Le cose migliori ci lasciano in Estate

di Danpo
(/viewuser.php?uid=201531)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


AttenzioneHo deciso di dividere #LCM in "Stagioni" (Se così possiamo chiamarle) per permettere a tutti di seguire la storia in maniera migliore.
Dopo il decimo capitolo metterò la storia in pausa per dedicarmi ad altro.
Diciamo che quindi sarà una sorta di "Finale di stagione".
La Seconda parte fra un paio di mesi, nel frattempo potete seguirmi sul mio gruppo.


10.

When the season ends.


 

L'ambulanza arrivò sul posto, mentre la polizia interrogava la donna che aveva investito Robert. Il ragazzo sentiva i paramedici girare attorno la barella senza apparente motivo, ed aveva un enorme desiderio di aprire gli occhi. Ma le palpebre erano pesantissime. Tentò di aprire le mani, ma riuscì a muovere a malapena l'indice. D'improvviso sentì la parella sollevarsi e venire poggiata probabilmente sopra il carrello dentro l'ambulanza. Il veicolo si mosse, dapprima lentamente, poi sempre più veloce, diretto all'ospedale. Anche i ricordi divennero sempre più nebbiosi, offuscati. E a Robert sembrò di essersi addormentato.

David entrò in casa e gettò il cellulare sul divano. Ma poco prima di sedersi sulla poltrona, quello squillò costringendolo a dare un'occhiata. Kylie, dall'altra parte del cellulare, era ancora più agitata di quando aveva chiamato Robert

«Pronto David? Devi venire immediatamente in ospedale, Robert e sua madre... loro...» Kylie pianse non riuscendo a finire la frase

«Kylie, stai calma. Che cosa succede?»

«Ero a casa di Robert, quando lui è uscito. Sono rimasta a casa con la signora Clara e ad un certo punto si è sentita male e siamo corsi in ospedale. Poi ho chiamato Robert per avvisarlo e... una macchina lo... ti prego vieni» Kylie staccò il telefono, non riusciva a continuare la conversazione. Pianse per altri venti minuti buoni, fino a quando era arrivato David ed aveva deciso di provare a fargli forza. Si abbracciarono, piangendo l'uno sulla spalla dell'altra. Nemmeno provarono a chiamare il resto del gruppo. Era uno di quei momenti in cui dovevano essere solo loro tre. Il trio perfetto. Robert, David e Kylie, quelli che se un di loro non poteva uscire il sabato sera, allora gli altri due facevano un pigiama party a casa dell'altro. I tre che anche se non si vedevano ogni giorno, si pensavano ogni sera. I tre che non importava le ragazze ed i ragazzi con cui stavano insieme, per primo c'era sempre l'altro del trio. I tre che se mai avessero fatto un incidente, ci sarebbero stati l'un per l'altro.

«Hey tesoro» il padre di Darren carezzò la testa della signora Clara «Scusa se non ho fatto abbastanza. Quando quel giorno uscimmo dall'ospedale, io ti promisi che avrei fatto qualsiasi cosa per tenere al sicuro Robert. Oggi ho fallito, ho infranto la nostra promessa.» l'uomo si fermò per asciugare una lacrima «In realtà credo di averla infranta già da tempo, pensando che fosse grande abbastanza. Lo hanno investito mentre cercava di venire da te. Però, però starà bene. Lo so. Ed anche tu starai bene. Perché ti ricordi quel vecchietto che venne a suonare al nostro matrimonio? La prima canzone che cantò, la prima di tutte, diceva "Le cose migliori ci lasciano in estate" e non è ancora estate, Clara. Voi siete le cose milgiori che io conosca e sono onorato di potervi stare accanto. Quindi, per favore, regalatemi un'altro inverno.» strinse la mano attorno a quella di sua moglie pregando che Robert, sotto ai ferri, potesse almeno restare vivo.

I can hear sirens, sirens

(S)he hit me and it felt like a kiss

I can hear violins, violins

Give me all of that Ultaviolence

-Lana Del Rey, Ultaviolence.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3105343