Le priorità di un supereroe

di Zappa
(/viewuser.php?uid=168901)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Priorità di supereroe.
 
L'armatura era ormai pronta.
Lo scheletro in acciaio e il colore dell'armatura erano stati forse la parte che aveva curato di più: l'aspetto, la sua apparizione in pubblico e l'estetica, secondo Stark, dovevano essere perfetti, come si addice ad un vero supereroe.
L'armatura era costituita da delle sottili e maneggevoli lastre d'acciaio, rinfoderate da fibre di carbonio e rame per poter farvi scorrere l'elettricità, mentre alle mani e ai piedi aveva installato dei propulsori a lunga gittata che gli permettevano sì di lanciare delle onde di energia, ma anche di moderare o di stabilizzare il corpo, quando ad esempio sorvolava sopra la città facendo via vai tra gli edifici più alti, evitando, in questo modo, di andare a schiantarsi in maniera poco dignitosa, contro i grattacieli più alti.
Tony, ormai, era deciso: fanculo l'amministrazione e quel guastafeste di Monger, ora non poteva più tornare indietro!
Il primo volo di collaudo del mezzo era già stato fatto e adesso, dopo aver assaporato il brivido del volo, voleva riprovarci e magari, tentare qualche manovra tra le nuvole!
Dopo aver dato l'ordine a Jarvis, si posizionò quindi in centro alla piattaforma di lancio, pronto per indossare la sua armatura: dal pavimento fuoriuscirono dapprima le componenti meccaniche che andarono a costituire il piede e i talloni e, nel mentre, dalle attrezzature che erano fisse sul soffito, vennero calati sulle sue spalle la schiena e lo scheletro che andavano a costituire il busto, accuratamente poi fissato dal computer. L'armatura scattante e leggera dispose e controllò le tutte le armi e le funzioni, azionando leve e propulsori, a partire dai razzi intercambiabili dell'avambraccio ai set di proiettili delle spalle, affinchè il tutto fosse pronto per il volo.
Una volta indossata l'armatura, Tony sorrise furbescamente da sotto la maschera: ora era pronto per solcare il cielo, era pronto per sconfiggere i cattivi, era pronto per correre in soccorso dei più deboli, era pronto per portare la giustizia nel mondo. Pronto, finalmente, per essere Iron Man!
Il sorriso trionfante si smorzò però in un attimo quando richiamò il suo computer:
"Jarvis?"
"Sì, signor Stark?"
"Non possiamo partire"
"Ma perchè, signore?" Rispose con una nota di preoccupazione il suo fedele computer.
"Devo andare in bagno"
Forse era meglio fare il supereroe un'altra volta...




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3101389