COSA ANGST CON LOKI
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C A P I T O
L O O
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“ I won't take the easy road
„
» C A P. O1 || Respirare
Era
stato davvero morire.
In altre circostanze era andato vicino al morire, aveva visto il nero
mantello
di quella tetra dea, ne aveva avvertito le carezze lievi su di
sé, ma mai ne era stato avvolto con tanta dolcezza
malinconica.
Non li aveva mai testati in quel modo, prima d’allora, i
poteri
rigenerativi che possedeva – supervelocità in
tutto e per
tutto, anche nella guarigione. Di esperimenti per vedere quanto fosse
rapido, fino a che punto potevano arrivare, gliene avevano fatti, ma
con dei limiti – per non perdere la loro cavia, ovviamente,
come
avrebbero fatto altrimenti? Quindi era stata una sorpresa per
Pietro stesso, una bella quanto inaspettata sorpresa, non
c’era niente da dire,
perché già si era abbandonato alla mestizia di
quella
morte che lei lo aveva sospinto nuovamente alla vita – da
Wanda.
Wanda, già. Se ben ci rifletteva, era lei la ragione di
quei nuovi respiri, la
causa che
lo aveva spinto a lottare per disfarsi di quel manto cosparso di riposo
eterno. Da sempre collocata al centro del mondo noto e ignoto, tutto
ciò che aveva compiuto era stato per lei e con lei,
così anche nella morte non aveva potuto fare a meno di
rivolgere
a Wanda i propri pensieri. L’immenso dolore che le avrebbe
causato, per non aver calcolato adeguatamente i tempi, e per quella
consueta impazienza fusa ad avventatezza, priva di riflessione sulle
conseguenze che l'avrebbero travolta rovinosamente – sua
sorella, il suo centro.
«Stai fermo, ragazzino», Clint teneva una mano sul
petto di
Pietro per impedirgli di alzarsi da quando aveva ripreso debolmente
coscienza. Non aveva creduto ai propri occhi all’inizio,
pensando
che fosse un’allucinazione dovuta alla propria di emorragia,
un
vaneggiamento crudele. Invece, appena si era accorto che –
chissà come – non stava affatto sognando, si era
alzato di
scatto dai sedili sui quali si era steso, precipitandosi al fianco di
Wanda china sul petto del fratello, chiamando i soccorsi e
aiutando a trasportare Pietro all’interno per potergli
prestare
cure più adeguate. D’altronde, Maria Hill lo aveva
detto
che Pietro era in possesso di capacità rigenerative
straordinarie, solo che non avevano pensato potessero spingersi fino a
quel punto – con un lieve aiuto, da quando aveva ripreso
coscienza, e forse anche
prima.
«Ci hai fatto uno scherzo veramente di pessimo gusto. Ora
pensa a
stare giù», continuò Clint, cercando
tra la folla
gli altri compagni dopo il tremendo trambusto che aveva prodotto la
città precipitando a terra – pioggia di sassi,
case, acque
e strade. Mai avrebbe pensato di assistere a qualcosa di tale portata
– l’apocalisse, in versione ridotta.
«W-Wanda?!» continuò a chiamarla,
perché Pietro non poteva stare fermo, nonostante non
avvertisse il proprio corpo, nonostante
la voce di Clint Barton gli arrivasse terribilmente lontana,
proveniente da un’altra dimensione, nonostante
la realtà attorno fosse cosparsa di una luce ovattata a
renderla
un luogo remoto, distante da quello in cui si sentiva ancora
avviluppato – dentro gli ultimi angoli di quel mantello nero
nel
quale era caduto, inciampando.
Lei. Lei. Lei.
Sua sorella – doveva trovare la certezza che anche Wanda era
salva. Le aveva promesso che sarebbe tornato a prenderla – come sempre
–, e lui non possedeva alcun poteri mentale per conoscere le
sue
condizioni. Quindi era obbligato a scoprirlo da solo, subito, che non
correva più pericoli, che ne sono usciti vivi, che sarebbero
stati ancora insieme.
«Sta bene. Davvero.
