Attimo.

di ErZa_chan
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Successe tutto in un attimo.

Crudelia potè percepire la magia di Emma che spingeva contro il suo corpo con una forza inaudita, potè sentire i suoi piedi staccarsi dal suolo, le gambe cedere all'improvviso, il vuoto inghiottirla.

Cadde come una foglia secca, raggrinzita, ormai inutile.

Successe tutto in un attimo.

Non era così che sarebbe dovuta finire, non era per questo che aveva combatutto tutta la vita, non era per questo che era andata avanti, non era per questo che aveva lottato.

Il vento cominciò a fischiare tra i suoi capelli, le sue braccia vagavano cercando vanamente un appiglio. Il suolo era sempre più vicino.

Non ebbe neanche il tempo di urlare, lei che per tutta la vita non aveva fatto altro che parlare.

Successe tutto in un attimo.

La sua bellissima pelliccia maculata, il suo simbolo, ciò a cui aveva tenuto di più, scivolò via dalle sue spalle, abbandonandola. Tutto ciò che l'aveva segnata in vita, durante quella caduta, sembrava stare lasciandola per sempre. La pistola che teneva stretta nella mano scivolò via dalla tua presa e si schiantò a terra, solo qualche secondo prima di lei.

Successe tutto in un attimo.

Si dice che prima di morire la nostra vita ci passi davanti agli occhi. Crudelia rivide sua madre, rivide ogni attimo della sua infanzia. Rivide quella ragazzina pallida, spettrale, dai capelli quasi biondi, che faceva cose spregevoli senza che nessuno se ne accorgesse. Rivide la donna che era diventata, bella come un raggio di sole dopo una mattinata tempestosa ma crudele come un diavolo. Rivide ogni sua spregevole azione e non se ne vergognò, anzi, ne fu orgogliosa. Perché lei era sempre stata così e sempre lo sarebbe stata.

E poi, all'improvviso, si ritrovò a pensare a lei. La roccia ormai a pochi millimetri, la consapevolezza della morte che, pian piano, si faceva strada. Che ironia, il suo ultimo pensiero prima di morire andava all'unica persona che, una volta, era riuscita a farla sorridere. Andava ad una delle tante persone che l'avevano abbandonata, a l'unica che l'aveva fatta soffrire veramente per questo. Forse, se fosse stata lì, lei avrebbe potuto salvarla. Forse Ursula avrebbe potuto farlo.

Ma era troppo tardi.

Crudelia sentì il suo corpo impattare sul terreno con una forza inaudita, sentì le sue ossa esplodere come una sfera di vetro che si frantuma in mille schegge affilate, lo sentì contorcesi sotto di sé, lo sentì spezzarsi come fosse niente di più che un semplice ramoscello . Credette che ne sarebbe seguito un dolore lancinante ma, stranamente, non sentì nulla. La testa sbattè violentemente su un masso e Crudelia vide il mondo che, pian piano diventava nero.

Era successo tutto in un lunghissimo attimo, l'unico attimo che avesse avuto un senso nella sua vita. Per assurdo, proprio quando stava per morire, aveva trovato una ragione per sorridere, una ragione per vivere..

Se mai qualcuno in quella notte così scura si fosse curato di sporgersi oltre quel baratro, dove il corpo di Crudelia giaceva scomposto e ormai privo di vita, avrebbe notato che impresso sul suo volto segnato dal dolore, si poteva scorgere l'ombra di un sorriso.



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Dovevo sfogare i feels. Sto soffrendo troppo.
Anyway grazie a Kytalpha per avermi betato la storia <3  egrazie a voi tutti che avete letto, aspetto una vostra opinione,
Erza





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