Sarebbe corso fino in capo al mondo, per Lui.

E invece l’unica cosa che deve fare, adesso, è rimanere fermo.

Sarebbe morto, nel vero senso della parola, per Lui. Avrebbe trovato il modo, se fosse stato necessario a salvarLo.

E invece è sempre e solo il Dottore a farlo sentire vivo, vivo più che mai. Anche adesso, soprattutto adesso, che può sentire le Sue dita, e poi la Sua erezione, farsi strada dentro di lui; adesso che il Suo bacino scivola contro le sue natiche, e le Sue cosce gli si stringono attorno in una disperata richiesta di piacere.

Avrebbe affrontato schiere di Daleks per impedire che arrivassero a Lui.

Eppure non ci è mai riuscito, finora, e il rimorso lo accompagna anche ora che si morde le labbra e geme.

Niente di tutto questo gli ha mai chiesto, il Dottore; solo di concedergli quel momento di intima unione, che per Jack è comunque tutto e anche più di quello che potrebbe mai desiderare.

E’ onorato di servirLo. E’ onorato di averLo dentro di sé, più e più volte, è onorato che il suo dolore si trasformi per l’Altro nel massimo piacere. E’ onorato di essere la puttana del Dottore, solo per questa volta, che per lui significherà sempre tutto, e per Lui invece non significherà mai niente.

Jack è soltanto uno dei tanti, e lo sa, e nonostante tutto non si muove; si limita a tremare e ansimare, appoggia la fronte al muro e si lascia penetrare, e ad ogni spinta tocca la parete anche col naso, inspirando quel suo stesso fiato caldo che, lo sa, è un alito vitale che nessun altro al mondo mai possiederà.