È qui con te. E starebbe meglio ti preoccupassi di
non
agitarti» lo
rassicurò facendo spazio a Wanda, sospinta indietro dai
primi
soccorsi, ora tornava precipitosamente ad accorrere su quello che aveva
creduto - temuto - essere il cadavere del
fratello non appena Visione l’aveva riportata lì,
salvandola dal crollo della città trasformata in meteora.
Per
quanto assurdo fosse, Clint aveva la stravagante certezza che fosse
stata proprio Wanda a fare in modo che suo fratello tornasse,
incrementando la portata dei poteri rigenerativi in possesso al ragazzo
– era crollata su di lui, privata di qualsiasi
volontà di
continuare a sentire quel mondo ormai vuoto, piangendo senza rumore
fino a quando le sue sopracciglia non si erano corrugate bruscamente,
segnale dell’inizio di un nuovo impeto d’ira. Aveva
solo
scorto la saetta cremisi illuminarle gli occhi, prima che Pietro
riprendesse miracolosamente a respirare, difficoltosamente. Poteva
sbagliarsi, e comunque non gli interessava: che fosse merito dei poteri
di guarigione di Pietro o quelli dalle potenzialità
illimitate di Wanda, era il risultato finale a procurargli un
alleggerimento delle fatiche quotidiane.
«P I E T R O!», l’urlo di Wanda quando si
era accorta
degli occhi vivi del fratello aveva fatto sussultare non solo chi stava
attorno, nonostante lo stato di caos più totale e
l’agitazione collettiva, ma anche se stessa - si era tirata
indietro, come se la distanza potesse assicurarle di non star sognando.
Fu solamente alla terza volta che lo
chiamava furiosamente, che finalmente Pietro riuscì a
udirla,
non
più sopraffatto dalla cacofonia indistinta e dal bagliore
fastidioso a offuscargli udito e vista. Prima che Pietro potesse
percepirne razionalmente la sua presenza, Wanda, con una
felicità cieca,
era precipitata nuovamente china su di lui per abbracciarlo con nuove
lacrime a
inondarle il volto – di gioia ad annegare quelle di dolore -,
richiamando l’attenzione dei medici attorno a loro che
prestavano
cure ai sopravvissuti.
Sollecitata anche dalle parole dell’agente Barton, una
dottoressa
si era infine fatta largo per poter organizzare un supporto medico a
Pietro, in modo che venisse trasportato d’urgenza in sala
operatoria, con ancora la coscienza a metà tra il torpore
della
morte e il calore delle mani di Wanda.
A fatica riuscì a staccarsi dal fratello, a dividere il
proprio
sguardo da quello di Pietro, perché non bastava la logica a
suggerirle che ora era fuori pericolo, che sarebbe
stato bene, per convincerla di poterlo lasciare andare almeno per un
po’, il tempo necessario a curarlo. Fu quando
avvertì la
presa di Clint Barton sulle sue spalle che si scostò
definitivamente, prendendo coscienza di poter stare davvero tranquilla
- era
vivo e sarebbe stato bene. Lo
sentiva.
«Non sono
niente senza di te» disse prima di lasciare che
il lettino fosse fatto scivolare via, verso l’infermeria.
E mentre spariva dietro una porta, Pietro le fece
l’occhiolino
prima di abbandonarsi al cuscino e alle mani esperte degli sconosciuti
soccorritori. Poteva finalmente respirare, tornare a percepire la
sensazione dell’ossigeno riempirgli i polmoni, dilatarli,
fondersi con il sangue che veniva pompato nel cuore. Perse conoscenza,
confortato dalla consapevolezza che quando si sarebbe ripreso, avrebbe
trovato Wanda al suo fianco.
«Dai, vieni, dobbiamo occuparci anche di te» le
mormorò Clint, continuando a tenerle una mano sulla spalla
– un contatto per riscuoterla, farla tornare alla
realtà,
scollegarsi dalla mente del fratello. «Devi
riposare.»
