Un amico non più solo virtuale

di Daughter_of_Zeus
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Questa sera sto giocando a Pokemon Perla e, come al solito, sono persa in quel meraviglioso mondo che io vorrei, e come me anche tutti gli altri ragazzi del mondo, fosse reale. Scorro con gli occhi i componenti della mia squadra e mi soffermo su un nome in particolare: Luxray. Non sono una fanatica dei tipi elettro, non è il mio pokemon più potente e non è nemmeno il mio primo compagno di avventura, eppure e colui che amo di più nella mia squadra. Non c'è un motivo particolare, solo una specie di... legame. Sì “legame” è la parola giusta.

So che può sembrare un discorso da pazza, ma siamo seri: chi di noi non si è mai affezionato ai suoi compagni virtuali? Chi di noi non si sente triste quando qualcuno di loro finisce con l'essere esausto a causa dei troppi colpi subiti? Non è la sconfitta, ma proprio il fatto che quello che è diventato un amico, abbia subito troppi colpi in quella battaglia che ha combattuto solo per amor nostro: ci sentiamo in colpa e basta.

Comunque... Tornando al discorso iniziale: i miei genitori sono fuori a cena con degli amici per cui la casa è tutta mia. È tardi ed ho deciso che andare a dormire. Sto spegnendo il Nintendo quando, improvvisamente, salta la corrente. La domanda mi sorge spontanea: perché? Tutti gli elettrodomestici sono spenti e le uniche luci accese sono quelle di camera mia, in più insieme alle luci si è spenta anche la console, cosa molto strana visto che in realtà avevo appena iniziato a salvare i dati e non avevo ancora premuto il tasto dello spegnimento... Non importa, avrò schiacciato per sbaglio il pulsante quando la luce se n'è andata. Chiudo la console e scendo le scale che portano al piano inferiore (il nostro appartamento ha due piani), facendomi luce con la torcia del mio cellulare e, arrivata al panello di controllo, riavvio il contatore. Al piano di sopra le luci della mia camera permettono di vedere e scale senza bisogno del telefono, per cui lo spengo e torno sui miei passi.

Supero la soglia della mia stanza e, appena mi rendo conto di ciò che vedo, urlo: c'è un ragazzo seduto per terra che mi fissa. Non so da dove possa essere arrivato, mi sono allontanata solo due minuti e non ci sono finestre aperte, la porta era chiusa e non ho sentito nessun rumore. Sto ancora urlando quando il ragazzo abbassa la testa, come intimorito, e la sua espressione mi zittisce immediatamente: non ho mai visto nessuno così triste, e giuro che se non fosse un intruso comparso dal nulla mi farebbe pena. Lui continua a guardarmi e io deciso di parlare:- Chi sei? Come sei entrato qui? Cosa vuoi da me?- a questo punto, per quanto impossibile possa sembrare, la sua espressione si rattrista ancora di più- A-aspetta t-tu n-non mi riconosci?- io lo guardo come se fosse pazzo (cosa non del tutto impossibile visto e considerato che è comparso in casa mia dal nulla!)- Certo che non ti riconosco! Non ti ho mai visto in vita mia!- lui sembra sul punto di piangere- Eppure sei stata tu a farmi diventare quello che sono, mi hai reso più forte e hai sempre avuto fiducia in me. Eri tu quella che mi diceva che c'è un “legame”- io non ci capisco niente- Ma di che diavolo stai parlando?! Chi sei?- lui mi guarda e, facendomi un sorriso triste, risponde- Io sono il tuo Luxray-. Ecco ora, se possibile, le cose hanno ancora meno senso.





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