Affido a te le mie memorie

di Kimiko0248
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Lei, la Strega

 

Stanotte c'è la luna piena.

Non so perché inizio così le mie memorie, forse perché non so cosa scrivere o forse perché la luna è molto importante, tanto da essere nominata per prima nelle memorie di una strega.

Questo è quello che avrei dovuto dire in tribunale per evitare le torture.

- Sono una strega -, tutti aspettavano di udire queste parole per vedermi morire sul rogo, ma sono troppo orgogliosa per chinare il capo davanti all'Inquisizione.

 

Mi rendo conto che è strano leggere queste mie parole; sono una donna, sono orgogliosa e so addirittura scrivere.

Ho imparato l'arte delle parole grazie a mio fratello.

Come nobile lui deve eccellere in ogni disciplina, mentre io, come nobile, devo solo saper tessere e stare al mio posto.

Mi ha insegnato lui tutto quello che so, perché? Perché ci vogliamo un bene immenso e forse ora si sente in colpa per quello che è successo.

Se non mi avesse spiegato le incredibili proprietà di alcune piante, io non sarei mai andata a cercarle nel bosco, e forse le guardie non mi avrebbero arrestata con l'accusa di stregoneria, credendo che stessi preparando una pozione.

Ma io so di chi è realmente la colpa.

Del mio promesso sposo. Perché sposare una ragazza in grado di opporsi a lui e ai suoi comandi, quando può semplicemente sposare una delle mie stupide sorelle?

Per questo ha deciso di farmi accusare, per togliermi di mezzo e non complicarsi la vita.

Peccato che nessuno mi crederà.

 

Fra poco morirò. Non vedrò la nuova alba perché è stato deciso che la mia esecuzione avverrà di notte, per non disonorare ulteriormente la mia famiglia, e la verità morirà con me, arsa sul fuoco.

La verità su questa caccia, su quanto possa essere brutale e ingiusta la razza umana, e sulla misteriosa forza che ora mi spinge a scrivere, invece che a passare le mie ultime ore piangendo.

 

In realtà io non so molto; non so chi sentirà la mia mancanza né se qualcuno la sentirà, forse mio fratello o forse no.

Non so se, in una futura notte buia e fredda, il mio promesso sposo, coricato accanto ad un'altra donna, si sentirà oppresso dai sensi di colpa per quello che mi sta facendo; e non so quante altre donne e bambine dovranno morire per questa ridicola guerra che la Chiesa sta portando avanti, ma ho una certezza assoluta: morirò con onore, con quel poco che mi è rimasto.

Non piangerò, non griderò, non abbasserò la testa, ma nel mio sguardo ci sarà tutto l'odio che provo per questo mondo malato e la fierezza di chi accetta di morire e non si piega.

Queste sono le mie ultime parole.

Le parole di una sorella amata , di una sposa disprezzata, di una donna nata in un mondo sbagliato, con troppe paure e troppi pregiudizi.

Parole che spero saranno ricordate.

 

Il mio tempo è finito, le guardie stanno arrivando.

Dalla minuscola finestrella della mia cella vedo la pira che mi aspetta.

Il mio sguardo viene catturato ancora una volta dalla luna piena.

- Affido a te le mie memorie -





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