Solo in quel momento, dopo tanta disperazione, Wanda si concesse il
piacere di respirare serenamente, come se tornasse a compiere quel
semplice automatismo con una semplicità che le era stata
estirpata nello stesso momento in cui aveva creduto alla morte di
Pietro. Prese coscienza in quel momento della stanchezza, di tutta
l’energia che aveva usato e di come le membra ne erano
rimaste
sfibrate, della sete che le bruciava la gola e di quanto desiderasse
chiudere gli occhi per riposare.
Era ancora accanto lei, Clint, guidandola verso i posti più
vicini, contraendo i muscoli del volto per tenere a freno le scosse di
dolore causate della ferita al fianco. Si rese conto,
Wanda, di quanto Clint si fosse premurato fino dalla fine degli scontri
di prendersi cura di lei e del fratello, mettendo in secondo piano le
proprie di condizioni. C’era un lieve senso di colpa a
pervaderlo, per quel sacrificio compiuto da Pietro, che aveva pesato
sul suo animo per minuti interminabili – eterni –;
tuttavia
avvertiva distintamente che anche senza tale atto d’eroismo a
salvarlo, si sarebbe comunque preoccupato che ricevessero i soccorsi
necessari.
«Anche tu.»
«Sì, ci riposeremo tutti assieme»
assicurò
Clint, passandosi prima una mano sul viso, quasi a voler levarsi via
parte della spossatezza, per poi chiamare con un cenno uno degli
infermieri che stavano passando di lì. Tornò a
rivolgersi
a Wanda, sorridendo con comprensione: «È stata una
giornata lunga, ma è finita. Non vi dovete più
preoccupare di nulla, qualsiasi cosa accada ora, avrete una casa.»
Non c’era necessità di chiedere spiegazioni, non
sapeva
come e in che modo quell’affermazione sarebbe divenuta
realtà, ma percepiva chiaramente la sincerità di
Clint.
Si limitò ad annuire, asciugandosi finalmente le lacrime
secche dal volto.
M A N I A’ s W O R D S
È che io proprio non posso accettare la morte di Pietro.
Quindi, lunga vita ai What
if?
Vidi il film proprio il 25 aprile, ma c'ho messo un po' a scrivere che
di tempo non ne ho avuto molto! Comunque finalmente eccomi qui, con una
mini raccolta di one-shot - saranno cinque -, e saranno tutte
collegate, vari momenti dopo che Pietro si è salvato.
Mi sono rifatta in qualche modo ai fumetti - dato che nella saga di
«House of M», Wanda riporta in vita Pietro. Visto
che comunque nel film non è stato
approfondito fino in fondo quali poteri siano nello specifico - le
hanno attribuito anche una capacità telepate che, se non
erro,
non ha nei comics -, così ho pensato di inserire anche la
sua abilità
di modellare la realtà, fino a riscriverla - nello
specifico ho ipotizzato potesse far rivivere Pietro usando le sue
abilità
come catalizzatori delle capacità rigenerative del fratello.
Abilità rigenerativa che non credo fosse sino a tali punti
nei comics, ma a cui hanno accennato nel film, dunque, la uso. Una
via di
mezzo, insomma.
La narrazione, qui, è un po' "confusionaria" all'inizio
perché volevo dare proprio l'idea di caos e dispersione
che si provano in circostanze terribili come queste. Spero che non sia
eccessivamente caotico!!!
Ah, sì, poi ci saranno hint
Maximoff!cest - eh, sì,
incest, scusatemi, ma li shippo veramente troppo e ringrazio la Marvel
per aver creato l'universo Ultimates dove sono canon! - e anche hint
Wanda/Visione - che sono adorabili pure loro. Viva il
multishipping♥
Il titolo della raccolta è un verso della canzone «My Silver Lining»
di First Aid Kid!
E niente, Clint padre dell'anno, ovviamente!
Spero che vi piaccia, ringrazio in anticipo chiunque leggerà
e
se vorrete farmi sapere le vostre impressioni, non posso che essere
felice di ciò!
Vi lascio il link alla mia pagina Facebook, dove a volte mi capita di
postare le mie buone intenzioni ringuardo le fanfiction che raramente
mantengo: Mania
FB.
Buona apocalisse a tutti (cit.)♥
Mania
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