Dormire in due rende la notte meno opaca

di musa07
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1. KageHina
 


 
Dormire al fianco di Hinata equivale a dormire al fianco di una piccola tarantolina.
Perché è un moto perpetuo e continuo.
Alla fine, stanco del suo peregrinare ​su e giù per le lenzuola, sempre nell’incoscienza del sonno, Shoyo lo elegge come suo personalissimo materasso e - con un grosso sospiro soddisfatto, dopo essersi buttato a pesce sopra di lui, affondando il volto sull’incavo del suo collo - piomba nella più completa e totale immobilità.
Solo allora, Tobio può permettersi il meritato riposo del guerriero.
Emette un piccolo sospiro a sua volta, chiudendo gli occhi, iniziando a giocherellare con quelle ciocche rosse ribelli tanto amate attorcigliandole, beandosi del profumo di shampoo che sprigionano. Beandosi del calore del corpo dell’altro. Del suono del suo respirare lieve. Di come si accoccoli maggiormente su di lui mormorando qualcosa di incomprensibile. E allora Tobio socchiude gli occhi, sollevando appena il volto di lato per fissare il viso dell’altro, e sentendosi inondare il cuore di un calore assurdo a vedere il sorriso sulle labbra del suo piccolo corvetto.
 
Ed è lo stesso sorriso, la stessa sensazione di calore, di amore, che prova anche Shoyo la mattina, quando si sveglia e si trova il volto di Tobio, ancora addormentato, ad un soffio dal suo.
E non lo sveglierebbe per nessuna ragione al mondo.
Perché il sorriso che Tobio – il SUO Tobio - ha in quei momenti, è qualcosa di prezioso. Di unico.
È un sorriso lieve, innocente, sereno, ed è solo suo. È qualcosa che appartiene solo a lui.
E allora Shoyo sorride di riflesso. Piano piano gli si acciambella nuovamente addosso e per un attimo spalanca gli occhi sorpreso quando si sente avvolgere la schiena dalle braccia dell’alzatore, che lo circondano gentili.
Si sta così bene qui, pensa. E non c’è nessun altro posto al mondo dove vorrebbe trovarsi.
Tra le braccia del suo amore …







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