L'estate sta per finire ed è incredibile come anche questa estate è passata così velocemente. Senza dubbio è stata la più noiosa. Alex, il mio migliore amico (lo chiamo così solo perché è l'unico che mi parla a scuola.) è stato a viaggiare con i suoi genitori ricchi sfondati per tutto il periodo estivo, quindi sono dovuto starmene a casa a rompermi le palle tutto il tempo.
Menomale che ora riprende la scuola, cioè menomale perché almeno faccio qualcosa.. Non per altro. Rivedrò i miei compagni! No ok. Questa non è una buona cosa, sono stato così bene senza vedere la loro faccia di merda.... 'A cosa stai pensando tesoro?'
Mia mamma mi abbraccia. È bassina, occhi color nocciola come me e una corporatura abbastanza robusta.
Viviamo solo noi due in questo monolocale, mio padre e' morto in un incidente di macchine circa 4 anni fa, quando avevo 11 anni. È difficile vivere senza di lui.
'Nulla mamma, tranquilla '
È sempre molto preoccupata per me,il che è una cosa buona, ma a volte rompe... Tanto.
' Okay tesoro. ' sorride' Dovresti tagliarti i capelli, che dici? '
Mi infarfuglia i capelli fin quando un ciuffo mi copre un occhio e vedo tutto di un marrone scuro, tipo cacca.
' Già ' mi limito a rispondere
Ma che cambia se me li taglio o no? Tanto non mi si caga nessuna comunque.
***
Oggi è la mattinata del primo giorno di scuola, oggi inizia il secondo anno di liceo. Mia madre non fa altro che aggiustarmi i vestiti, vuole che sia perfetto.
'Mamma posso andare ora? ' dico scocciato
' Giusto un attimino... ' Mi sistema i capelli ' Ecco fatto. Vai. '
Mi incammino verso la porta
' Buon primo giorno di scuola amore'
Mi bacia sulla guancia
'Grazie mamma'
Esco di casa. Inizio a camminare velocemente tanto che mi accorgo di avere il fiatone a metà percorso. Si intravede la scuola e improvvisamente ho voglia di fermarmi, di andare a casa e di spaparanzarmi su quel letto che è più piccolo e stretto di me(dovrei dimagrire) .
'Weila''
'Alex. Ma guarda chi si vede! Certo che ti potevi pure far sentire qualche volta! ' dico arrabbiato .
'Non mi andava di sprecare soldi, tanto sapevo che stavi bene'
Tirchio del cazzo.
Si è alzato un po', si è tinto i capelli di un verde pisello e si è dimagrito molto. I suoi occhi neri trasmettono ancora l' avidità che c'è in lui.
'Andiamo' concludo .
E ci avviciniamo all'entrata di scuola. |