Tuforu

di speranza_illusione
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Era già sera quando la Guardia Scelta del principe tornò al campo. Si formarono dei piccoli gruppi di soldati intorno ai focolai. Regnava l'assoluto silenzio e abbattimento. Jansen non reggeva più -e adesso?- - e adesso cosa?- rispose Brian, senza togliere gli occhi dal focolare -che facciamo?- - domattina partiremo per il confine, qualcuno tornerà alla capitale, Pomet, per avvertire il re dell'accaduto.- -e se avessero attaccato altre città?- - domattina manderemo diverse squadre a controllare le città più vicine. Dobbiamo evitare altre perdite di questo tipo.- -e della ragazza che ce ne facciamo? - - andrà con i messaggeri a Pomet, lavorerà a palazzo per me- - va bene-. Handerson non toglieva gli occhi dal fuoco, perso tra i ricordi di battaglie passate, e il timore di perdere ancora ciò a cui tiene. Pensava di aver già sofferto abbastanza per un solo uomo, ma, evidentemente, il fato aveva deciso diversamente per lui. *** -ci sono notizie da parte di mio fratello?- chiese la donna, lo sguardo fuori dalla finestra - sì, sua maestà: è giunto questa mattina un messaggiero, la città di Vitenev è stata distrutta.- rispose l'uomo con il volto abbassato -Ci sono dei sopravvissuti?- li chiese lei, senza mostrare emozioni nella voce, indifferente -solo una donna, è arrivata questa mattina con il messaggero- -dov'è?- -sta parlando con il Re in questo momento- -va bene, quando avranno finito mandamela qui, puoi andare Alexander- - sì, sua maestà-. "Mi manchi, io ti manco, Albert?" Una lacrima le scivolò lentamente sulle guance. Il bussare sulla porta la riscosse dai suoi pensieri -avanti!- Celaena entrò nella stanza della principessa, preceduta da Alexander - la sopravvissuta, sua maestà- -grazie, vai pure. Ora passiamo a te: come ti chiami?- - mi chiamo Celaena, sua maestà- - bene Celaena, io sono la principessa Alaska, dimmi, chi ha distrutto la tua città?- -il soldato Jansen ha detto che sono state le truppe scelte del regno di Utritin a farlo, le loro armature erano nere - Alaska quasi perse l'equilibrio pensando alle conseguenze di un'altra guerra, un altro scontro con le truppe scelte, magari proprio contro l'unica persona che lei abbia amato -sta bene sua maestà?- - sì sì, Alexander dovrebbe averti preparato una stanza, da ora in poi lavorerai a palazzo, puoi andare- una volta uscita la ragazza, la principessa si buttò sul letto e pianse. NOTA DELL'AUTORE: allora miei cari lettori, che ne pensate dell'andamento della storia?




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