Il dieci agosto

di Apollon
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Guardo nel  giorno della notte stellata,
Guardo  luci che in Urano sfavillano,
Guardo di lacrime di ciel cascata,
Guardo  torce celesti che bisbigliano.
 
Passo mano in mano sua la nottata,
Ed ammiro i suoi occhi che brillano,
Davanti a lucente luna sbiancata,
Con i dolci venti che sull’erba ballano.
 
Col bel ricordo del mio primo stampo,
Io e la mia fanciulla mano in mano sua,
Sulla sabbia de li cavalli il campo,
 
A meravigliarsi de li astri il lampo,
Passammo in mare su una barca a prua,
Per catturare  stella senza scampo.
 
  
 
 




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