Oltre il velo

di Halfblood_princess
(/viewuser.php?uid=44073)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Prologo


Il cadavere del Signore Oscuro era riversato scompostamente a terra.

Davanti a lui due giovani, un ragazzo ed una ragazza, si abbracciavano stretti nel vano tentativo di farsi forza l'uno con l'altra.

Intorno a loro vi era solo desolazione: le mura del castello di Hogwarts, che aveva ospitato l'ultimo atto della seconda guerra magica, erano completamente distrutte e ad adornare quel doloroso spettacolo vi erano centinaia di corpi senza vita sparsi sulle macerie dell'edificio.

I Weasley, Hermione, Remus, Tonks, la professoressa McGranitt e tanti, troppi, altri non erano riusciti a sopravvivere a quella carneficina; nessuno ce l'aveva fatta, eccetto Harry e April Potter.

Come in un incantesimo il tempo sembrava essersi fermato, ma ben presto l'aria si riempì di urla di disperazione, segno che i famigliari delle vittime erano incominciati ad arrivare. Fu solo allora che i due ragazzi si alzarono e, cercando di non guardare i corpi senza vita di coloro che erano stati loro amici, si diressero verso il villaggio di Hogsmeade per poi smaterializzarsi a Londra, al numero 12 di Grimmauld Place.

 

Harry ed April non avevano parlato molto da quando, la battaglia si era conclusa. Passavano le giornate ognuno nella propria stanza, scambiandosi parola solo se necessario, mentre nelle loro menti il ricordo di coloro che si erano sacrificati per la libertà ed il senso di colpa per essere sopravvissuti si facevano sempre più pesanti, al punto che neanche la pozione senzasogni riusciva più ad ostacolare i loro incubi.

 

Erano le cinque di mattina del 1 settembre quando qualcosa cambiò.

Harry stava vagando, come ogni giorno, per la casa appartenuta al suo padrino, quando fu attirato da dei rumori soffocati provenienti dal salotto. Afferrata la bacchetta, cercando di fare meno rumore possibile, decise di controllare la stanza. Lentamente aprì la porta e vide che seduta per terra c'era sua sorella in lacrime.

"Harr..y...io...n..io non ce la faccio più." disse la ragazza soffocando un singhiozzo, prendendosi la testa fra le mani.

"Lo faremo insieme April." disse il ragazzo prendendo la sorella per mano e portandola nella piazzetta di fronte all'abitazione. I due si guardarono per qualche istante e solo dopo che la ragazza annuì, una volta intuiti i pensieri del ragazzo, si smaterializzarono davanti ad una cabina telefonica in un vicolo del centro di Londra.

I due ragazzi non ebbero problemi ad entrare nel Ministero della Magia, a quell'ora deserto, e ben presto si ritrovarono in una grande sala circolare con al centro un grande arco di pietra. I due si fermarono il tempo di guardarsi negli occhi un istante e, senza mollare la presa dalla mano del compagno, si gettarono nell'arco con un unico pensiero: tutto quel dolore sarebbe finalmente scomparso.



Angolo autrice
Ciao a tutti! Innanzitutto vi ringrazio per aver letto questo piccolo prologo. Ad alcuni, forse, risulterà familiare. Ebbene, anni fa avevo iniziato a pubblicare questa fic, interrompendomi presto e cancellandola per vari motivi. A distanza di anni ho ritrovato sul mio pc il file della fic, ed ho deciso di modificarla (un bel po' dal punto di vista della trama) e di ripubblicarla. Tra pochi minuti pubblicherò anche il primo capitolo, mentre gli altri li pubblicherò più avanti (quando me lo permetterà l'università .-.).
Grazie ancora di tutto! :)
Halfblood_princess

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3101337