. Sono con te"
Perché l'estate doveva sempre finire con uno di loro su un letto di ospedale?
Sussurò - o forse pensò solamente - una cosa all'orecchio del ragazzo, prima di chiudere gli occhi anche lui.
Buenas noches, mi amor
La morte di Dante arrivò violenta come la pioggia il primo giorno di autunno. |