The Happy Few

di Aout
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Honeymoon


- Muoviti!
- Arrivo!
Lily era poggiata al muro esterno della loro casetta. Aveva un grosso cappello di paglia sopra i capelli rossi, gli occhiali da sole e uno sguardo omicida. Se James non fosse arrivato subito l’avrebbe portato alla Luna di Miele per la collottola.
- James!
- Tesoro, un secondo!
Tesoro. Certo. Tesoro solo perché voleva addolcirla, magari senza sapere che la sua magliettina leggera e i pantaloncini la stavano lentamente riducendo ad un ghiacciolo fatto a ventenne. Non che poi desiderasse essersi vestita in modo più consono all’autunno di Londra, si capisce. Non quando sarebbero potuti arrivare al mare in un batter d’occhio, se suo marito non fosse stato così lento!
- Jam...!
- Stiamo arrivando, Lily.
Lily si girò, per fissare negli occhi Sirius. Sirius? Lo sguardo omicida doveva essere ancora lì, perché il malandrino deglutì. – Tu cosa ci fai... qui. – non l’aveva nemmeno posta davvero, la domanda. Il punto interrogativo era sottointeso. Sotto la minaccia di morte.
- Io... stavo... aiutando James a prepar...
- Spero non abbiate niente in mente.
Non aspettò nemmeno il “ma” o il “non” (c’erano sempre i “ma” e i “non” per chi da bambino era stato ritrovato con le mani nella marmellata più di quanto sia onorevole dire). Prese James per il braccio, con la valigia che li seguiva da dietro, svolazzante in modo così aggressivo, quasi che rispecchiasse il suo umore. No, sul serio, meglio evitare gli incantesimi quando si è troppo emotivi.
 
 
- Ti amo, lo sai? – James fu colpito dalla valigia. Del tutto accidentalmente.
- Ripetimelo quando sarò stata sdraiata al sole per un tempo considerevole.




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